Risarcimento del danno per i genitori che, se messi a conoscenza della malformazione del feto, avrebbero proceduto a ulteriori accertamenti e nel caso interrompere la gravidanza Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza 9 maggio 2017, n. 11208 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta...
Tag: responsabilitàmedica
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 10 aprile 2017, n. 18100
L’enorme affluenza di malati al pronto soccorso non autorizza gli infermieri a violare le linee guida previste per il triage Suprema Corte di Cassazione sezione IV penale sentenza 10 aprile 2017, n. 18100 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROMIS...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 19 maggio 2017, n. 12597
In tema di responsabilità sanitaria, laddove un intervento chirurgico, sebbene eseguito in conformità alla lex artis e non determinativo di un peggioramento delle condizioni patologiche del paziente, risulti del tutto inutile, si configura una ingiustificata ingerenza sulla sfera psico-fisica della persona generativa di un danno risarcibile Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza 19...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 11 aprile 2017, n. 9251
Il genitore che agisce per il risarcimento del danno ha l’onere di provare che la madre avrebbe esercitato la facoltà d’interrompere la gravidanza – ricorrendone le condizioni di legge – ove fosse stata tempestivamente informata dell’anomalia fetale; quest’onere può essere assolto tramite “praesumptio hominis”, in base a inferenze desumibili dagli elementi di prova, quali il ricorso al...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 4 aprile 2017, n. 8664
In tema di responsabilita’ contrattuale della struttura sanitaria e di responsabilita’ professionale da contatto sociale del medico, ai fini del riparto dell’onere probatorio l’attore, paziente danneggiato, deve limitarsi a provare l’esistenza del contratto (o il contatto sociale) e l’insorgenza o l’aggravamento della patologia ed allegare l’inadempimento del debitore, astrattamente idoneo a provocare il danno lamentato,...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 14 marzo 2017, n. 6471
Nei giudizi di risarcimento del danno da responsabilità medica è onere dell’attore, paziente danneggiato, dimostrare l’esistenza del nesso causale tra la condotta del medico e il danno di cui chiede il risarcimento danni, onere che va assolto dimostrando con qualsiasi mezzo di prova che la condotta del sanitario è stata secondo il criterio più probabile...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 28 febbraio 2017, n. 5004
Il comportamento dello specialista di fiducia-ginecologo che a fronte di una, per quanto rara, alterazione rinvii per più dettagliate informazioni la paziente non a uno specialista dell’alterazione stessa, ove lo ritenga necessario perché sia data un’informazione di maggior competenza dopo la propria informazione generale sulle ricadute dell’alterazione cromosomica, ma a soggetto non maggiormente specializzato e...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 10 gennaio 2017, n. 243
a) Qualora risulti che un medico ginecologo, cui fiduciariamente una gestante si sia rivolta per accertamenti sulle condizioni della gravidanza e del feto, non abbia adempiuto correttamente la prestazione, per non avere prescritto l’amniocentesi ed all’esito della gravidanza il feto nasca con una sindrome che quell’accertamento avrebbe potuto svelare, la mera circostanza che due mesi...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 19 ottobre 2016, n. 44335
Nel reato di lesioni personali colpose provocate da responsabilità medica la prescrizione inizia a decorrere dal momento di insorgenza della malattia in fieri, anche se non ancora stabilizzata in termini di irreversibilità o di impedimento permanente SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV SENTENZA 19 ottobre 2016, n.44335 Ritenuto in fatto La Corte di Appello di...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 29 settembre 2016, n. 40753
In tema di rifiuto di atti di ufficio, il carattere di urgenza dell’atto ricorre nel caso del medico in servizio di guardia che sia richiesto di prestare il proprio intervento da personale infermieristico e medico con insistenti sollecitazioni, non rilevando che il paziente non abbia corso alcun pericolo concreto per effetto della condotta omissiva. Pertanto...