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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza n. 6128 del 19 aprile 2012. Il condominio deve rimborsare icanoni di locazione pagati per fruire di un altro alloggio durante i lavori di riparazione a causa di infiltrazioni

Suprema Corte di Cassazione Sezione II sentenza n. 6128 del 19 aprile 2012 Svolgimento del processo Con sentenza n. 167/2005 il Tribunale di Genova – adito da D.O., M.F. e F.S. nei confronti del condominio dell’edificio sito in via (omissis) in quella città – respinse la domanda degli attori, intesa ad ottenere la condanna del...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 27 aprile 2012, n.6582. E’ da escludere che un regolamento di condominio, per sua natura finalizzato a disciplinare l’uso dei beni comuni da parte dei condomini, possa costituire un diritto di servitù su di un bene comune in favore di un bene di proprietà esclusiva di uno dei condomini

La massima E’ da escludere che un regolamento di condominio, per sua natura finalizzato a disciplinare l’uso dei beni comuni da parte dei condomini, possa costituire un diritto di servitù su di un bene comune in favore di un bene di proprietà esclusiva di uno dei condomini. CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II CIVILE SENTENZA 27...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 15211 del 20 aprile 2012. In caso di violenza sessuale di gruppo è punibile l’istigatore ma non il mero spettatore

Suprema Corte di Cassazione Sezione III sentenza n. 15211 del 20 aprile 2012   Ritenuto in fatto 1. Con ordinanza in data 14.7.2011 il Tribunale della Libertà presso il Tribunale per i Minorenni delle Marche revocava l’ordinanza emessa dal GIP in data 1.7.2011 di custodia cautelare in carcere nei confronti di D.T. , N.B. e...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza n. 6339 del 23 aprile 2012 . Condanna per il datore di lavoro quando il dipendente infortunato è totalmente inesperto nell’utilizzo di macchinari

Suprema Corte di Cassazione Sezione IV sentenza n. 6339 del 23 aprile 2012 Fatto e Diritto A.E.F.A.E.R. convenne in giudizio R.A. e la s.r.l. G.D.C. per sentirli dichiarare responsabili dell’infortunio da lui subito l’8 luglio 1994, quando, nel manovrare una sega elettrica per tagliare una bottiglia di plastica, da utilizzare come contenitore per lucidare un...

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Corte Costituzionale, sentenza n. 110 del 3 maggio 2012. Misure alternative al carcere anche per chi fa contraffazione di prodotti.

Dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’articolo 275, comma 3, secondo periodo, del codice di procedura penale, come modificato dall’art. 2, comma 1, del decreto-legge 23 febbraio 2009, n. 11 (Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori), convertito, con modificazioni, dalla legge 23 aprile 2009, n....

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza del 19 aprile 2012, n. 6180. La ragionevole durata del giudizio di equa riparazione previsto e disciplinato dalla L. n. 89 del 2001 deve essere di quattro mesi dalla data del deposito del ricorso, in coerenza con la chiara indicazione desumibile dalla L. 24 marzo 2001, n. 89, art. 3, comma 6.

Suprema Corte di Cassazione Sezione VI sentenza del 19 aprile 2012, n. 6180 Svolgimento del processo che S.A. con ricorso del 5 luglio 2011, ha impugnato per cassazione – deducendo un unico articolato motivo di censura, illustrato con memoria -, nei confronti del Ministro della giustizia, il decreto della Corte d’Appello di Perugia depositato in...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 27 aprile 2012, n. 16045. In tema di estorsione la minaccia può esplicarsi anche in maniera implicita e indiretta, assumendo toni apparentemente “morbidi” e concilianti, essendo solo necessario che essa sia idonea in concreto a coartare la volontà del soggetto passivo in relazione alle circostanze del fatto, alla personalità dell’agente, alle condizioni soggettive della vittima e alle condizioni ambientali del caso.

La Massima In tema di estorsione la minaccia può esplicarsi anche in maniera implicita e indiretta, assumendo toni apparentemente “morbidi” e concilianti, essendo solo necessario che essa sia idonea in concreto a coartare la volontà del soggetto passivo in relazione alle circostanze del fatto, alla personalità dell’agente, alle condizioni soggettive della vittima e alle condizioni...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 2 gennaio 2012, n.3. Nel caso in cui, nel corso di un procedimento instaurato nelle forme del rito sommario di cognizione (art. 702 bis c.p.c.) venga sollevata una questione relativa alla sospensione necessaria o facoltativa del processo per pregiudizialità (artt. 295 e 337, secondo comma, c.p.c.), il rito sommario deve essere mutato in rito ordinario ai sensi dell’art. 702 ter, terzo comma

Le massime 1. Qualora tra due giudizi esista rapporto di pregiudizialità, e quello pregiudicante sia stato definito con sentenza non passata in giudicato perché ordinariamente impugnata, è possibile la sospensione del giudizio pregiudicato soltanto ai sensi dell’art. 337 c.p.c., secondo comma, e non ai sensi dell’art. 295 c.p.c. 2. Nel caso in cui, nel corso...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza n. 12880 del 5 aprile 2012. Condanna per il proprietario del locale quando lo stesso non è attrezzato per impedire che il forte rumore prodotto all’interno dalla musica e dal vociare si propaghino all’esterno, in orario di attività del locale, coincidente con quello destinato al riposo delle persone

Suprema Corte di Cassazione  sezione I sentenza n. 12880 del 5 aprile 2012 Svolgimento del processo 1. Con sentenza del 10.2.2011, il Tribunale di Gorizia condannava C.L. e CA.Pa. in ordine al reato di cui all’art. 659 cod. pen. in quanto, quali amministratori del locale “(omissis)”, corrente in (omissis), avevano provocato disturbo agli abitanti della...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza del 23 aprile 2012, n. 15701. Dalla presentazione di elementi di prova raccolti dal difensore a favore del proprio assistito deriva al giudice l’obbligo non solo della loro acquisizione, ma anche della loro valutazione, con la conseguenza che, in caso venissero disattese, è comunque richiesta una motivazione circa le ragioni che hanno portato ad escludere il rilievo alle prove assunte dalla difesa.

La massima Dalla presentazione di elementi di prova raccolti dal difensore a favore del proprio assistito deriva al giudice l’obbligo non solo della loro acquisizione, ma anche della loro valutazione, con la conseguenza che, in caso venissero disattese, è comunque richiesta una motivazione circa le ragioni che hanno portato ad escludere il rilievo alle prove...