In presenza di una causa estintiva del reato, il giudice sia legittimato a pronunciare sentenza di assoluzione a norma dell’art. 129, comma 22, cod.proc.pen. soltanto nei casi in cui le circostanze idonee ad escludere l’esistenza del fatto, la commissione del medesimo da parte dell’imputato e la sua rilevanza penale emergano dagli atti in modo assolutamente...
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Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 17 ottobre 2016, n. 43864
Non e’ configurabile il reato previsto dall’articolo 187 C.d.S., comma 8, nel caso in cui il soggetto alla guida di un’autovettura rifiuti un tipo di prelievo (ad esempio il prelievo ematico), acconsentendo ad altro prelievo di liquidi biologici (ad esempio il prelievo delle urine), sufficiente a dimostrare l’assunzione dello stupefacente; si tratta di principio che...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 17 ottobre 2016, n. 43861
Chi affitta un immobile risponde per la morte dell’inquilino dovuta al cattivo funzionamento della caldaia anche se detiene l’appartamento a titolo di comodato Suprema Corte di Cassazione sezione IV penale sentenza 17 ottobre 2016, n. 43861 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 19 ottobre 2016, n. 44335
Nel reato di lesioni personali colpose provocate da responsabilità medica la prescrizione inizia a decorrere dal momento di insorgenza della malattia in fieri, anche se non ancora stabilizzata in termini di irreversibilità o di impedimento permanente SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV SENTENZA 19 ottobre 2016, n.44335 Ritenuto in fatto La Corte di Appello di...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 26 settembre 2016, n. 39838
Non commette reato il medico di pronto soccorso che per primo ha visitato il paziente poi deceduto se dopo la diagnosi ha disposto l’invio del paziente al reparto dove poi gli infermieri hanno sottovalutato la situazione In tema di responsabilità professionale, il medico che, sia pure a titolo di consulto, accerti l’esistenza di una patologia...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 27 luglio 2016, n. 32548
E’ corretto negare le attenuanti generiche in presenza di una condotta colposa che cagioni alla vittima un danno grave ed è insindacabile, in quanto riservata al giudice di merito, la scelta implicitamente basata sui criteri di cui all’art. 133 cod. pen. di irrogare in tali ipotesi una pena in misura media o prossima al minimo...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 9 maggio 2016, n. 19161.
La sostituzione della pena detentiva o pecuniaria con quella del lavoro di pubblica utilità può essere chiesta in appello anche nel corso della discussione orale. Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 9 maggio 2016, n. 19161 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANOLA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONESEZIONE QUARTA PENALEComposta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:Dott. BIANCHI Luisa...
La condotta di colui che lasci in sosta in corsia di emergenza di un’automobile priva di carburante non è causa dell’evento mortale occorso a un motociclista che si sia scontrato con il veicolo fermo, ma mera occasione dell’evento, in quanto il rischio che la condotta doverosa omessa tendeva ad evitare appartiene ad un’area diversa da quella in cui si è concretizzato l’evento. Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 22 aprile 2016, n. 16995.
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 22 aprile 2016, n. 16995 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BIANCHI Luisa – Presidente Dott. PICCIALLI Patrizia – Consigliere Dott. SERRAO Eugenia – rel. Consigliere Dott. DELL’UTRI Marco – Consigliere Dott. CENCI...
In tema di danni determinati dall’esistenza di un cantiere stradale
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 22 aprile 2016, n. 17010 Ritenuto in fatto 1. Il Giudice dell’udienza preliminare presso il Tribunale di Caltagirone, con la sentenza in epigrafe, ha dichiarato non doversi procedere nei confronti di C.G. in ordine al reato ascrittogli con la formula “per non aver commesso il fatto”. 2. Il...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 5 gennaio 2016, n. 40. L’aggravante prevista per la violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro si applica anche se il decesso del lavoratore segue a malattia professionale. Se l’evento morte è previsto dall’aggravante di cui all’art. 589, comma 2, cod. pen., non può ritenersi ragionevole non equiparare gli infortuni sul lavoro, della più disparata eziologia, idonei a cagionare il decesso del lavoratore, alla malattia professionale che, sebbene analogamente originata dalla prestazione di lavoro, conduce ugualmente alla morte, benché dopo un lasso di tempo più lungo e che, dunque, dev’essere ricompresa nel concetto stesso di infortunio sul lavoro, rappresentando le alternative indicazioni di cui alla sopra richiamata norma, specificazioni meramente illustrative ad abundantiam
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 5 gennaio 2016, n. 40 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BIANCHI Luisa – Presidente Dott. MASSAFRA Umberto – Consigliere Dott. MONTAGNI Andrea – Consigliere Dott. SERRAO Eugeni – rel. Consigliere Dott. PEZZELLA...