Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 8 maggio 2018, n. 20063 Le massime estrapolate La nozione di “colpa grave” di cui all’articolo 314 c.p.p., comma 1, ostativa del diritto alla riparazione dell’ingiusta detenzione, va individuata in quella condotta che, pur tesa ad altri risultati, ponga in essere, per evidente, macroscopica negligenza, imprudenza, trascuratezza, inosservanza...
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 20 novembre 2017, n. 52645. Per quel che concerne la riparazione per ingiusta detenzione
Per quel che concerne la riparazione per ingiusta detenzione, il giudice della riparazione (che è non è un giudice d’appello) deve valutare il comportamento dell’interessato alla luce del quadro indiziario su cui è fondato il titolo cautelare e sempre che gli elementi indiziari non siano stati dichiarati assolutamente inutilizzabili o siano estati esclusi nel giudizio...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 2 agosto 2017, n. 38584
Unica condizione ostativa al riconoscimento del diritto alla riparazione dell’ingiusta detenzione, la ravvisabilità del dolo o della colpa grave che abbia dato causa o concorso a dare causa alla custodia cautelare subita (ex articolo 314 cpp). Sentenza 2 agosto 2017, n. 38584 Data udienza 18 aprile 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 6 giugno 2017, n. 27968
In tema di riparazione per l’ingiusta detenzione, la condotta dolosa (o di colpa grave) di cui all’articolo 314 c.p.p., costituisce una condizione ostativa al riconoscimento del diritto all’equa riparazione solo qualora sussista un apprezzabile collegamento causale tra la condotta stessa e il provvedimento che ha dato luogo alla restrizione cautelare, e poi al mantenimento della...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 31 gennaio 2017, n. 4723
In tema di istanza di ingiusta detenzione l’aver mantenuto un rapporto di amicizia con un persona pregiudicata e coinvolta nel traffico di stupefacenti e affiliato ad un clan mafioso, anche se ritenute non sufficienti a dimostrare la responsabilità? in merito al reato di indebita detenzione di armi, ben possono essere inquadrate in termini di condotta...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 25 febbraio 2016, n. 7787. In tema di riparazione dell’errore giudiziario, il giudice nel procedimento di liquidazione del danno può utilizzare sia il criterio, risarcitorio, con riferimento ai danni patrimoniali e non patrimoniali, sia il criterio equitativo, limitandolo alle voci non esattamente quantificabili
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 25 febbraio 2016, n. 7787 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROMIS Vincenzo – Presidente Dott. D’ISA Claudio – rel. Consigliere Dott. IZZO Fausto – Consigliere Dott. MASSAFRA Umberto – Consigliere Dott. PEZZELLA...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 18 gennaio 2016, n. 1856. Benché la domanda di riconoscimento degli interessi legali sull’indennità a titolo di riparazione per l’ingiusta detenzione ben possa sopravvenire nel corso del giudizio (attesa la relativa natura corrispettiva e non moratoria), deve ritenersi comunque indispensabile, ai fini del ridetto riconoscimento, che l’istante proponga formalmente la corrispondente domanda, diversamente dovendo ritenersi che l’eventuale pronuncia di riconoscimento del giudice avvenga inammissibilmente ultra petita, in violazione del principio generale di diritto processuale sancito dall’art. 112 c.p.c., ai sensi del quale “il giudice deve pronunciare su tutta la domanda e non oltre i limiti di essa
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 18 gennaio 2016, n. 1856 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CIAMPI Francesco M. – Presidente Dott. DOVERE Salvatore – Consigliere Dott. SERRAO Eugenia – Consigliere Dott. BELLINI Ugo – Consigliere Dott. DELL’UTRI...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 5 gennaio 2016, n. 51. Il sindacato dei giudice di legittimità sull’ordinanza che definisce il procedimento per la riparazione dell’ingiusta detenzione è limitato alla correttezza del procedimento logico giuridico con cui il giudice è pervenuto ad accertare o negare i presupposti per l’ottenimento dei beneficio indicato. Resta invece nelle esclusive attribuzioni dei giudice di merito, che è tenuto a motivare adeguatamente e logicamente il suo convincimento, la valutazione sull’esistenza e la gravità della colpa o sull’esistenza del dolo
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 5 gennaio 2016, n. 51 Ritenuto in fatto 1.C.L., ad esito di udienza di convalida di fermo, in esecuzione dell’ordinanza cautelare 1/6/2011 emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Varese, veniva sottoposta alla misura della custodia cautelare in carcere in relazione ai reati di cui...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 12 novembre 2015, n. 45247. L’esecuzione di un ordine di carcerazione originariamente legittimo ma relativo ad una pena risultante estintasi, in ragione del lungo arco temporale intercorso tra l’emissione del titolo e la sua esecuzione, determina l’ingiustizia della detenzione sofferta e, dunque, la configurabilità del diritto all’equa riparazione
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 12 novembre 2015, n. 45247 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ZECCA Gaetanino – Presidente Dott. MASSAFRA Umberto – rel. Consigliere Dott. CIAMPI Francesco Maria – Consigliere Dott. DOVERE Salvatore – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 3 giugno 2015, n. 23726. La richiesta di riparazione per l’ingiusta detenzione e’ ammissibile anche in relazione alla restrizione della liberta’ indebitamente sofferta per l’applicazione della misura di sicurezza del ricovero in una casa di cura
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 3 giugno 2015, n. 23726 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. IPPOLITO Francesco – Presidente Dott. CITTERIO Carlo – Consigliere Dott. MOGINI Stefano – Consigliere Dott. DE AMICIS Gaetana – Consigliere Dott. BASSI...
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