E’ ammissibile il ricorso per Cassazione proposto da avvocato iscritto all’albo speciale della Corte di Cassazione, nominato quale sostituto dal difensore dell’imputato, di fiducia o di ufficio, non cassazionista SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE S.U.P. sentenza 29 settembre 2016, n. 40517 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CANZIO Giovanni- Dott. ROMIS Vincenzo – Consigliere- Dott....
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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 14 dicembre 2015, n. 49275. In tema di induzione indebita la condotta si configura come persuasione, suggestione, inganno, pressione morale con più tenue valore condizionante rispetto all’abuso costrittivo tipico del delitto di concussione-della libertà di autodeterminazione del destinatario, il quale, disponendo di più ampi argini decisionali, finisce col prestare acquiescenza alla richiesta della prestazione indebita, poiché motivato dalla prospettiva di conseguire un tornaconto personale, che giustifica la previsione di una sanzione a suo carico
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 14 dicembre 2015, n. 49275 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MILO Nicola – Presidente Dott. ROTUNDO Vincenzo – rel. Consigliere Dott. PAOLONI Giacomo – Consigliere Dott. CARCANO Domenico – Consigliere Dott. CAPOZZI...
Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 3 dicembre 2015, n. 47766. La illegalità della pena, non rilevabile d’ufficio in sede di legittimità in presenza di ricorso inammissibile perché presentato fuori termine
Suprema Corte di Cassazione S.U.P. sentenza 3 dicembre 2015, n. 47766 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE PENALI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SANTACROCE Giorgio – Presidente Dott. AGRO’ Antonio S. – Consigliere Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe – Consigliere Dott. CONTI Giovanni – Consigliere Dott. VECCHIO...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 14 maggio 2015, n. 20132. Risponde di peculato il notaio che si appropria di somme consegnategli dai clienti al fine di pagare l’imposta di registro inerente atti di compravendita dallo stesso rogati. Ciò perché la condotta appropriativa viene posta in essere su somme di denaro possedute per ragione dell’ufficio notarile esercitato. Risponde, invece, di truffa aggravata il pubblico ufficiale che si appropri di somme di cui non ha già la disponibilità, ma che ottiene facendo ricorso ad artifici o raggiri
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 14 maggio 2015, n. 20132 Fatto 1.-. Con sentenza in data 31-1-13 il GUP presso il Tribunale di Reggio Emilia, all’esito di giudizio abbreviato, ha dichiarato V.G. colpevole dei reati a lui ascritti [con alcune limitate esclusioni oggettive quanto ai fatti di cui al capo B) e con...
Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 12 dicembre 2014, n. 51824. L'offerta o la promessa di denaro o di altra utilita' al consulente tecnico del pubblico ministero finalizzata a influire sul contenuto della consulenza integra il delitto di intralcio alla giustizia di cui all'articolo 377 cod. pen. in relazione alle ipotesi di cui agli articoli 371-bis o 372 cod. pen.
Suprema Corte di Cassazione S.U.P. sentenza 12 dicembre 2014, n. 51824 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE PENALI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DE ROBERTO Giovanni – Presidente Dott. MARASCA Gennaro – Consigliere Dott. ROMIS Vincenzo – Consigliere Dott. CONTI Giovanni – Consigliere Dott. ROTUNDO Vincenzo...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 24 novembre 2014, n. 48648. All'imputato, detenuto in espiazione pena definitiva in carcere, al quale era stato contestato di essere evaso dal penitenziario per non esservi rientrato dopo un periodo di licenza di una settimana, in tal caso, non è configurabile il reato di evasione per non aver il detenuto rispettato l'orario di rientro nella casa circondariale, non essendo assimilabile la figura dell'internato a quella del condannato ed essendo l'indicazione contenuta nell'art. 385 c.p. tassativa e non suscettibile di applicazione analogica, che, risolvendosi in malam partem, non è consentita in materia di responsabilità penale
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 24 novembre 2014, n. 48648 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MILO Nicola – Presidente Dott. ROTUNDO Vincenzo – Consigliere Dott. LEO Guglielmo – Consigliere Dott. FIDELBO Giorgio – Consigliere Dott. BASSI Alessandra...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 3 ottobre 2014, n. 41110. Il reato di concussione e quello di induzione indebita a dare o promettere utilità si differenziano dalle fattispecie corruttive, in quanto i primi due illeciti richiedono, entrambi, una condotta di prevaricazione abusiva del funzionario pubblico, idonea, a seconda dei contenuti che assume, a costringere o a indurre l'extraneus, comunque in posizione di soggezione, alla dazione o alla promessa indebita, mentre l'accordo corruttivo presuppone la par condicio contractualis ed evidenzia l'incontro libero e consapevole della volontà delle parti
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 3 ottobre 2014, n. 41110 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AGRO’ Antonio S. – Presidente Dott. ROTUNDO Vincenzo – Consigliere Dott. FIDELBO Giorgio – Consigliere Dott. DI SALVO Emanuele – Consigliere Dott....