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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 22 settembre 2016, n. 18559

L’affido condiviso non può essere concesso quando si ponga in contrasto con l’interesse del minore, la cui portata deve essere intesa come non limitata al desiderio del bambino di mantenere la bigenitorialità, ma in funzione del soddisfacimento delle sue oggettive, fondamentali, imprescindibili esigenze di cura, mantenimento, educazione, istruzione, assistenza morale e della sua sana ed...

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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 14 settembre 2016, n. 18087

In un affidamento congiunto i figli restano collocati presso la madre anche se questa, vinto il concorso in magistratura, sceglie una sede lontana. Per la Cassazione la decisione di trasferirsi non può essere condizionata e resta al giudice valutare l’interesse del minore. Stabilimento e trasferimento della propria residenza e sede lavorativa costituiscono oggetto di libera...

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 7 settembre 2016, n.17676
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Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 7 settembre 2016, n.17676

In caso di separazione tra un cittadino italiano e uno britannico, spetta al Giudice italiano la giurisdizione in tema di separazione; mentre al Giudice inglese quella in tema di responsabilità genitoriale qualora i figli sia stabilmente residenti nel Regno Unito SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE SENTENZA 7 settembre 2016, n.17676 Svolgimento del processo Con...

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 2 agosto 2016, n. 16065
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Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 2 agosto 2016, n. 16065

L’eventuale pregiudizio subito dal cliente a seguito dell’iscrizione ipotecaria conseguente al decreto ingiuntivo emesso per un credito del professionista non è addebitabile all’Ordine professionale che ha vistato la parcella Suprema Corte di Cassazione sezioni unite civili sentenza 2 agosto 2016, n. 16065 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI...

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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 17 maggio 2016, n. 10090

Qualora si manifesti da parte di figure parentali sostitutive (nella specie, la nonna materna) la disponibilità a prestare assistenza e cura al minore, essenziale presupposto giuridico per escludere lo stato di abbandono è la presenza di significativi rapporti dello stesso con tali persone Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 17 maggio 2016, n....

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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 16 maggio 2016, n. 9982.

In tema di trattamento dei dati personali c.d. comuni per finalità promozionali e commerciali mediante messaggi di testo (SMS) su utenze telefoniche mobili: a) la regola introdotta dall’art. 23. comma 3, del d.lgs. n. 196 del 2003, secondo cui il consenso al trattamento è validamente prestato, tra l’altro, se è documentato per iscritto, attiene non...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 23 marzo 2016, n. 5757. Escluso il collocamento della minore presso il padre, malgrado gli accertati comportamenti della mamma per distruggere la figura paterna, se il rapporto padre figlia si è inasprito

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 23 marzo 2016, n. 5757 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FORTE Fabrizio – Presidente Dott. GIANCOLA Maria Cristina – rel. Consigliere Dott. GENOVESE Francesco Antonio – Consigliere Dott. VALITUTTI Antonio – Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 25 febbraio 2015, n. 3810. Rischia una sanzione pecuniaria il genitore che ostacoli il diritto dell'altro coniuge di far visita ai figli

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 25 febbraio 2015, n. 3810 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FORTE Fabrizio – Presidente Dott. DOGLIOTTI Massimo – Consigliere Dott. GIANCOLA Maria Cristina – rel. Consigliere Dott. CAMPANILE Pietro – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 19 gennaio 2015, n. 752. Le norme sul diritto dei minori di conservare "rapporti significativi con gli ascendenti non attribuiscono a questi ultimi un autonomo diritto di visita, ma introducono un elemento ulteriore di indagine e di valutazione nella scelta e nell'articolazione dei provvedimenti da adottare nella prospettiva di una rafforzata tutela del diritto del minore ad una crescita serena ed equilibrata. In altri termini era la prospettiva del minore, e non quella dell'ascendente, a dovere essere apprezzata e tutelata, in conformità ai principi generali vigenti in materia di provvedimenti relativi ai minori. Nel caso di specie, senza entrare nel merito delle reciproche accuse mosse tra le parti circa l'andamento dei rapporti anche precedente alla scomparsa della madre della piccola, restava il fatto certo e comprovato della volontà manifestata dalla bambina in più riprese di non voler vedere la nonna materna, quantomeno allo stato e salva ogni eventuale diversa determinazione della stessa minore che, se del caso, avrebbe dovuto essere recepita e rispettata nell'interesse della medesima, in attuazione del principio di diritto sopra richiamato.

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 19 gennaio 2015, n. 752 Svolgimento del processo Con reclamo alla Corte di appello di Roma M.G. , nonna materna della minore N.C. , nata l'(omissis) da sua figlia B.S. , deceduta per malattia nel (omissis) , chiedeva la riforma del decreto (in data 25.09-4.10.2012) con cui il Tribunale...

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