Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 9 marzo 2018, n. 10765. In tema di sequestro e confisca L. n. 356 del 1992, ex articolo 12-sexies, l’interessato può dimostrare la proporzione tra redditi impiegati da un lato ed acquisiti e/o investimenti dall’altro mediante la disponibilita’ di redditi non regolarmente dichiarati, in questo caso e’ suo...
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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 23 agosto 2017, n. 39377
L'accertamento tecnico, nella specie omesso, che possa dimostrare una scarsa quando non scarsissima qualita' della sostanza drogante potrebbe astrattamente consentire l'applicabilita' dell'ipotesi del fatto di lieve entita' di cui al Decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990, articolo 73, comma 5 e l'irrogazione di una pena entro i limiti della sospensione condizionale, a sua volta immediatamente incidente sulla prognosi di cui all'articolo 275 c.p.p., comma 2-bis e sul conseguente divieto di applicazione della misura coercitiva personale.
Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 23 agosto 2017, n. 39372
Il reato di trasferimento fraudolento di valori, se cadono altre imputazioni come la tentata corruzione e la concussione, non basta a giustificare la misura cautelare personale degli arresti domiciliari, che resta opportuna nei confronti di un soggetto che concorre nella consumazione di reati contro la Pa perché tesa a scongiurare il rischio di un inquinamento...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 20 luglio 2017, n. 35948
Illegittimo il sequestro preventivo disposto nell’ambito di un solo precedente a carico dell’indagato a garanzia della possibile applicazione di misure ablatorie collegate a un procedimento di prevenzioni di cui mancano però i presupposti oggettivi Sentenza 20 luglio 2017, n. 35948 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 27 giugno 2017, n. 31601
Illegittimo il concorso dei reati di calunnia con quello di diffamazione aggravata Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 27 giugno 2017, n. 31601 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistarti: Dott. CONTI Giovanni – Presidente Dott. FIDELBO Giorgio – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 5 giugno 2017, n. 27788
Punita per violazione degli obblighi di assistenza familiare la mamma che non versa l’assegno per i figli affidati al padre se la signora è ancora giovane e si è rassegnata alla penuria di offerte di lavoro perché appagata dalla convivenza instaurata con un altro uomo Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 5 giugno...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 31 marzo 2017, n. 16491
Accolta la richiesta della Procura sulla responsabilità dell’imputato di aver versato una cifra inferiore a titolo di mantenimento nonostante l’imputato fosse disoccupato e momentaneamente detenuto in carcere Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 31 marzo 2017, n. 16491 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 31 marzo 2017, n. 16480
La configurazione del reato di guida in stato di ebbrezza può essere desunto anche dalla vigenza del sopravvenuto regime sanzionatorio da elementi sintomatici Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 31 marzo 2017, n. 16480 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 6 marzo 2017, n. 10889
Il porto in luogo pubblico di tale bomboletta, contenente gas urticante idoneo a provocare irritazione degli occhi, sia pure reversibile in un breve tempo, è idonea ad arrecare offesa alla persona e come tale rientra nella definizione di arma comune da sparo da cui all’art. 2 Legge n. 110 del 1975, ben potendo essere ricompresa...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 28 marzo 2017, n.15496
In tema di evasione dagli arresti domiciliari, per abitazione deve intendersi il luogo in cui la persona conduce la propria vita domestica e privata, con esclusione di ogni altra appartenenza, quali aree condominiali, dipendenze, giardini, cortili e spazi simili che non ne costituiscano parte integrante. SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V PENALE SENTENZA 28 marzo...