Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 1 marzo 2019, n. 8824. La massima estrapolata: Il delitto di sequestro di persona e’ integrato da qualsiasi condotta che privi la vittima della liberta’ fisica e di locomozione, sia pure non in modo assoluto, per un tempo apprezzabile, a nulla rilevando la circostanza che il sequestrato non...
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Integra l’elemento oggettivo del delitto di maltrattamenti in famiglia
Corte di Cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 24 settembre 2018, n. 40894. Le massime estrapolate: Integra l’elemento oggettivo del delitto di maltrattamenti in famiglia il compimento di piu’ atti, delittuosi o meno, di natura vessatoria che determinano sofferenze fisiche o morali, realizzati in momenti successivi, senza che sia necessario che essi vengano posti in essere...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 17 gennaio 2017, n.1964
Trattenere a bordo di un veicolo una persona che voglia scendere, proseguendo la marcia in modo che essa non possa abbandonare il veicolo senza rischiare una lesione della propria integrità fisica, integra il reato di sequestro di persona SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III PENALE SENTENZA 17 gennaio 2017, n.1964 Ritenuto in fatto Con la...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 10 marzo 2016, n.9937. In tema di rapporti tra il reato di violenza sessuale e sequestro di persona l’unica possibilità di assorbimento del secondo reato nel primo è collegata al dato temporale dell’assoluta contestualità delle due condotte e al rapporto di strumentalità esistente tra di esse, nel senso che la limitazione della libertà di movimento della vittima è funzionale al compimento degli atti di costrizione attraverso cui si realizza la violenza sessuale, nei casi in cui sia perpetrata con violenza e non con minaccia. Ne consegue che il trasporto forzato della vittima nel luogo appartato in cui si consuma la violenza sessuale, sebbene preparatorio della stessa, costituisce lesione di un bene giuridico diverso e non sovrapponibile a quello della libertà sessuale, ossia la libertà di movimento, lesione suscettibile di concorrere con la violenza sessuale
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III SENTENZA 10 marzo 2016, n.9937 Ritenuto in fatto Con sentenza emessa in data 21/01/2015, depositata in data 13/05/2015, la Corte d’appello di GENOVA, confermava la sentenza del tribunale di GENOVA del 30/05/2014 che aveva condannato G.F. per il reato di violenza sessuale, lesioni aggravate e sequestro di persona ai...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 6 febbraio 2015, n. 5643. Le norme disciplinanti il sequestro di persona e la sottrazione di minore sono tra loro alternative, perché tutelano beni giuridici e diritti soggettivi diversi, ossia la libertà fisica nel caso del sequestro di persona e il diritto dell'affidatario dell'incapace a mantenere il bambino sotto la propria custodia per quanto riguarda il delitto di sottrazione di persone incapaci. Ne consegue che nel caso di sottrazione di un minore con modalità clandestine contro la volontà del genitore affidatario può configurarsi il delitto di cui all'art. 605 c.p.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V SENTENZA 6 febbraio 2015, n. 5643 Ritenuto in fatto 1. Il Tribunale di Palermo, Sezione per il riesame dei provvedimenti cautelari, con ordinanza in data 17.4.2014, ai sensi dell’art. 309 c.p.p., confermava l’ordinanza emessa del locale G.I.P. in data 29.10.2013, con la quale era stata applicata a V.M....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 gennaio 2015, n. 3417. La ritrattazione della persona offesa non costituisce tecnicamente una nuova prova idonea a giustificare l'accoglimento di un'istanza di revisione di una sentenza penale da parte del giudice. Tali dichiarazioni, infatti, hanno la natura di semplici elementi di prova non bastevoli da soli ad assumere valore probatorio
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 26 gennaio 2015, n. 3417 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. GRAZIOSI Chiara – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – rel. Consigliere Dott. MENGONI...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 20 novembre 2014, n. 48339. Sequestro di persona per la maestra che chiude la bambina nell'antibagno
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 20 novembre 2014, n. 48339 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SAVANI Piero – Presidente Dott. VESSICHELLI Maria – Consigliere Dott. ZAZA Carlo – Consigliere Dott. PEZZULLO Rosa – rel. Consigliere Dott. MICHELI...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 16 ottobre 2014, n. 43341. L’esclusione dell'esimente per i delitti contro il patrimonio in danno di congiunti si riferisce, nel fare menzione dei delitti di rapina, estorsione e sequestro di persona a scopo di estorsione, alle sole forme consumate e non anche a quelle tentate
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II SENTENZA 16 ottobre 2014, n. 43341 Ritenuto in fatto Con sentenza del Tribunale di Avellino, in composizione monocratica, in data 01.10.2012, S.F. veniva dichiarata responsabile dei reati di cui agli artt. 56, 629 cod. pen. (capo A), 61 n. 2, 582, 585, commi 1 e 2 cod....
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 26 maggio 2014, n. 21314. La configurabilità del delitto di sequestro di persona prescinde dalla durata dello stato di privazione della libertà, che può essere limitato anche a un tempo breve. Ne discende che le argomentazioni sull'inidoneità dell'azione a determinare il fine della costrizione della libertà personale sono infondate, giacché, secondo quanto rappresentato nello stesso ricorso, il fatto che la vittima sia alfine riuscita a liberarsi non dimostra affatto, anche a tacer delle condizioni in cui la donna si trovava per effetto delle violenza sofferte in precedenza, che l'azione posta in essere dall'indagato fosse caratterizzata da un'originaria e assoluta inidoneità della stessa a rendere impossibile o estremamente difficile il risultato della privazione della libertà personale.
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 26 maggio 2014, n. 21314 Ritenuto in fatto 1. Con ordinanza del 21/11/2013 il Tribunale di Reggio Calabria, decidendo sulla richiesta di riesame proposta nell’interesse di E.M., ha sostituito la misura della custodia cautelare in carcere con quella degli arresti domiciliari. A carico del M. il Tribunale ha...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 4 marzo 2014, n. 10264. Il delitto di sequestro di persona a scopo di estorsione di cui all'art. 630 cod. pen. sussiste soltanto se l'autore del sequestro abbia agito – in assenza di una causa preesistente – al fine specifico di conseguire un ingiusto profitto come prezzo della liberazione; non è configurabile invece, mancando tale specifico fine, quando il sequestro ed il perseguimento del profitto siano direttamente collegabili ad una precedente causa, ancorché illecita
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 4 marzo 2014, n. 10264 Ritenuto in fatto 1. Con la pronuncia indicata in epigrafe, la Corte di appello di Roma confermava la sentenza di condanna emessa dal Tribunale di Tivoli il 15/12/2010 nei confronti di D.B., ritenuto responsabile di reati ex artt. 630, 628, 582, 614...
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