Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 13 novembre 2017, n. 51582. In tema di violenza sessuale, ai fini dell’integrazione del reato è necessario verificare se nel comportamento dell’agente, siano o meno riscontrabili gli elementi sintomatici della direzione finalistica della sua condotta come diretta alla soddisfazione o quanto meno alla eccitazione dell’istinto sessuale
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 13 novembre 2017, n. 51582. In tema di violenza sessuale, ai fini dell’integrazione del reato è necessario verificare se nel comportamento dell’agente, siano o meno riscontrabili gli elementi sintomatici della direzione finalistica della sua condotta come diretta alla soddisfazione o quanto meno alla eccitazione dell’istinto sessuale

In tema di violenza sessuale, ai fini dell’integrazione del reato è necessario verificare se nel comportamento dell’agente, anche sulla base di un giudizio sinteticamente fondato sulla complessiva ricostruzione della obbiettività del contesto in cui essi sono storicamente inseriti, siano o meno riscontrabili gli elementi sintomatici della direzione finalistica della sua condotta come diretta alla soddisfazione...

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 27 settembre 2017, n. 44438. Responsabilità per trasporto rifiuti non pericolosi per un’attività di gestione dei rifiuti non autorizzate.
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 27 settembre 2017, n. 44438. Responsabilità per trasporto rifiuti non pericolosi per un’attività di gestione dei rifiuti non autorizzate.

Responsabilità per trasporto rifiuti non pericolosi per un’attività di gestione dei rifiuti non autorizzate. Sentenza 27 settembre 2017, n. 44438 Data udienza 15 dicembre 2016 AMBIENTE E TERRITORIO – RIFIUTI REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RAMACCI Luca – Presidente...

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 12 settembre 2017, n. 41528. La violazione del principio del ne bis in idem da parte dell’imputato già condannato per lo stesso fatto
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 12 settembre 2017, n. 41528. La violazione del principio del ne bis in idem da parte dell’imputato già condannato per lo stesso fatto

La violazione del principio del ne bis in idem da parte dell’imputato già condannato per lo stesso fatto, non può essere sollevata per la prima volta in cassazione, perché l’accertamento dell’identità del fatto comporta una esame nel merito precluso ai giudici di legittimità. Sentenza 12 settembre 2017, n. 41528 Data udienza 15 dicembre 2016 REPUBBLICA...

Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 20 luglio 2017, n. 35757
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 20 luglio 2017, n. 35757

Esclusa la particolare tenuità per il titolare della ditta individuale che omette di installare una serie di misure antinfortunistiche, che non ha provveduto, pur avendo rimediato alle omissioni, a pagare la sanzione amministrativa. La non punibilità è stata negata, malgrado le attenuanti generiche, per la pena comminata superiore al minimo edittale a causa di precedenti...

Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 10 luglio 2017, n. 33304
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 10 luglio 2017, n. 33304

Valida la notifica dell’atto direttamente all’imputato effettuata tramite Pec Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 10 luglio 2017, n. 33304   REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AMORESANO Silvio – Presidente Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott....

Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 21 giugno 2017, n. 30798
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 21 giugno 2017, n. 30798

Affinché ricorra il requisito della abitualità della frequentazione del luogo da parte dei minori non è sufficiente – laddove non si voglia diluire il concetto sino a farlo sostanzialmente coincidere con quello di luogo aperto o esposto al pubblico, in tal modo trascurando la evidente volontà del legislatore che ha inteso conservare la rilevanza penale...

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 aprile 2017, n. 16548
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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 aprile 2017, n. 16548

In tema di reati edilizi, l’istituto della cosiddetta fiscalizzazione dell’abuso edilizio di cui all’art. 34 del D.P.R. n. 380 del 2001 è logicamente incompatibile con l’ordine di demolizione dell’abuso edilizio previsto dall’art. 31, comma 8, del medesimo Decreto, poiché la prima è limitata esclusivamente agli interventi eseguiti in parziale difformità dal titolo abilitativo all’intervento edilizio...

Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 10 aprile 2017, n. 17905
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 10 aprile 2017, n. 17905

Il reato ex art. 515 cod. pen. prevede, quale elemento oggettivo, la condotta di chi, esercitando un’attività commerciale, consegni all’acquirente una cosa mobile diversa da quella oggetto del contratto ovvero avente caratteristiche tali da farla intendere, per origine, provenienza, qualità o quantità, diversa da quella dichiarata o pattuita. Non vi è dubbio che è condotta...

Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 27 febbraio 2017, n. 9357
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 27 febbraio 2017, n. 9357

Valido il decreto di citazione a giudizio rivolto nei confronti dell’imputato appellante inviato via pec al legale domiciliatario. Il divieto di uso della pec quale strumento di partecipazione agli atti è, infatti, prescritto esclusivamente per gli atti che devono essere notificati direttamente e personalmente all’imputato Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 27 febbraio...

Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 20 febbraio 2017, n. 7941
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 20 febbraio 2017, n. 7941

Revocata la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio della professione imposta al commercialista se i documenti “incriminati” sono stati formati successivamente alla presentazione della dichiarazione dei redditi della società cliente dell’indagato Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 20 febbraio 2017, n. 7941 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE...