Articolo

Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 14 marzo 2014, n. 12273. La circostanza attenuante del contributo di minima importanza è configurabile quando l'apporto del concorrente non ha avuto soltanto una minore rilevanza causale rispetto alla partecipazione degli altri concorrenti, ma ha assunto un'importanza obiettivamente minima e marginale, ossia di efficacia causale, così lieve rispetto all'evento, da risultare trascurabile nell'economia generale dell'iter criminoso

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza  14 marzo 2014, n. 12273 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza resa il 18 marzo 2010 il G.U.P. del Tribunale di Catania, all’esito del giudizio abbreviato, dichiarava gli imputati C.R.D. ed S.A.A. colpevoli del delitto di rapina loro contestato al capo A) ed il solo C. anche del delitto...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 11 marzo 2014, n. 11773. Nei reati contro il patrimonio, la circostanza attenuante comune del danno di speciale tenuità é applicabile anche al delitto tentato quando sia possibile desumere con certezza, dalle modalità del fatto e in base ad un preciso giudizio ipotetico che, se il reato fosse stato importato al compimento, il danno patrimoniale per la persona offesa sarebbe stato di rilevanza minima

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza  11 marzo 2014, n. 11773  Ritenuto in fatto 1. La Corte d’appello di Torino, con la sentenza indicata in epigrafe, ha confermato – quanto all’affermazione di responsabilità – la sentenza con la quale il G.U.P. del Tribunale della stessa città, in data 11 gennaio 2013, all’esito del giudizio...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 11 dicembre 2013, n. 49832. Differenza tra furto con strappo e rapina. Ricorre la rapina allorché la “res” è particolarmente aderente al corpo del possessore e questi, istintivamente e deliberatamente, contrasta la sottrazione, cosicché la violenza necessariamente si estende alla sua persona

La massima Si configura il furto con strappo quando la  violenza è immediatamente rivolta verso la cosa e solo in via del tutto  indiretta verso la persona che la detiene, anche se, a causa della  relazione fisica intercorrente tra cosa sottratta e possessore, può derivare una ripercussione indiretta e involontaria sulla vittima, mentre ricorre la...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 12 settembre 2013, n. 37407. Tentata rapina per la Guardia del corpo che tenta di requisire la macchina fotografica del paparazzo

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 12 settembre 2013, n. 37407 Ritenuto in fatto U.M. ricorre avverso la sentenza, in data 6 giugno 2012, della Corte d’appello di Lecce, che a conferma della sentenza del Tribunale di Lecce, è stato condannato per il reato di tentata rapina aggravata, e, chiedendone l’annullamento, deduce: a) Violazione...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 26 luglio 2013, n. 32644. In tema di rapina impropria

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 26 luglio 2013, n. 32644 Ritenuto in fatto La Corte di appello di Trieste, con la sentenza indicata in epigrafe, in parziale riforma della sentenza resa dal GUP del Tribunale della stessa città in data 21 marzo 2012, ha riqualificato come concorso in furto pluriaggravato (di dieci confezioni...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 8 aprile 2013 n. 8486. Danno biologico da invalidità permanente al dipendente delle Poste che ha riportato dei danni fisici durante una rapina, se l’ufficio postale era del tutto privo di misure “idonee a prevenire atti criminosi”

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 8 aprile 2013 n. 8486[1]   [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/civile/sentenzeDelGiorno/2013/04/infortunio-sul-lavoro-per-il-dipendente-ferito-durante-la-rapina.html  Archivio sentenze ordinanze sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2011/ sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2012/   sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2013/ Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa renatodisa.com

Articolo

Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 14 marzo 2013 n. 11909. Reato di tentata rapina impropria e non di truffa per l’imputato che, fingendosi carabiniere, entra in casa di due anziani coniugi chiedendo di consegnargli il denaro, per verificare la falsità delle banconote, e minaccia di effettuare una perquisizione se la coppia non gli mostra anche i preziosi posseduti.

Il testo integrale     Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 14 marzo 2013 n. 11909[1]   [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/penale/sentenzeDelGiorno/2013/03/tentata-rapina-e-non-truffa-per-il-falso-carabiniere-che-minaccia-una-perquisizione-per-farsi-consegnare-gioielli.html  Archivio sentenze ordinanze  sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2011/   sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2012/  sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2013/        Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa      renatodisa.com

Articolo

Corte di Cassazione, sezione II, sentenza del 4 dicembre 2012, n. 46776. Il reato di tentativo di rapina sussiste anche se non è stato compiuto alcun atto esecutivo

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza del  4 dicembre 2012, n. 46776 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza in data 23/11/2011, la Corte di appello di Roma, confermava la sentenza emessa dal Tribunale di Roma, in data 31/3/2011, a conclusione di giudizio abbreviato, che aveva condannato D.F. alla pena di anni 2 e mesi...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 12 novembre 2012, n. 43750. Rapina. Il tentativo è configurabile anche quando non sia compiuto almeno un frammento della condotta tipica, sempre che gli atti posti in essere siano idonei e inequivocamente diretti alla commissione del delitto.

    Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 12 novembre 2012, n. 43750 Ritenuto in fatto Con sentenza del 22.12.2006, il G.U.P. del Tribunale di Forlì, all’esito di giudizio abbreviato, dichiarò C.M. e G.A. responsabili del reato di porto di strumento atto ad offendere e nonché C. di evasione unificati per C. sotto il...

Articolo

Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza del 12 settembre 2012, n. 34952. È configurabile il tentativo di rapina impropria nel caso in cui l’agente, dopo aver compiuto atti idonei diretti in modo non equivoco alla sottrazione della cosa altrui, adoperi violenza o minaccia per procurare a se o ad altri l’impunità

La massima È configurabile il tentativo di rapina impropria nel caso in cui l’agente, dopo aver compiuto atti idonei diretti in modo non equivoco alla sottrazione della cosa altrui, adoperi violenza o minaccia per procurare a se o ad altri l’impunità.     Suprema Corte di Cassazione Sezioni Unite Penali sentenza del 12 settembre 2012,...