Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 9 luglio 2013 n. 29338[1] La concessione – legittima – avrebbe dovuto essere rilasciata e consegnata nei contesti formali consueti e fisiologici, mentre la subordinazione di tale rilascio/consegna alla stipula (e con caparra) di un contratto di appalto per l’esecuzione del lavori oggetto della concessione...
Giorno: 10 Luglio 2013
Corte Costituzionale, sentenza n. 183 del 3 luglio 2013. Dichiarata l’illegittimità costituzionale degli articoli 34, comma 1, e 623, comma 1, lettera a), del codice di procedura penale, nella parte in cui non prevedono che non possa partecipare al giudizio di rinvio dopo l’annullamento il giudice che ha pronunciato o concorso a pronunciare ordinanza di accoglimento o rigetto della richiesta di applicazione in sede esecutiva della disciplina del reato continuato, ai sensi dell’art. 671 del medesimo codice
Sentenza 183/2013 Giudizio Presidente GALLO – Redattore FRIGO Camera di Consiglio del 19/06/2013 Decisione del 03/07/2013 Deposito del 09/07/2013 Pubblicazione in G. U. Norme impugnate: Artt. 34 e 623, c. 1°, lett. a), del codice di procedura penale. Massime: Atti decisi: ord. 307/2012 SENTENZA N. 183 ANNO 2013 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 8 luglio 2013, n. 28913. Ai fini dell’individuazione dei beni assoggettabili al sequestro preventivo finalizzato alla confisca “per equivalente”, non soltanto vengono in rilievo i casi in cui l’intestazione in capo all’interposto sia solo apparente (interposizione fittizia), ma anche le ipotesi in cui, pur essendo l’interposto l’effettivo titolare erga omnes, si riscontri un rapporto fiduciario (derivante dalla consanguineità o da altro genere di relazione) che vincoli il soggetto interposto al soggetto interponente
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 8 luglio 2013, n. 28913 Ritenuto in fatto 1.1 Con ordinanza del 31 ottobre 2012 il Tribunale di Roma – Sezione per il Riesame – rigettava l’appello proposto da D.M.M. (indagato per i reati di cui agli artt. 416 cod. pen., 4 e 10 quater del D. L.vo...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza n. 16751 del 4 luglio 2013. Il ricorso presentato da un creditore società estinta non è idoneo a far iniziare la procedura fallimentare
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza n. 16751 del 4 luglio 2013 Svolgimento del processo Con sentenza 19/7-26/9/2011, la Corte d’appello di Roma ha respinto il reclamo proposto da D.M.E. avverso la sentenza dichiarativa del fallimento di detto imprenditore individuale, resa dal Tribunale di Tivoli in data 30 giugno 2010, e condannato il reclamante...
Corte di Cassazione, sezione II, ordinanza 3 luglio 2013, n. 16630. Operatività degli effetti del giudicato esterno implicito con specifico riferimento alla controversa questione della rilevabilità d’ufficio della nullità di un contratto per il quale le parti si siano semplicemente limitate a chiedere la risoluzione
La massima In seno alle questioni pregiudiziali, bisogna distinguere tra quelle che sono tali soltanto in senso logico, in quanto investono circostanze che rientrano nel fatto costitutivo del diritto dedotto in causa e devono essere necessariamente decise “incidenter tantum”, e quelle che lo sono in senso tecnico, che concernono circostanze distinte ed indipendenti del detto...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 8 luglio 2013 n. 28874. Disturbo alla quiete delle persone nelle loro abitazioni, nei confronti di chi installa condizionatori rumorosi in casa sua o nel luogo dove svolge la sua attività, anche nel caso in cui dei rumori si lamenti solo uno dei nuclei familiari residenti nel condominio
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 8 luglio 2013 n. 28874[1] Per la rilevanza penale della condotta produttiva di rumori basta l’incidenza sulla tranquillità pubblica, in quanto l’interesse tutelato dal legislatore è la pubblica quiete, sicché i rumori devono avere una tale diffusività che l’evento di disturbo sia potenzialmente idoneo ad...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 28 maggio 2013, n. 13208. La mancata dichiarazione di ipoteca determina la risoluzione del preliminare
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II CIVILE Sentenza 28 maggio 2013, n. 13208 Svolgimento del processo C..C. , promissaria acquirente di un appartamento sito in …, giusta contratto preliminare del 18.5.1998, conveniva in giudizio innanzi al Tribunale di Roma la promittente venditrice, N..G. , per la risoluzione del contratto per inadempimento di lei e per...
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