La massima 1. Ai fini della configurabilità del reato di cui all’art. 609 bis cod. pen. non è necessaria una violenza che ponga il soggetto passivo nell’impossibilità di opporre una resistenza, essendo sufficiente che l’azione si compia in modo insidiosamente rapido, tanto da superare la volontà contraria del soggetto passivo. 2. In tema di violenza...
Giorno: 24 Settembre 2013
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 23 settembre 2013 n. 39217. Il figlio non commette reato se sposta la residenza dell’anziana madre anche se per ella è stato nominato un amministratore di sostegno
Il testo integrale[1] Se la condotta dell’imputato non è sanzionabile ai sensi dell’art. 650 c.p. […] ragioni di completezza di analisi impongono di osservare che la condotta in esame non costituirebbe reato neppure alla stregua della originaria contestazione mossa al F. ai sensi dell’art. 388 co. 2 c.p. Il comportamento dell’imputato che, nella certezza di...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza n. 38643 del 19 settembre 2013. In caso di violazione norme sicurezza sul lavoro, oltre al datore risponde di omicidio colposo anche il responsabile del servizio prevenzione
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza n. 38643 del 19 settembre 2013 RITENUTO IN FATTO 1. Con sentenza in data 26 aprile 2012 la Corte d’Appello di Milano confermava la sentenza resa dal Tribunale di Milano in data 8 luglio 2010 appellata da B.O., B.T. e D.E. Questi erano stati tratti a giudizio e...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 23 settembre 2013 n. 39248. L’adesione dell’avvocato allo sciopero di categoria non fa rinviare l’udienza se è in prossimità della prescrizione del reato.
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 23 settembre 2013 n. 39248[1] Non è consentita l’astensione degli avvocati dalle udienze penali quando la prescrizione maturi nei successivi termini indicati dall’art. 4. lett. A del codice di autoregolamentazione, adottato il 4.4.2007 e valutato idoneo con deliberazione della Commissione di garanzia della legge sullo...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 18 settembre 2013, n. 21395. Nell’ipotesi di preesistenza di un varco di passaggio nel muro perimetrale dell’edificio condominiale, l’apertura di altro e diverso varco da parte del singolo condomino non può essere ritenuta una semplice modalità di esercizio “ampliativa” della preesistente facoltà o in essa ricompresa ai sensi dell’art. 1027 c.c., ma determina un onere nuovo e diverso a carico del fondo servente sì da porre le premesse per la costituzione di una ulteriore servitù, imponendosi un ulteriore peso a carico delle strutture dell’edificio, escludendosi così l’ipotesi del semplice aggravio della servitù preesistente.
La massima 1. In tema di utilizzazione del muro perimetrale dell’edificio condominiale da parte del singolo condomino, costituiscono uso indebito della cosa comune, alla stregua dei criteri indicati negli artt. 1102 e 1122 c.c., le aperture praticate dal condomino nel detto muro per mettere in collegamento locali di sua esclusiva proprietà, esistenti nell’edificio condominiale, con...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 23 settembre 2013 n. 21675. Ai sensi del disposto della legge 794/1942 (applicabile nella specie ratione temporis), l’opposizione al decreto ingiuntivo ottenuto dall’avvocato per prestazioni giudiziali in materia civile deve essere proposto con atto di citazione, di talché, se l’opponente abbia introdotto il relativo giudizio con ricorso, la sanatoria del relativo vizio procedurale deve ritenersi ammissibile a condizione che il ricorso venga notificato nel termine indicato nel decreto, analogamente a come si sarebbe dovuto procedere con la citazione
Il testo integrale[1] Ai sensi del disposto della legge 794/1942 (applicabile nella specie ratione temporis), l’opposizione al decreto ingiuntivo ottenuto dall’avvocato per prestazioni giudiziali in materia civile deve essere proposto con atto di citazione, di talché, se l’opponente abbia introdotto il relativo giudizio con ricorso, la sanatoria del relativo vizio procedurale deve ritenersi ammissibile...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 27 agosto 2013, n. 19591. In caso di sinistro cagionato da veicolo non identificato, la responsabilità del Fondo di garanzia delle vittime della strada, attraverso l’impresa a ciò designata, è limitata ai danni alla persona, non potendo essere in alcun modo riconosciuto il risarcimento del danno alla vettura
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III CIVILE Sentenza 27 agosto 2013, n. 19591 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. UCCELLA Fulvio – Presidente – Dott. D’ALESSANDRO Paolo – Consigliere – Dott. TRAVAGLINO Giacomo – Consigliere – Dott. SCARANO Luigi A....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 23 settembre 2013 n. 21736. L’obbligo di mantenimento dei figli minori o maggiorenni non autosufficienti, può essere adempiuto dai genitori in sede di separazione personale o divorzio (id est: di cessazione degli effetti civili del matrimonio) mediante un accordo […] il quale, anziché attraverso una prestazione patrimoniale periodica, od in concorso con essa, attribuisca o li impegni ad attribuire ai figli la proprietà di beni mobili od immobili, e che tale accordo non realizza una donazione, in quanto assolve ad una funzione solutoria- compensativa dell’obbligazione di mantenimento
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 23 settembre 2013 n. 21736[1] Tale convenzione non poteva ritenersi nulla per carenza di forma prevedendo il trasferimento, a titolo gratuito, di un cospicuo patrimonio ai figli proprio perché garantiva, nel comune intento delle parti, l’interesse preordinato al conseguimento di un risultato solutorio degli...