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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 12 febbraio 2013, n. 3111. In tema di accertamento delle imposte sui redditi, qualora il Fisco determini sinteticamente il reddito complessivo netto in relazione alla spesa per incrementi patrimoniali, il contribuente può limitarsi a dimostrare la disponibilità di redditi esenti o di redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta

Corte di Cassazione sezione VI Sentenza 12 febbraio 2013, n. 3111 Svolgimento del processo Con sentenza 6-12-2004 la CTP di Matera accoglieva il ricorso proposto da S.F. avverso un avviso di accertamento con il quale l’Agenzia delle Entrate di Matera, per l’anno 1997, aveva determinato sinteticamente – ex art. 38 dpr 600/73 – un reddito...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 3 febbraio 2014, n. 2357. La revisione delle rendite catastali deve essere fatta rendendo noto l’atto con il quale si è provveduto alla revisione dei «valori della microzona sulla base di significativi e concreti miglioramenti del contesto urbano». In caso contrario l’atto è nullo, perché non viene reso possibile al contribuente conoscere i presupposti del nuovo classamento.

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 3 febbraio 2014, n. 2357 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE T Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CICALA Mario – Presidente Dott. BOGNANNI Salvatore – Consigliere Dott. IACOBELLIS Marcello – Consigliere Dott. DI BLASI Antonio – Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 28 gennaio 2014, n. 3705. Il reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali operate sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti e’ integrato, siccome e’ a dolo generico, dalla consapevole scelta di omettere i versamenti dovuti, sicche’ non rileva, sotto il profilo dell’elemento soggettivo, la circostanza che il datore di lavoro attraversi una fase di criticita’ e destini risorse finanziarie per far fronte a debiti ritenuti piu’ urgenti. il reato e’ configurabile anche nel caso in cui si accerti l’esistenza del successivo stato di insolvenza dell’imprenditore, in quanto e’ onere di quest’ultimo ripartire le risorse esistenti al momento di corrispondere le retribuzioni ai lavoratori dipendenti in modo da poter adempiere all’obbligo del versamento delle ritenute, anche se cio’ possa riflettersi sull’integrale pagamento delle retribuzioni medesime

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 28 gennaio 2014, n. 3705 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GENTILE Mario – Presidente Dott. GAZZARA Santi – Consigliere Dott. ORILIA Lorenzo – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – rel. Consigliere Dott. PAZZELLA...

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Corte Costituzionale, sentenza n. 6 del 23 gennaio 2014. Dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’articolo 1, comma 497, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – legge finanziaria 2006), nella parte in cui non prevede la facoltà, per gli acquirenti di immobili ad uso abitativo e relative pertinenze acquisiti in sede di espropriazione forzata o a seguito di pubblico incanto, i quali non agiscono nell’esercizio di attività commerciali, artistiche o professionali, di chiedere che, in deroga all’art. 44, comma 1, del d.P.R. 26 aprile 1986, n. 131 (Approvazione del testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta di registro), la base imponibile ai fini delle imposte di registro, ipotecarie e catastali sia costituita dal valore dell’immobile determinato ai sensi dell’art. 52, commi 4 e 5, del d.P.R. n. 131 del 1986, fatta salva l’applicazione dell’art. 39, primo comma, lettera d), ultimo periodo, del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 (Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi).

Sentenza   6/2014 Giudizio Presidente MAZZELLA – Redattore CAROSI Camera di Consiglio del 04/12/2013    Decisione  del 15/01/2014 Deposito del 23/01/2014   Pubblicazione in G. U. Norme impugnate: Art. 1, c. 497°, della legge 23/12/2005, n. 266. Massime: Atti decisi: ord. 281/2012 Corte costituzionale SENTENZA N. 6 ANNO 2014 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE COSTITUZIONALE...

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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 9 gennaio 2014, n. 245. In tema di accertamento delle imposte sui redditi, qualora sia contestata una plusvalenza patrimoniale realizzata a seguito di cessione a titolo oneroso di un’unita’ immobiliare, l’onere di fornire la prova che l’operazione e’ parzialmente (quanto al prezzo di vendita) simulata incombe all’Amministrazione finanziaria, la quale adduca l’esistenza di un maggiori ricavi, e puo’ essere adempiuto, ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, articolo 39, comma 1, anche sulla base di presunzioni semplici, purche’ gravi, precise e concordanti, “non ostandovi il divieto della doppia presunzione, il quale attiene esclusivamente alla correlazione tra una presunzione semplice con altra presunzione semplice, e non puo’ quindi ritenersi violato nel caso in cui da un fatto noto si risalga ad un fatto ignorato, che a sua volta costituisce la base di una presunzione legale

Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria Sentenza 9 gennaio 2014, n. 245 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CAPPABIANCA Aurelio – Presidente Dott. DI IASI Camilla – Consigliere Dott. GRECO Antonio – Consigliere Dott. CIGNA Mario – Consigliere Dott. IOFRIDA Giulia...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 17 dicembre 2013, n. 28212. Per l’avvocato il pagamento dell’Irap non può essere imposto soltanto sulla base dei guadagni ottenuti, dovendosi sempre dimostrare la presenza di una adeguata organizzazione.

SUPREMA Corte di Cassazione Sezione vi Ordinanza 17 dicembre 2013, n. 28212 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE T Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CICALA Mario – rel. Presidente Dott. BOGNANNI Salvatore – Consigliere Dott. IACOBELLIS Marcello – Consigliere Dott. DI BLASI Antonino –...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 10 dicembre 2013, n. 27595. Nel processo tributario sono utilizzabili i documenti che non stati prodotti in sede di verifica a causa di difficoltà a reperirli

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 10 dicembre 2013, n. 27595 Svolgimento del processo L’Agenzia delle Entrate ricorre contro la società B. srl – esercente l’attività di commercio di autoveicoli – per la cassazione della sentenza con cui la Commissione Tributaria Regionale della Lombardia, riformando la sentenza di primo grado, ha annullato la ripresa...

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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza n. 27677 del 11 dicembre 2013. La notifica della cartella esattoriale effettuata nella sede sociale e non nella sede effettiva della società è comunque valida

Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza n. 27677 del 11 dicembre 2013 PREMESSO IN FATTO 1. Con sentenza n. 236/22/06, depositata il 27.2.07, la Commissione Tributaria Regionale dell’Emilia Romagna rigettava l’appello proposto dalla F.P. s.r.l. in liquidazione avverso la decisione di primo grado, con la quale era stato rigettato il ricorso proposto dalla contribuente...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 27484 del 9 dicembre 2013. In tema di terreni edificabili il fisco ha tre anni di tempo per contestare la perdita dei requisiti per il bonus riconosciuto dall’art. 33 della l. 388/2000

Suprema Corte di Cassazione  sezione VI sentenza n. 27484 del 9 dicembre 2013   La Corte, ritenuto che, ai sensi dell’art. 380 bis cod. proc. civ., è stata depositata in cancelleria la seguente relazione: Il relatore cons. Giuseppe Caracciolo, letti gli atti depositati Osserva: La CTR di Venezia ha accolto l’appello dell’Agenzia -appello proposto contro...