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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 17 novembre 2017, n. 52549. Integra il delitto di riciclaggio il compimento di operazioni consapevolmente volte a impedire in modo definitivo l’accertamento della provenienza del denaro

Integra il delitto di riciclaggio il compimento di operazioni consapevolmente volte a impedire in modo definitivo l’accertamento della provenienza del denaro: tra di esse rientra la condotta di chi deposita in banca denaro di provenienza illecita perché, stante la natura fungibile del bene, esso viene immediatamente sostituito con denaro pulito. Sentenza 17 novembre 2017, n....

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 21 settembre 2017, n. 43434. Non è configurabile il divieto di ne bis in idem nel caso di un soggetto detenuto che sia stato già sanzionato disciplinarmente
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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 21 settembre 2017, n. 43434. Non è configurabile il divieto di ne bis in idem nel caso di un soggetto detenuto che sia stato già sanzionato disciplinarmente

Non è configurabile il divieto di ne bis in idem nel caso di un soggetto detenuto che sia stato già sanzionato disciplinarmente e successivamente chiamato a rispondere per lo stesso fatto come reato. Il divieto in caso di procedimento disciplinare e procedimento penale non è stato affermato dalla cedu. Sentenza 21 settembre 2017, n. 43434...

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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 7 settembre 2017, n. 40855. La minaccia costitutiva del delitto di estorsione può essere manifestata anche in maniera implicita e indiretta

La minaccia costitutiva del delitto di estorsione può essere manifestata anche in maniera implicita e indiretta essendo solo necessario che essa risulti in concreto idonea a incutere timore e a coartare la volontà del soggetto passivo, in relazione alle circostanze concrete, alla personalità dell’attore, alle condizioni soggettive della vittima e alle condizioni ambientali   Sentenza...

Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 29 maggio 2017, n. 26858
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Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 29 maggio 2017, n. 26858

L’esposizione di una res alla pubblica fede comporta che essa si trovi “fuori dalla sfera di diretta vigilanza e quindi, affidata interamente all’altrui senso di onestà e di rispetto”, per necessità, consuetudine o destinazione naturale: la ratio della previsione risiede, quindi, come precisato acutamente da altra dottrina, nella “minorata possibilità di difesa connessa alla particolare...

Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 27 maggio 2017, n. 20193
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Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 27 maggio 2017, n. 20193

Risponde di ricettazione l’imputato, che, trovato nella disponibilità di refurtiva di qualsiasi natura, e quindi anche di telefoni cellulari, in assenza di elementi probatori indicativi della riconducibilità del possesso alla commissione del furto, non fornisca una spiegazione attendibile dell’origine del possesso. Ai fini della configurabilità del reato di ricettazione, la prova dell’elemento soggettivo può essere...

Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 14 ottobre 2016, n. 43585
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Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 14 ottobre 2016, n. 43585

In tema di ricorso per cassazione, va recepita e applicata anche in sede penale la teoria della “autosufficienza del ricorso”, elaborata in sede civile; ne consegue che, quando i motivi riguardino specifici atti processuali, la cui compiuta valutazione si assume essere stata omessa o travisata, e’ onere del ricorrente suffragare la validita’ del suo assunto...

Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 24 maggio 2016, n. 21596
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Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 24 maggio 2016, n. 21596

Ai fini della configurabilità del dolo specifico di profitto che concorre a connotare il delitto di ricettazione, non è necessaria l’ingiustizia del profitto perseguito dall’agente   Suprema Corte di Cassazione sezione II penale sentenza 24 maggio 2016, n. 21596 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 2 aprile 2015, n. 13928. Correttamente è stato disposto il sequestro per equivalente in caso di reato di truffa aggravata per il conseguimento delle erogazioni pubbliche e di falso ideologico, in quanto l’art. 21 D.M. 5.5.2011 (c.d. V° conto energia) prevede, per i casi in cui risulti accertata la non veridicità di dati, documenti o dichiarazioni, resi dai soggetti responsabili ai fini dell’ottenimento delle tariffe incentivanti di cui allo stesso D.M., la decadenza dal diritto alla tariffa incentivante con ripetizione di quanto in ipotesi già indebitamente percepito (vicenda in cui l’indagato era stato destinatario di un sequestro per equivalente di somme di denaro essendo al medesimo contestato il reato di truffa aggravata per il conseguimento delle erogazioni pubbliche e di falso ideologico per aver ricevuto la c.d. tariffa incentivante con contributo maggiorato nella misura del 10% per l’energia prodotta da pannelli solari di provenienza industriale europea, laddove sarebbe stata falsamente dichiarata l’origine comunitaria di 18 pannelli)

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 2 aprile 2015, n. 13928   REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETTI Ciro – Presidente Dott. GALLO Domenico – Consigliere Dott. DE CRESCIENZO Ugo – Consigliere Dott. PELLEGRINO Andrea – Consigliere Dott. BELTRANI...

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