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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 9 luglio 2012, n.26599. Nel delitto di rapina, sussiste l’aggravante del travisamento già per una lieve alterazione dell’aspetto esteriore della persona, conseguita con qualsiasi mezzo anche rudimentale, purché idoneo a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona stessa.

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II PENALE SENTENZA 9 luglio 2012, n.26599 Ritenuto in fatto   1. Con la sentenza in epigrafe la Corte di appello di Firenze ha parzialmente confermato la sentenza emessa dal GIP presso il Tribunale di Pistoia in data 16.6.2010 di condanna di V.R. per il delitto di rapina aggravata. 2....

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza del 7 maggio 2012, n. 16930. Il profitto, il cui conseguimento integra il dolo specifico del reato di rapina, può avere anche natura non patrimoniale.

Suprema Corte di Cassazione Sezione II sentenza del 7 maggio 2012, n. 16930 Svolgimento del processo …omissis… 2. Avverso tale sentenza propone ricorso l’imputato per mezzo del suo difensore di fiducia, sollevando un unico motivo di gravame con il quale deduce violazione di legge e vizio della motivazione, eccependo che nella fattispecie difetterebbe il nesso...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 18 aprile 2012, n. 14880. La rapina si differenzia dall’estorsione poiché in essa il reo sottrae la cosa esercitando sulla vittima una violenza o una minaccia diretta e ineludibile, mentre nell’estorsione emergono gli elementi della coartazione e della consegna, ma non del totale annullamento della capacità del soggetto passivo di determinarsi diversamente dalla volontà dell’estorsore

La massima La rapina si differenzia dall’estorsione poiché in essa il reo sottrae la cosa esercitando sulla vittima una violenza o una minaccia diretta e ineludibile, mentre nell’estorsione emergono gli elementi della coartazione e della consegna, ma non del totale annullamento della capacità del soggetto passivo di determinarsi diversamente dalla volontà dell’estorsore. In sostanza, nell’estorsione...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza del 19.1.2012, n. 2085. Il temporaneo possesso della cosa che si concreta con la sottrazione, pur senza la abductio de loco in locum della refurtiva, vale ad integrare gli estremi del delitto di rapina consumata

La massima Il temporaneo possesso della cosa che si concreta con la sottrazione, pur senza la abductio de loco in locum della refurtiva, vale ad integrare gli estremi del delitto di rapina consumata, dato che il soggetto passivo, per recuperare la refurtiva, non può prescindere dalla violenza o da altra forma di pressione sul soggetto...