Non può parlarsi correttamente di furto consumato quando la cosa mobile non è uscita definitivamente dalla sfera di vigilanza del soggetto passivo
Sentenza 1 dicembre 2017, n. 54311
Data udienza 25 settembre 2017
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE QUINTA PENALE
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. VESSICHELLI Maria – Presidente
Dott. SCOTTI Umberto – rel. Consigliere
Dott. CATENA Rossella – Consigliere
Dott. MICCOLI Grazia – Consigliere
Dott. FIDANZIA Andrea – Consigliere
ha pronunciato la seguente:
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/07/2014 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SCOTTI UMBERTO LUIGI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa LOY MARIA FRANCESCA, che ha concluso per l’annullamento con rinvio.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 7/7/2014 la Corte di appello di Roma ha confermato la sentenza del Tribunale di Roma del 4/1/2008, appellata dall’imputato, che aveva ritenuto (OMISSIS) responsabile del reato di furto aggravato ex articolo 624 c.p. e articolo 625 c.p., nn. 2 e 7, e lo aveva condannato alla pena di mesi 4 di reclusione ed Euro 200,00= di multa.
L’imputato era accusato di essersi impossessato di tre bottiglie di champagne esposte nel supermercato (OMISSIS) della (OMISSIS), occultandole in una borsa e non pagandone il corrispettivo.
2. Ha proposto ricorso nell’interesse dell’imputato il difensore di fiducia, avv. (OMISSIS) del Foro di Roma, con unico motivo con cui denuncia violazione di legge e vizio motivazionale.
Con l’atto di appello era stata richiesta la riqualificazione del fatto in termini di furto tentato e non consumato, poiche’ era emerso che il personale del supermercato aveva sorvegliato tutte le fasi della condotta furtiva posta in essere dal (OMISSIS), in modo da poterla interrompere in ogni momento; tale configurazione, puntualmente coerente con la giurisprudenza recente della Corte di Cassazione, era stata disattesa dalla Corte territoriale in adesione a orientamento giurisprudenziale ormai superato.
CONSIDERATO IN DIRITTO
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