In tema di verificazione del passivo, il principio di non contestazione non comporta l’automatica ammissione del credito allo stato passivo solo perché non sia stato contestato dal curatore, competendo al giudice delegato ed al tribunale fallimentare il potere di sollevare ogni tipo di eccezioni in tema di verificazione dei fatti e delle prove Suprema Corte...
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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 17 novembre 2016, n. 23426
In caso di condanna del datore al pagamento, in favore del lavoratore, della retribuzione non corrisposta, la quota contributiva rimane definitivamente a carico del datore. E, poiché non è configurabile un diritto del lavoratore a invocare in proprio favore l’adempimento dell’obbligazione per la quota che spetta al datore, il credito va ammesso al passivo del...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 7 settembre 2016, n. 17680
Nell’interpretazione di una dichiarazione negoziale da parte del giudice del merito, la parte non puo’ limitarsi a richiamare genericamente le regole legali di cui all’articolo 1362 c.c. e ss. ne’ contrapporre assiomaticamente a quella accolta dal giudice a quo una tesi interpretativa diversa, ma deve specificare i canoni ermeneutici in concreto violati nonche’ il punto...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 26 agosto 2016, n. 17353
L’informazione dell’inadeguatezza dell’acquisto delle obbligazioni del Monte può essere data anche oralmente Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 26 agosto 2016, n. 17353 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GIANCOLA Maria Cristina – Presidente Dott. SCALDAFERRI Andrea –...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 1 giugno 2016, n. 11392
In sede di opposizione al passivo fallimentare, la ricognizione di debito non rappresenta fonte autonoma dell’obbligazione, bensì riveste soltanto il più circoscritto effetto di sollevare il creditore dall’onere di provare il proprio diritto. La ricognizione di debito diviene inefficace, siccome priva di causa, nel caso in cui il debitore, sul quale incombe la relativa prova,...
Sulla validità del contratto c.d. “monofirma” prodotto in giudizio, ossia caratterizzato dalla presenza sul documento della sola sottoscrizione del cliente, mentre manca la firma della banca o dell’intermediario finanziario. Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 24 marzo 2016, n. 5919.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I sentenza 24 marzo 2016, n. 5919 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. NAPPI Aniello – Presidente – Dott. BERNABAI Renato – Consigliere – Dott. GENOVESE Francesco Antonio – Consigliere – Dott. DI MARZIO Mauro – rel. Consigliere – Dott. NAZZICONE Loredana – Consigliere – ha pronunciato la seguente: SENTENZA...
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