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Decorrenza della revoca della patente quale sanzione accessoria di un reato

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, Sentenza 20 maggio 2019, n. 13508. La massima estrapolata: La decorrenza della revoca della patente quale sanzione accessoria di un reato, comincia dalla notifica del provvedimento di condanna del giudice e non da quella del ritiro. Pertanto, i tre anni che devono passare prima di candidarsi a ottenere una...

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Guida in stato di ebbrezza e la richiesta di applicazione concordata della pena

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, Sentenza 7 marzo 2019, n. 10081. La massima estrapolata: La richiesta di applicazione concordata della pena, presupponendo la rinuncia a far valere qualunque eccezione di nullita’, anche assoluta, diversa da quelle attinenti alla richiesta di patteggiamento ed al consenso ad essa prestato, comporta che il giudice investito della stessa...

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Il reato di guida in stato di ebbrezza determina un pericolo per la collettività

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, Sentenza 7 marzo 2019, n. 10038. La massima estrapolata: Il reato di guida in stato di ebbrezza determina un pericolo per la collettività, mentre quello di rifiuto di sottoporsi al test frappone ostacoli ai controlli. In quest’ottica, dunque, il rifiuto non è un modo per nascondere il proprio stato...

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La necessaria visibilita’ della postazione di controllo per il rilevamento della velocita’

Corte di Cassazione, sezione sesta (seconda) civile, Ordinanza 5 marzo 2019, n. 6407. La massima estrapolata: La norma di cui all’articolo 142 C.d.S., comma 6 bis, specifica che “le postazioni di controllo (…) per il rilevamento della velocita’ devono essere” (…) ben visibili” e la necessaria visibilita’ della postazione di controllo per il rilevamento della...

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Multa effettuata per mezzo di autovelox e prova della presenza del cartello

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, Ordinanza 22 gennaio 2019, n. 1661. La massima estrapolata: In tema di circolazione stradale, in caso di multa per superamento dei limiti di velocità effettuata per mezzo di autovelox, in mancanza di attestazione sul verbale spetta alla pubblica amministrazione dimostrare la presenza del cartello che segnala la presenza dell’apparecchio,...

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Conducente che riprende la marcia del veicolo senza allacciare la cintura

Corte di Cassazione, sezione sesta (seconda) civile, Ordinanza 4 dicembre 2018, n. 31264. La massima estrapolata: Il conducente che riprende la marcia del veicolo senza allacciare la cintura di sicurezza, senza esibire ai verbalizzanti una certificazione medica attestante una patologia che lo esenti dal suo uso e che non dichiari la stessa neppure verbalmente all’atto...

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Autovelox, la presenza va sempre segnalata in anticipo

  Corte di Cassazione, sezione sesta civile, Ordinanza 22 ottobre 2018, n. 26633. La massima estrapolata: Ai fini della validità della sanzione, la presenza dell’autovelox va sempre segnalata in anticipo. Il gestore della strada, tuttavia, è libero di scegliere se farlo con un cartello, orizzontale o verticale, o con l’ausilio di un segnale luminoso. Ordinanza...

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Alcool test: nessun obbligo di avvisare preventivamente della facoltà di nominare un difensore

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, Sentenza 19 ottobre 2018, n. 47761. La massima estrapolata: Nel sottoporre un automobilista all’alcool test gli organi di Polizia non sono obbligati ad avvisarlo preventivamente della facoltà di nominare e farsi assistere da un difensore di fiducia, in quanto l’articolo 186, comma 3, del Dlgs 30 aprile 1992 n....

Obbligo ex articolo 126-bis comma 2, Dlgs 30 aprile 1992 n. 285
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Obbligo ex articolo 126-bis comma 2, Dlgs 30 aprile 1992 n. 285

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, Ordinanza 15 ottobre 2018, n. 25685. La massima estrapolata: L’obbligo previsto dall’articolo 126-bis comma 2 del Dlgs 30 aprile 1992 n. 285 (Codice della strada) di comunicare i dati personali e della patente di chi conduceva il veicolo al momento della violazione stradale è assolto anche se la comunicazione...

Il reato di fuga dopo un investimento e quello di mancata assistenza
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Il reato di fuga dopo un investimento e quello di mancata assistenza

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, Sentenza 12 ottobre 2018, n. 46456. La massima estrapolata: Il reato di fuga dopo un investimento e quello di mancata prestazione dell’assistenza occorrente, previsti rispettivamente dall’articolo 189 C.d.S., commi 6 e 7, configurano due fattispecie autonome e indipendenti, con diversa oggettivita’ giuridica, essendo la prima finalizzata a garantire l’identificazione...