Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 21 luglio 2017, n. 18053
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Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 21 luglio 2017, n. 18053

  La notificazione della sentenza eseguita personalmente alla parte che, rivestendo la qualità necessaria per esercitare l’ufficio di difensore con procura presso il giudice adito, sia stata in giudizio di persona senza il ministero di altro procuratore, è idonea a far decorrere il termine breve per l’impugnazione, a nulla rilevando che la notifica sia avvenuta...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 30 settembre 2016, n. 19609
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 30 settembre 2016, n. 19609

La comunicazione a mezzo PEC, da parte della cancelleria, del deposito del provvedimento (indipendentemente dall’allegazione o meno dello stesso), ai fini della decorrenza del termine breve – con evidente riferimento alle norme speciali che prevedono un peculiare regime impugnatorio – affinché sia idonea allo scopo, deve permettere al destinatario di conoscere con esattezza la portata...

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 5 agosto 2016, n. 16598
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Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 5 agosto 2016, n. 16598

Nel rito ordinario, la notifica della citazione in appello, non seguita da iscrizione della causa a ruolo o seguita da un’iscrizione tardiva e, dunque, determinativa dell’improcedibilità dell’appello da essa introdotto, non consuma il potere di impugnazione, perché l’art. 358 c.p.c. intende riferirsi, nel sancire la consumazione del diritto di impugnazione, all’esistenza – al tempo della...

Corte di Cassazione, sezione VI civile, sentenza 14 giugno 2016, n. 12177
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Corte di Cassazione, sezione VI civile, sentenza 14 giugno 2016, n. 12177

1) La notifica a mezzo del servizio postale – anche se con la consegna dell’atto all’ufficiale giudiziario si hanno per verificati, a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 477 del 2002, gli effetti interruttivi ad essa connessi per il notificante – non si esaurisce con la spedizione dell’atto, ma si perfeziona con la consegna...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 7 dicembre 2015, n. 24817. In tema di notificazione della decisione di primo grado in cui sia stata parte un’Amministrazione dello Stato, laddove l’Amministrazione si sia difesa attraverso proprio personale, la deroga al primo comma del R.D. n. 1611 del 1933, art. 11, comma 1, sull’obbligatoria notifica degli atti introduttivi di giudizio contro le amministrazioni erariali all’Avvocatura dello Stato, comporta, allorquando l’Autorità convenuta in giudizio sia rimasta contumace ovvero si sia costituita personalmente o tramite funzionario delegato, anche quella al suddetto art. 11, comma 2 che prevede la notificazione degli altri atti giudiziali e delle sentenze sempre presso la stessa Avvocatura. Ne consegue che la notificazione della sentenza che chiude il giudizio di primo grado, ai fini del decorso del termine breve per l’impugnazione, deve essere effettuata alla stessa Autorità che si sia costituita mediante un proprio funzionario e non presso l’ufficio dell’Avvocatura distrettuale dello Stato, territorialmente competente, trovando applicazione i principi generali di cui agli artt. 292 e 285 cod. proc. civ., i quali disciplinano anche le controversie in cui sia parte un’amministrazione dello Stato, in caso di inapplicabilità del predetto art. 11

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 7 dicembre 2015, n. 24817 Svolgimento del processo e motivi della decisione 1. La Corte pronuncia in camera di consiglio ex art. 375 c.p.c. a seguito di relazione a norma dell’art. 380-bis c.p.c., condivisa dal Collegio. 2. La Corte di appello di Roma dichiarava inammissibile l’appello svolto dal...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 3 agosto 2015, n. 16317. La notifica di un provvedimento in forma esecutiva eseguita presso l’Avvocatura dello Stato, che è difensore ex lege dell’Amministrazione Statale in causa, rende la notifica medesima idonea a far decorrere il termine breve per le impugnazioni

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 3 agosto 2015, n. 16317   Svolgimento del processo S.G. adiva in data 20.10.2008 la Corte di Appello di Lecce, ai sensi degli artt. 2 e ss. della L. 24 Marzo 2001, n.89, al fine di ottenere l’equo indennizzo per la violazione del principio di ragionevole durata del...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 19 settembre 2014, n. 19743. Il termine breve d'impugnazione, previsto dall'art. 325 cod. proc. civ., decorre dalla notificazione della pronuncia anche per le sentenze emesse ex art. 281 sexies cod. proc. civ., non potendosi ritenere equipollente alla notificazione, in quanto atto ad istanza di parte, la lettura del dispositivo e della motivazione in udienza che, unitamente alla sottoscrizione del verbale contenente il provvedimento da parte del giudice, caratterizza tale tipologia di sentenze

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 19 settembre 2014, n. 19743 Svolgimento del processo F.A. ricorre per cassazione, formulando un unico articolato motivo, avverso la sentenza della Corte di appello di Roma n. 531/2008 che ha dichiarato inammissibile, perché tardivo, l’appello da lui proposto con ricorso depositato in data 10.10.2005 avverso la sentenza, emessa...