Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 13217 del 26 luglio 2012 Svolgimento del processo Con la sentenza ora impugnata per cassazione la Corte d’appello di Torino ha confermato la prima sentenza che aveva respinto la domanda risarcitoria proposta dalla D. e dal C. contro la ASL (omissis) e la dr. De.Ma.. Gli attori...
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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza n. 33615 del 3 settembre 2012. Omicidio colposo per il chirurgo che non controlla se l’anestesista ha fatto tutto il suo dovere
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza n. 33615 del 3 settembre 2012
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 10315 del 21 giugno 2012. La responsabilità del medico in caso di danni al neonato durante il parto
Le massime In tema di responsabilità professionale del medico, il nesso causale sussiste anche quando, attraverso un criterio necessariamente probabilistico, si possa ritenere che l’opera del medico, se correttamente e prontamente prestata, avrebbe avuto fondate possibilità di evitare il danno; ; a tal fine, la difettosa tenuta della cartella clinica non vale ad escludere la...
Corte di Cassazione, sezione III, civile sentenza n. 10616 del 26 giugno 2012. Responsabilità medica nel caso in cui il medico omette di controllare il funzionamento degli strumenti
Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza n. 10616 del 26 giugno 2012 Svolgimento del processo P.G.B., il giorno (omissis), venne sottoposto presso la Casa di Cura (omissis), a intervento chirurgico per correzione di deviazione del setto nasale. Durante l’operazione, eseguita dal professore G.A., a causa del malfunzionamento del bisturi elettrico, il cui elettrodo...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 10 luglio 2012, n. 27043. Risponde di lesioni personali colpose il pediatra che, per colpa generica e per l’inosservanza di regole e prescrizioni dell’arte medica, cagiona ad un dodicenne la perdita anatomica del testicolo sinistro da cui deriva l’indebolimento permanente dell’organo della riproduzione
La massima Risponde di lesioni personali colpose il pediatra che, per colpa generica e per l’inosservanza di regole e prescrizioni dell’arte medica, cagiona ad un dodicenne la perdita anatomica del testicolo sinistro da cui deriva l’indebolimento permanente dell’organo della riproduzione, avendo omesso sia una diretta valutazione, attraverso una semplice palpazione, dello scroto e dei testicoli...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 giugno 2012, n.10616. Sulla responsabilità medica. La natura pacificamente contrattuale del rapporto che si instaura tra paziente, da un lato, e casa di cura privata o ente ospedaliero, dall’altro (confr. Cass. civ., sez. un. 1 luglio 2002, n. 9556; Cass. n. 14 giugno 2007, n. 13953), comporta che la struttura risponde, ex art. 1218 cod. civ., non solo dell’inadempimento delle obbligazioni su di essa tout court incombenti, ma, ai sensi dell’art. 1228 cod. civ., anche dell’inadempimento della prestazione medico-professionale svolta dal sanitario, quale ausiliario necessario dell’organizzazione aziendale
Le massime 1. Stante la sussistenza di un generale obbligo del medico di controllare gli strumenti utilizzati durante l’intervento chirurgico, il chirurgo operatore ha un dovere di controllo specifico del buon funzionamento dell’apparecchiatura necessaria all’esecuzione dell’intervento, al fine di scongiurare possibili e non del tutto imprevedibili eventi che possano intervenire nel corso dell’operazione. 2. La...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 18 giugno 2012, n. 9927. Esistenza di un nesso causale tra il comportamento dei sanitari ed il danno subito da una signora (contagio da HIV) per essersi vista limitare le sue aspettative di vita
La massima Il nesso causale è regolato dal principio di cui agli artt. 40 e 41 cod. pen., per il quale un evento è da considerare causato da un altro se il primo non si sarebbe verificato in assenza del secondo, nonché dal criterio della cosiddetta causalità adeguata, sulla base del quale, all’interno della serie...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 15 maggio 2012, n. 18504. La condotta dei medici che si rifiutano di prolungare il ricovero del paziente, nonostante l’opposizione dei familiari, non integra il reato di omissione di atti d’ufficio, quando la situazione clinica del paziente sia stata giudicata tale da non richiedere un trattamento sanitario obbligatorio.
La massima La condotta dei medici che si rifiutano di prolungare il ricovero del paziente, nonostante l’opposizione dei familiari, non integra il reato di omissione di atti d’ufficio, quando la situazione clinica del paziente sia stata giudicata tale da non richiedere un trattamento sanitario obbligatorio. SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI PENALE SENTENZA 15...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 23 maggio 2012. In tema di concorso di esercizio abusivo della professione non risponde del reato il titolare di uno studio medico dove viene eseguita un’ablazione del tartaro da un’assistente senza il titolo di igienista
Corte di cssazione – Sezione VI penale – Sentenza 23 maggio 2012. In tema di concorso di esercizio abusivo della professione non risponde del reato il titolare di uno studio medico dove viene eseguita un’ablazione del tartaro da un’assistente senza il titolo di igienista Il testo integrale[1] Aprire il seguente collegamento Corte di Cassazione,...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 15 maggio 2012 n. 18687. Falso ideologico per i medici di base quando rilasciano certificati medici di malattia per telefono
Corte di cassazione – Sezione V penale – Sentenza 15 maggio 2012 n. 18687. Falso ideologico per i medici di base quando rilasciano certificati medici di malattia per telefono Il testo integrale[1] Aprire il seguente collegamento Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 15 maggio 2012 n. 18687 Così deciso dalla Suprema Corte...