Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 16 settembre 2015, n. 18144 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BUCCIANTE Ettore – Presidente Dott. BIANCHINI Bruno – Consigliere Dott. PETITTI Stefano – Consigliere Dott. ORICCHIO Antonio – Consigliere Dott. ABETE Luigi...
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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 28 agosto 2015, n. 17268. In tema di condominio, le delibere relative alla ripartizione delle spese sono nulle, se l’assemblea, esulando dalle proprie attribuzioni, modifica i criteri stabiliti dalla legge o, in via convenzionale, da tutti i condomini. Il rimedio dell’impugnazione offerto dall’art. 1137 c.c., nei confronti delle deliberazioni assembleari condominiali – e la disciplina relativa, anche in ordine alla decadenza – riguarda unicamente le deliberazioni annullabili e non quelle nulle
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 28 agosto 2015, n. 17268 LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BUCCIANTE Ettore – Presidente – Dott. MAZZACANE Vincenzo – Consigliere – Dott. ORICCHIO Antonio – Consigliere – Dott. ABETE Luigi – rel. Consigliere – Dott. SCALISI Antonino – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 5 agosto 2015, n. 16486. In tema di installazione di ascensore in condominio e quindi di parti comuni negli edifici, la solidarietà costituisce principio generale di applicazione erga omnes e ad hoc: così, è consentita l’installazione di un ascensore, in quanto diretto ad eliminare le barriere architettoniche, mediante delibera assunta con maggioranza speciale in deroga a quella qualificata codicistica
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 5 agosto 2015, n. 16486 Svolgimento del processo S.G. , quale esercente la potestà genitoriale sulla figlia minore, S.E. , nonché P.G. , rispettivamente usufruttuario e proprietario di unità immobiliari ricomprese nel condominio sito in (omissis) , proponevano impugnazione innanzi al tribunale di Chiavari avverso la delibera assunta...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 9 giugno 2015, n.11903. In tema di comunione, ai fini della decorrenza del termine per l’usucapione, è idoneo soltanto un atto (o un comportamento) il cui compimento da parte di uno dei comproprietari realizzi, per un verso, l’impossibilità assoluta per gli altri partecipanti di proseguire un rapporto materiale con il bene e, per altro verso, denoti inequivocabilmente l’intenzione di possedere il bene in maniera esclusiva; per cui, qualora sussista un ragionevole dubbio sul significato dell’atto materiale, il termine per l’usucapione non può cominciare a decorrere, ove agli altri partecipanti non sia stata comunicata, anche con modalità non formali, la volontà di possedere in via esclusiva
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II SENTENZA 9 giugno 2015, n.11903 Ritenuto in fatto Con atto in data 14.11.1992 il condominio di via (omissis) , citava a comparire innanzi al tribunale di Genova D.M.G. e B.M. , proprietari, rispettivamente, degli appartamenti interno n. 7 ed interno n. 49 ricompresi nello stabile condominiale. Deduceva che i...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 3 giugno 2015, n. 11446 . L’avvocato non abilitato al patrocinio presso le magistrature superiori non può pretendere il compenso dal cliente per avere redatto il ricorso al Consiglio di Stato e avere predisposto un parere preventivo diretto ad illustrare i margini di successo del proponendo appello.
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 3 giugno 2015, n. 11446 Svolgimento del processo Con atto notificato in data 13.9.2002 l’avvocato F.R. citava a comparire innanzi al tribunale di Roma A.R.D.. Esponeva che per il tramite del dottor R.P. aveva ricevuto incarico dalla convenuta di redigere ricorso al Consiglio di Stato, onde interporre appello...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 30 aprile 2015, n. 8811. In tema di azioni a difesa del possesso, chi ha collaborato con l’autore morale dello spoglio è passivamente legittimato all’azione di reintegrazione solo se ha stabilito con la cosa un rapporto materiale che ne comporti il potere di disposizione, in difetto del quale egli non avrebbe nulla da restituire
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 30 aprile 2015, n. 8811 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PICCIALLI Luigi – Presidente Dott. BIANCHINI Bruno – Consigliere Dott. CORRENTI Vincenzo – Consigliere Dott. ORICCHIO Antonio – Consigliere Dott. ABETE Luigi...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 5 maggio 2015, n. 8935. Qualora sia accertata la violazione delle distanze tra costruzioni, è preclusa al giudice ogni indagine sull’idoneità dell’intercapedine ad arrecare il pregiudizio per l’igiene e la salubrità dell’ambiente che le norme sulle distanze intendono impedire, in quanto la legge, imponendo l’osservanza di determinate distanze, ha ritenuto che soltanto queste valgano presuntivamente a soddisfare le esigenze di sicurezza ed igiene
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 5 maggio 2015, n. 8935 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PICCIALLI Luigi – Presidente Dott. NUZZO Laurenza – Consigliere Dott. PETITTI Stefano – Consigliere Dott. PICARONI Elisa – Consigliere Dott. ABETE Luigi...