Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 19 marzo 2014, n. 6389 Ritenuto in fatto L’Agenzia delle Entrate propone ricorso per cassazione, affidato a due motivi nei confronti della A. srl (che resiste con controricorso), avverso una sentenza della Commissione Tributaria Regionale del Lazio, n. 33/10/2008, depositata in data 7/05/2008, con la quale in una...
Mese: Marzo 2014
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 12 febbraio 2014, n. 3165. E' illegititma la segnalazione alla Centrale Rischi effettuata successivamente all'accettazione da parte della banca del piano di rientro di un finanziamento di un cliente
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I CIVILE Sentenza 12 febbraio 2014, n. 3165 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SALME’ Giuseppe – Presidente – Dott. DOGLIOTTI Massimo – Consigliere – Dott. DIDONE Antonio – rel. Consigliere – Dott. BISOGNI Giacinto...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 marzo 2014, n. 7109. Licenziato un operatore tecnico professionale dell'Umberto I° di Roma poichè viene trasferito alla clinica Pediatrica e non si presenta. Inoltre non si presenta negli Uffici del Personale appositamente convocato, rimanendo assente dal servizio per un tempo superiore a quindici giorni, circostanza questa che, a norma dell'art. 13, comma 7, CCNL del personale del servizio sanitario nazionale, comportava la sanzione del licenziamento con preavviso
Suprema Corte di cassazione sezione lavoro sentenza 26 marzo 2014, n. 7109 Svolgimento del processo La Corte d’appello di Roma, con la sentenza qui impugnata, ha confermato la decisione di primo grado, che aveva rigettato la domanda proposta da R.A., operatore tecnico professionale, nei confronti dell’Azienda Policlinico Umberto I di Roma, volta alla declaratoria di...
DECRETO LEGGE 28 marzo 2014, n. 47. Misure urgenti per l'emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per Expo 2015
DECRETO-LEGGE 28 marzo 2014, n. 47 Misure urgenti per l’emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per Expo 2015. (14G00059) Vigente al: 29-3-2014 IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione; Considerata l’attuale eccezionale situazione di crisi economica e sociale che impone l’adozione di misure urgenti volte a fronteggiare la...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 24 marzo 2014, n. 6909. La cessione di un capannone ad uso commerciale se posta in essere da un infermo non può essere considerata un'operazione speculativa
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 24 marzo 2014, n. 6909 Svolgimento del processo La controversia ha ad oggetto l’avviso di accertamento notificato il 18/12/1990 con il quale l’ufficio contestava a S. R. una plusvalenza in ordine alla cessione di un capannone ad uso commerciale registrata il 17/4/1988. Il ricorso è fondato su unico...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 25 marzo 2014, n. 13999. Ai fini della configurazione del reato di guida in stato di ebbrezza, tale stato puo' essere accertato, per tutte le ipotesi attualmente previste dall'articolo 186 C.d.S., con qualsiasi mezzo, e quindi anche su base sintomatica, indipendentemente dall'accertamento strumentale, dovendosi comunque ravvisare l'ipotesi piu' lieve, priva di rilievo penale, quando, pur risultando accertato il superamento della soglia minima, non sia possibile affermare, oltre ogni ragionevole dubbio, che la condotta dell'agente rientri nell'ambito di una delle altre ipotesi che conservano rilievo penale. Tale principio è stato ulteriormente sviluppato, nel senso che il decorso di un intervallo temporale di alcune ore tra la condotta di guida incriminata e l'esecuzione del test alcolemico rende necessario, ai fini della sussunzione del fatto in una delle due ipotesi di rilievo penale, verificare la presenza di altri elementi indiziari
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 25 marzo 2014, n. 13999 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROMIS Vincenzo – Presidente Dott. MARINELLI Felicetta – Consigliere Dott. CIAMPI Francesco Mari – Consigliere Dott. MONTAGNI Andrea – Consigliere Dott. SERRAO Eugenia...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 19 marzo 2014, n. 6436. L'opposizione del condomino al D.I. ex articolo 63 disp. att. c.c. non puo' mai estendersi a questioni relative alla annullabilita' o nullita' della delibera condominiale di approvazione delle spese, delibera che dovra' impugnata separatamente ex articolo 1137 c.c..
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 19 marzo 2014, n. 6436 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TRIOLA Roberto Michele – Presidente Dott. MAZZACANE Vincenzo – Consigliere Dott. SAN GIORGIO Maria Rosaria – Consigliere Dott. CORRENTI Vincenzo – Consigliere Dott....
Corte Costituzionale, sentenza d2l 24 marzo 2014, n. 59. Dichiara la manifesta inammissibilità della questione di legittimità costituzionale dell’art. 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n. 148 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo. Delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari), sollevata, in riferimento agli artt. 3, 5, 70, 72, primo e quarto comma, 77, secondo comma, e 81 della Costituzione
Ordinanza 59/2014 Giudizio Presidente SILVESTRI – Redattore CORAGGIO Camera di Consiglio del 26/02/2014 Decisione del 24/03/2014 Deposito del 27/03/2014 Pubblicazione in G. U. Norme impugnate: Art. 1, c. 2°, della legge 14/09/2011, n. 148; art. 1 del decreto legislativo 07/09/2012, n. 155, con l’allegata Tabella A. Massime: Atti decisi: ordd. 212, 231, 232, 237 e 245/2013...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 10 marzo 2014, n. 5529. In tema di risoluzione consensuale del contratto, il mutuo dissenso, realizzando per concorde volonta' delle parti la ritrattazione bilaterale del negozio, da vita a un nuovo contratto, di natura solutoria e liberatoria, con contenuto eguale e contrario a quello del contratto originario; pertanto, dopo lo scioglimento, le parti non possono invocare posizioni soggettive relative al contratto risolto giacche' ogni pretesa od eccezione puo' essere fondata esclusivamente sul contratto solutorio e non su quello estinto
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 10 marzo 2014, n. 5529 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GOLDONI Umberto – Presidente Dott. BURSESE Gaetano Antonio – Consigliere Dott. NUZZO Laurenza – Consigliere Dott. PROTO Cesare Antonio – Consigliere Dott. FALASCHI...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 25 marzo 2014, n. 14022. In tema di furto, la ratio dell'aggravamento della pena, previsto dall'art. 625, n. 7, terza ipotesi, c.p., non è correlata alla natura – pubblica o privata – del luogo ove si trova la "cosa", ma alla condizione di esposizione di essa alla "pubblica fede", trovando così protezione solo nel senso di rispetto per l'altrui bene da parte di ciascun consociato.
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 25 marzo 2014, n. 14022 Fatto e diritto 1. In via preliminare va rilevato che non osta alla celebrazione dell’odierna udienza la circostanza che il difensore del ricorrente, avv. Carlo Raffaglio, ha comunicato via fax alla cancelleria di questa Corte, in data 7.1.2014, di essere stato nominato solo...