Ermeneutica contrattuale l’accertamento della volonta’ delle parti
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Ermeneutica contrattuale l’accertamento della volonta’ delle parti

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, Ordinanza 22 ottobre 2018, n. 26556. La massima estrapolata: L’opera dell’interprete, mirando a determinare una realta’ storica ed obiettiva, qual e’ la volonta’ delle parti espressa nel contratto, e’ tipico accertamento in fatto istituzionalmente riservato al giudice del merito, censurabile in sede di legittimita’ soltanto per violazione dei canoni...

La simulazione nella interposizione fittizia di persona
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La simulazione nella interposizione fittizia di persona

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, Sentenza 12 ottobre 2018, n. 25578. La massima estrapolata: Nella interposizione fittizia di persona la simulazione ha come indispensabile presupposto la partecipazione all’accordo simulatorio non solo dell’interposto e dell’interponente, ma anche del terzo contraente che deve dare la propria consapevole adesione all’intesa raggiunta tra i primi due soggetti assumendo...

In ordine alle norme previste dagli articoli 2727 e 2729 c.c.
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In ordine alle norme previste dagli articoli 2727 e 2729 c.c.

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, Sentenza 8 ottobre 2018, n. 24696. Le massime estrapolate: Ove la domanda di simulazione sia proposta da creditori o da terzi, l’articolo 1417 c.c.consente, com’e’ noto, la prova per testimoni e, quindi, per presunzioni (articoli 2727 e 2729 c.c.), senza limiti. La ratio di tale norma e’ quella che...

Non può ammettersi una rinuncia a far valere la nullità negoziale, in quanto l’effetto invalidante assoluto deriva direttamente dalla legge e non è disponibile dai privati.
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Non può ammettersi una rinuncia a far valere la nullità negoziale, in quanto l’effetto invalidante assoluto deriva direttamente dalla legge e non è disponibile dai privati.

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, Sentenza 18 ottobre 2018, n. 26168. La massima estrapolata: Non può ammettersi una rinuncia a far valere la nullità negoziale, in quanto l’effetto invalidante assoluto deriva direttamente dalla legge e non è disponibile dai privati. SENTENZA 18 ottobre 2018, n. 26168 Presidente Matera Relatore Scarpa Ragioni della decisione I....

Le pretese derivanti dall’inadempimento della stazione appaltante non vanno valutate in relazione all’istituto delle riserve, ma seguono i principi di cui agli artt. 1453 e 1458 c.c.
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Le pretese derivanti dall’inadempimento della stazione appaltante non vanno valutate in relazione all’istituto delle riserve, ma seguono i principi di cui agli artt. 1453 e 1458 c.c.

Corte di Cassazione, sezione prima civile, Ordinanza 5 settembre 2018, n. 21652. La massima estrapolata: In tema di appalto di opere pubbliche, la riserva, attenendo ad una pretesa economica di matrice contrattuale, presuppone l’esistenza di un contratto valido di cui si chiede l’esecuzione, mentre, ogni qualvolta si faccia questione di invalidità del contratto e dei...

In tema di invalidità negoziale, non esiste alcun automatismo necessario tra la violazione di una norma penale e la nullità del contratto stipulato per effetto o a causa della condotta penalmente rilevante
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In tema di invalidità negoziale, non esiste alcun automatismo necessario tra la violazione di una norma penale e la nullità del contratto stipulato per effetto o a causa della condotta penalmente rilevante

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Sentenza 20 agosto 2018, n. 20801. La massima estrapolata: In tema di invalidità negoziale, non esiste alcun automatismo necessario tra la violazione di una norma penale e la nullità del contratto stipulato per effetto o a causa della condotta penalmente rilevante. Se, infatti, la condotta penalmente rilevante sia consistita...

La clausola risolutiva espressa non ha carattere vessatorio atteso che essa non è riconducibile ad alcuna delle ipotesi previste dall’art. 1341, comma 2, cod. civ.
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La clausola risolutiva espressa non ha carattere vessatorio atteso che essa non è riconducibile ad alcuna delle ipotesi previste dall’art. 1341, comma 2, cod. civ.

Corte di Cassazione, Sezione 3 civile, ordinanza 5 luglio 2018, n. 17603. La massima estrapolata: La clausola risolutiva espressa non ha carattere vessatorio atteso che essa non è riconducibile ad alcuna delle ipotesi previste dall’art. 1341, comma 2, cod. civ., neanche in relazione all’eventuale aggravamento delle condizioni di uno dei contraenti derivante dalla limitazione della...

In tema di contratto stipulato da “falsus procurator”, la deduzione del difetto o del superamento del potere rappresentativo e della conseguente inefficacia del contratto, da parte dello pseudo rappresentato, integra una mera difesa
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In tema di contratto stipulato da “falsus procurator”, la deduzione del difetto o del superamento del potere rappresentativo e della conseguente inefficacia del contratto, da parte dello pseudo rappresentato, integra una mera difesa

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Sentenza 28 giugno 2018, n. 17013. La massima estrapolata: In tema di contratto stipulato da “falsus procurator”, la deduzione del difetto o del superamento del potere rappresentativo e della conseguente inefficacia del contratto, da parte dello pseudo rappresentato, integra una mera difesa, atteso che la sussistenza del potere rappresentativo...

In materia di inadempimento contrattuale, anche in presenza di un termine non essenziale, il mancato adempimento del debitore entro il termine pattuito, e nonostante un’iniziale tolleranza da parte del creditore, non preclude la valutazione di gravità dell’inadempimento
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In materia di inadempimento contrattuale, anche in presenza di un termine non essenziale, il mancato adempimento del debitore entro il termine pattuito, e nonostante un’iniziale tolleranza da parte del creditore, non preclude la valutazione di gravità dell’inadempimento

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, Ordinanza 5 giugno 2018, n. 14409. La massima estrapolata: In materia di inadempimento contrattuale, anche in presenza di un termine non essenziale, il mancato adempimento del debitore entro il termine pattuito, e nonostante un’iniziale tolleranza da parte del creditore, non preclude la valutazione di gravità dell’inadempimento, ove lo stesso...

Nella controversia con cui il debitore contesti l’esecuzione esattoriale, in suo danno minacciata o posta in essere, non integra ragione di esclusione della condanna alle spese di lite nei confronti dell’agente della riscossione
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Nella controversia con cui il debitore contesti l’esecuzione esattoriale, in suo danno minacciata o posta in essere, non integra ragione di esclusione della condanna alle spese di lite nei confronti dell’agente della riscossione

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Sentenza 13 giugno 2018, n. 15390. La massima estrapolata: Nella controversia con cui il debitore contesti l’esecuzione esattoriale, in suo danno minacciata o posta in essere, non integra ragione di esclusione della condanna alle spese di lite nei confronti dell’agente della riscossione, né – di per sé sola considerata...