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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 22 gennaio 2014, n. 2937. Nell’ipotesi di omicidio tentato, la prova del dolo – ove manchino esplicite ammissioni da parte dell’imputato – ha natura essenzialmente indiretta, dovendo essere desunta da elementi esterni e, in particolare, da quegli elementi della condotta che, per la loro non equivoca potenzialita’ semantica, sono i piu’ idonei ad esprimere il fine perseguito dall’agente. Assume valore determinante, per l’accertamento della sussistenza dell’animus necandi l’idoneita’ dell’azione, che va apprezzata in concreto, senza essere condizionata dagli effetti realmente raggiunti, perche’ altrimenti l’azione, per non avere conseguito l’evento, sarebbe sempre inidonea nel delitto tentato, il giudizio di idoneita’ consiste, quindi, in una prognosi formulata ex post con riferimento alla situazione che si presentava all’imputato al momento dell’azione, in base alle condizioni umanamente prevedibili del caso particolare

Suprema Corte di Cassazione sezione I Sentenza 22 gennaio 2014, n. 2937 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ZAMPETTI Umberto – Presidente Dott. CAIAZZO Luigi Pietro – Consigliere Dott. ROMBOLA’ Marcello – Consigliere Dott. TARDIO Angela – Consigliere Dott. CASSANO...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 13 giugno 2013 n. 26017?. Tentato omicidio per il marito che spara alla moglie perché passava ore al telefono con un servizio di cartomanzia a pagamento. No all’aggravante per futili motivi

     Il testo integrale   [1]   [1] Testo consultabile e scaricabile dal sito del Sole24Ore – Guida al diritto –  http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/penale/sentenzeDelGiorno/2013/06/no-ai-futili-motivi-per-il-marito-che-spara-alla-moglie-perche-chiama-la-cartomante-a-pagamento.html   Archivio sentenze diritto penale   Sentenze – ordinanze  Cassazione penale 2011/   Sentenze – ordinanze  Cassazione penale 2012/   Sentenze – ordinanze  Cassazione penale 2013/    

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza del 11 gennaio 2013, n. 1490. No all’esimente della legittima difesa se l’imputato investe non una ma due volte la stessa persona

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza del 11 gennaio 2013, n. 1490 Ritenuto in fatto Con sentenza 14/5/10 il Gup del Tribunale di Bergamo, in esito a giudizio abbreviato, con le attenuanti generiche e la diminuente del rito, condannava T.A. alla pena di anni 4 di reclusione e di giorni 14 di arresto ed...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza del 10 gennaio 2013, n. 1218. Non è tentato omicidio quando l’agente pur potendo non ha portato a termine il suo proposito (coltello puntato alla gola)

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza del 10 gennaio 2013, n. 1218 Ritenuto in fatto Il Tribunale del riesame di Roma ha annullato l’ordinanza con cui il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cassino ha applicato la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di M.I.I. per il delitto di tentato...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 28 novembre 2012, n. 46254. Un colpo di pistola esploso in direzione non equivoca, ad altezza d’uomo e a pochi metri dal bersaglio costituisce condotta idonea a cagionare la morte. Ne consegue che l’autore del suddetto comportamento risponde del reato di tentato omicidio.

La massima Un colpo di pistola esploso in direzione non equivoca, ad altezza d’uomo e a pochi metri dal bersaglio costituisce condotta idonea a cagionare la morte. Ne consegue che l’autore del suddetto comportamento risponde del reato di tentato omicidio. SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I SENTENZA 28 novembre 2012, n. 46254  Ritenuto in fatto...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 19 novembre 2012, n.45057. In merito alla configurabilità del delitto di tentato omicidio aggravato o del meno grave reato di lesioni personali pluriaggravate, si deve tener conto delle intrinseche peculiarità dell’azione criminosa, che abbiano valore sintomatico sulla base delle comuni regole di esperienza, e non di meri ragionamenti ipotetici

La massima In merito alla configurabilità del delitto di tentato omicidio aggravato o del meno grave reato di lesioni personali pluriaggravate, si deve tener conto delle intrinseche peculiarità dell’azione criminosa, che abbiano valore sintomatico sulla base delle comuni regole di esperienza, e non di meri ragionamenti ipotetici. SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I SENTENZA 19...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza del 19 novembre 2012, n. 45057. Lesioni personali pluriaggravate per il minorenne che colpisce al volto la vittima con un coltello a serramanico

  Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza del 19 novembre 2012, n. 45057 Ritenuto in fatto 1. Con ordinanza del 18 gennaio 2012, il Tribunale per i minorenni di Salerno in funzione di giudice del riesame ha accolto l’istanza di riesame proposta da C.C. ex art. 309 cod. proc. pen. avverso l’ordinanza del G.I.P....

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza del settembre 2012, n. 30991. Al fine della qualificazione del fatto quale reato di lesione personale o quale reato di tentato omicidio, si deve aver riguardo al diverso atteggiamento psicologico dell’agente e alla diversa potenzialità dell’azione lesiva

La massima Al fine della qualificazione del fatto quale reato di lesione personale o quale reato di tentato omicidio, si deve aver riguardo al diverso atteggiamento psicologico dell’agente e alla diversa potenzialità dell’azione lesiva. Se nel primo reato la carica offensiva dell’azione si esaurisce nell’evento prodotto, nel secondo vi è un quid pluris che tende...