Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 2 marzo 2017, n. 5345
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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 2 marzo 2017, n. 5345

Manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 803 c.c., in relazione agli artt. 3, 30 e 31 Cost., nella parte in cui la norma subordina la possibilità di revocazione delle donazioni al solo caso in cui il donante non ha o ignori di avere figli o discendenti all’epoca della donazione Suprema Corte di Cassazione...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 24 gennaio 2017, n. 3635
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 24 gennaio 2017, n. 3635

Non rileva agli effetti dell’autorizzazione al lavoro la situazione economica dei familiari, poiché essa non è presa in considerazione dalla legge, né sussiste alcun obbligo di mantenimento del sottoposto agli arresti domiciliari a carico dei componenti la famiglia, al di fuori di quello strettamente alimentare, che, peraltro, presuppone una incapacità del congiunto di procurarsi autonomamente...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 19 dicembre 2016, n. 53741
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 19 dicembre 2016, n. 53741

Ai fini dell’apprezzamento concreto del rischio che l’estradando possa essere sottoposto ad atti persecutori, discriminatori ed a trattamenti inumani e degradanti, la valutazione del giudice deve basarsi su elementi attendibili, oggettivi ed aggiornati, tenendo nella debita considerazione le allegazioni di parte ed ogni elemento utile in grado di fondare il pericolo di persecuzione che osta...

Corte di Cassazione, sezione VI civile, sentenza  21 dicembre 2016, n. 26625
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Corte di Cassazione, sezione VI civile, sentenza 21 dicembre 2016, n. 26625

In tema di equa riparazione ai sensi della L. 24 marzo 2001, n. 89, per la persona offesa dal reato in quanto tale e per il querelante, che non si siano costituiti parte civile, il procedimento penale non può essere definito come una propria causa; ad essi, pertanto, non può essere direttamente e personalmente riconosciuto...

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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 3 novembre 2016, n. 46250

Il reato di cui alla L. n. 898 del 1970, articolo 12 sexies e’ integrato dal mero inadempimento e prescinde dallo stato di bisogno dell’avente diritto, rilevante, invece, ai fini della sussistenza del reato di cui all’articolo 570 c.p., comma 2, nella fattispecie escluso relativamente alla condotta posta in essere ai danni della moglie, ma...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 7 novembre 2016, n. 46671
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 7 novembre 2016, n. 46671

La mancata sottoscrizione del verbale di elezione di domicilio non invalida l’atto né l’assenza di firma può essere interpretata come revoca della dichiarazione di domicilio stessa Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 7 novembre 2016, n. 46671 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 26 luglio 2016, n. 32476
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 26 luglio 2016, n. 32476

L’avvocato difensore di fiducia non deve reiterare la dichiarazione prevista dall’art. 157, comma 8 bis, cod. proc. pen. ossia la dichiarazione di non voler ricevere come domiciliatario le comunicazioni e le notificazioni all’imputato, nel caso in cui il difensore di fiducia, al quale l’atto è notificato proprio ai sensi della norma indicata, nulla oppone e...

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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 6 luglio 2016, n. 27955

Non integra il delitto di cui all’art. 336 cod. pen. la reazione genericamente minatoria dei privato, mera espressione di sentimenti ostili, non accompagnati dalla specifica prospettazione di un danno ingiusto, che sia sufficientemente concreta da risultare idonea a turbare il pubblico ufficiale nell’assolvimento dei suoi compiti istituzionali. La prospettazione di denunciare taluno all’autorità giudiziaria non...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 27 giugno 2016, n. 26631
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 27 giugno 2016, n. 26631

Essendo l’elezione di domicilio atto personalissimo dell’indagato, che non ammette equipollenti, la stessa deve essere integrata da una consapevole ed esplicita manifestazione di volonta’ della persona che la effettua: volonta’, il cui primo e rilevante indice dimostrativo non puo’ che essere costituito dalla sottoscrizione del documento che tale volonta’ contiene ed esteriorizza. Precisato che la...