La detenzione di bombolette spray urticante a base di oleoresin capsicum è riconducibile alla fattispecie di reato di cui all’art. 695, c.p.
Articolo

La detenzione di bombolette spray urticante a base di oleoresin capsicum è riconducibile alla fattispecie di reato di cui all’art. 695, c.p.

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 27 aprile 2018, n. 18481. La detenzione di bombolette spray urticante a base di oleoresin capsicum è riconducibile alla fattispecie di reato di cui all’art. 695, c.p., laddove tale strumento di autodifesa non rispetti le caratteristiche stabilite dal decreto ministeriale 12 maggio 2011 n. 103. Sentenza 27 aprile...

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 22 febbraio 2018, n. 8633. L’imputabilita’, quale capacita’ di intendere e di volere, e la colpevolezza, quale coscienza e volonta’ del fatto illecito, esprimono concetti diversi ed operano anche su piani diversi
Articolo

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 22 febbraio 2018, n. 8633. L’imputabilita’, quale capacita’ di intendere e di volere, e la colpevolezza, quale coscienza e volonta’ del fatto illecito, esprimono concetti diversi ed operano anche su piani diversi

L’imputabilita’, quale capacita’ di intendere e di volere, e la colpevolezza, quale coscienza e volonta’ del fatto illecito, esprimono concetti diversi ed operano anche su piani diversi, sebbene la prima, quale componente naturalistica della responsabilita’, debba essere accertata con priorita’ rispetto alla seconda, con la conseguenza che il dolo generico e’ pienamente compatibile con il...

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 21 novembre 2017, n. 52974. In tema di tentativo, l’univocità degli atti va accertata ricostruendo, in base delle prove disponibili, la direzione teleologica della volontà dell’agente
Articolo

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 21 novembre 2017, n. 52974. In tema di tentativo, l’univocità degli atti va accertata ricostruendo, in base delle prove disponibili, la direzione teleologica della volontà dell’agente

In tema di tentativo, l’univocità degli atti va accertata ricostruendo, in base delle prove disponibili, la direzione teleologica della volontà dell’agente che emerge dalle modalità di estrinsecazione concreta della sua condotta, al fine di accertare il risultato da lui avuto di mira e pervenire, con il massimo grado di precisione possibile, all’individuazione dello specifico bene...

Corte di Cassazione, sezione feriale penale, sentenza 14 settembre 2017, n. 41796. In ordine alla bancarotta per dissipazione è necessario che le condotte dell’imprenditore siano del tutto incoerenti con le esigenze dell’impresa
Articolo

Corte di Cassazione, sezione feriale penale, sentenza 14 settembre 2017, n. 41796. In ordine alla bancarotta per dissipazione è necessario che le condotte dell’imprenditore siano del tutto incoerenti con le esigenze dell’impresa

In ordine alla bancarotta per dissipazione è necessario che le condotte dell’imprenditore siano del tutto incoerenti con le esigenze dell’impresa. Tra le operazioni sintomatiche della dissipazione non può rientrare in automatico la scelta di eseguire sottocosto o in perdita opere relative ad appalti o subappalti aggiudicati. Sentenza 14 settembre 2017, n. 41796 Data udienza 22...

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 12 settembre 2017, n. 41586. Omicidio aggravato dalla premeditazione e la valutazione dell’aggravante
Articolo

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 12 settembre 2017, n. 41586. Omicidio aggravato dalla premeditazione e la valutazione dell’aggravante

Il giudice non può fondare l’aggravante della premeditazione valorizzando solo l’esistenza del rapporto conflittuale tra l’omicida e la sua convivente. Sentenza 12 settembre 2017, n. 41586 Data udienza 6 luglio 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI TOMASSI Mariastefania...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 31 agosto 2017, n. 39749 
Articolo

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 31 agosto 2017, n. 39749 

Qualora la possibilità esecutiva originariamente prefigurata dall’agente sia venuta concretamente meno, in conseguenza dell’impossibilità materiale di realizzare l’attività delittuosa deliberata dall’agente, oppure, sul piano soggettivo, per un’impossibilità esecutiva erroneamente ritenuta dal soggetto attivo del reato, deve ritenersi sussistente, come nel caso in esame, l’ipotesi del delitto tentato Suprema Corte di Cassazione sezione I penale sentenza...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza  15 maggio 2017, n. 24103
Articolo

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 15 maggio 2017, n. 24103

Ai fini della sussistenza del delitto di apologia di reato occorre che la condotta del soggetto agente sia dotata di valenza diffusiva, tanto da determinare il rischio concreto che siano consumati altri reati posti a presidio di beni giuridici analoghi a quelli oggetto della condotta apologetica Suprema Corte di Cassazione sezione I penale sentenza  15...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 22 febbraio 2017, n. 8766
Articolo

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 22 febbraio 2017, n. 8766

In tema di controllo sulla corrispondenza del detenuto sottoposto a regime di detenzione speciale, la decisione di non inoltro puo? essere legittimamente motivata sulla base di elementi concreti che facciano ragionevolmente dubitare che il contenuto effettivo della missiva sia quello che appare dalla semplice lettura del testo Suprema Corte di Cassazione sezione I penale sentenza...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 13 settembre 2016, n. 38044
Articolo

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 13 settembre 2016, n. 38044

Il controllo affidato al giudice di legittimita’ e’ esteso, oltre che all’inosservanza di disposizioni di legge sostanziale e processuale, ai vizi della motivazione, nel cui ambito devono ricondursi tutti i casi in cui la motivazione risulti priva dei requisiti minimi di coerenza, completezza e logicita’, al punto da risultare apparente o addirittura inesistente, non consentendo...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 13 settembre 2016, n. 38047
Articolo

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 13 settembre 2016, n. 38047

Nei procedimenti con pluralità di imputati, la competenza del giudice di appello a provvedere “in executivis” va affermata, in virtu’ del principio dell’unitarietà dell’esecuzione, non solo rispetto a quelli per cui la sentenza e’ stata riformata, ma anche rispetto a quelli nei cui confronti la decisione di primo grado sia stata confermata, pure quando la...