Il requisito della attualità non può essere equiparato all’imminenza del pericolo di commissione di un ulteriore reato (o di fuga, o di inquinamento probatorio), ma sta invece ad indicare la continuità del periculum libertatis nella sua dimensione temporale, che va apprezzata sulla base della vicinanza ai fatti in cui si è manifestata la potenzialità criminale...
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 22 agosto 2016, n. 35242
E’ affetto da abnormità il provvedimento con cui il Giudice dell’udienza preliminare dispone la restituzione degli atti ai pubblico ministero per genericità o indeterminatezza dell’imputazione, senza avergli previamente richiesto di precisarla, atteso che, alla luce del principio costituzionale della ragionevole durata del processo, è configurabile il vizio dell’abnormità in ogni fattispecie di indebita regressione del...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 28 luglio 2016, n. 33043
Ai fini della configurabilità del concorso di persone nel reato, il contributo concorsuale acquista rilevanza non solo quando abbia efficacia causale, ponendosi come condizione dell’evento illecito, ma anche quando assuma la forma di un contributo agevolatore e di rafforzamento del proposito criminoso già esistente nei concorrenti, in modo da aumentare la possibilità di commissione del...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 19 luglio 2016, n. 30497
Per la configurabilità del reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte è necessario che il compimento di atti idonei a impedire il soddisfacimento totale o parziale del credito tributario sia accompagnato dal dolo specifico, rappresentato dalla volontà dell’agente di volersi sottrarre al pagamento delle imposte. Di conseguenza, la donazione da parte dell’imputato della nuda...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 28 luglio 2016, n. 33052
Il divieto della custodia cautelare in carcere per l’imputato padre di prole di età inferiore a tre anni non sussiste per la sola circostanza che la madre presti giornalmente attività lavorativa, essendo questa condizione del tutto normale, la quale di per sé non impedisce di prendersi cura dei figli, esigenze che, se del caso, possono...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 11 luglio 2016, n. 28747
Il ricorso in Cassazione avverso la sentenza emessa ai sensi dell’art. 444 c.p.p. per errata qualificazione del fatto deve ritenersi limitata alle ipotesi in cui si tratti di qualificazione palesemente eccentrica rispetto al contenuto del capo di imputazione, dovendo escludersi l’ammissibilità dell’impugnazione che richiami aspetti in fatto e probatori che non risultino con immediatezza dalla...
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 24 giugno 2016, n. 26442
Nella ipotesi di veicolo assoggettato a sequestro amministrativo, il reato di violazione dei sigilli non può essere integrato dall’asportazione del relativo contrassegno, cioè del foglio o cartello adesivo apposto sul veicolo e recante l’indicazione del sequestro amministrativo ex articolo 394, comma nono, d.P.R. 495/92, che non costituisce un vincolo equivalente ai sigilli, distintamente apponibili, secondo...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 25 maggio 2016, n. 21945
Per assicurare l’esecuzione dell’eventuale confisca non è indispensabile lo sgombero dell’immobile, richiesto solo come condizione non eliminabile per il sequestro Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 25 maggio 2016, n. 21945 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RAMACCI...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 25 maggio 2016, n. 21957
La nuova legge sulla Green Economy (221/2015) impone al produttore iniziale o ad altro detentore di rifiuti di rame o metalli che non provvede al loro trattamento di consegnarli unicamente a imprese autorizzate Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 25 maggio 2016, n. 21957 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE...
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 25 maggio 2016, n. 21935
in tema di contestazione dell’accusa, si deve avere riguardo alla specificazione del fatto più che all’indicazione delle norme di legge violate, per cui ove il fatto sia precisato in modo puntuale, la mancata o inesatta individuazione degli articoli di legge violati è irrilevante e non determina nullità, salvo che non si traduca in una compressione...