Il reato di maltrattamenti in famiglia si configura anche a seguito della cessazione della convivenza e in presenza della separazione, qualora l’attività persecutoria si contestualizzi in ambito familiare. Ed invero, il vincolo coniugale non viene meno con la separazione legale, ma si attenua soltanto, posto che rimangono integri i doveri di reciproco rispetto, di assistenza...
Tag: Presidente PRESTIPINO Antonio
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 14 luglio 2016, n. 29834
In tema di arbitraria invasione di terreni o edifici Suprema Corte di Cassazione sezione II penale sentenza 14 luglio 2016, n. 29834 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PRESTIPINO Antonio – Presidente Dott. VERGA Giovanna – Consigliere Dott. AGOSTINACCHIO Luigi...
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 8 giugno 2016, n. 23765
La circostanza aggravante dell’abuso di relazioni di prestazioni d’opera non richiede che il rapporto intercorra direttamente e formalmente tra autore del fatto e la persona offesa, essendo sufficiente che esso si sia svolto con la partecipazione dell’agente che abbia diretto a proprio illecito vantaggio la relazione, abusando della relativa posizione Suprema Corte di Cassazione sezione...
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 2 maggio 2016, n. 18132
Manifestamente infondata la questione di legittimita’ costituzionale dell’articolo 110 e 416 bis c.p., sollevata per asserito contrasto con l’articolo 25 Cost., comma 2 e articolo 117 Cost., quest’ultimo in riferimento all’articolo 7 della Convenzione EDU, per violazione del principio di legalita’, nella parte in cui le due disposizioni di legge ordinarie attribuiscono rilevanza penale alla...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 30 marzo 2016, n. 12840. In ordine al reato di illecita invasione di terreni o edifici di cui all’art. 633 c.p., la scriminante dello stato di necessità, che presuppone l’attualità del pericolo, richiede che nel momento in cui l’agente agisce contra ius – al fine di evitare «un danno grave alla persona» – il pericolo deve essere imminente e, quindi, circoscritto nel tempo e nello spazio. Non può, invero, parlarsi di attualità del pericolo in tutte quelle situazioni di pericolo non contingenti, caratterizzate da cronicità, quale l’esigenza di una soluzione abitativa, considerando che l’edilizia popolare è destinata a risolvere le esigenze dei non abbienti, attraverso procedure pubbliche e regolamentate, e non certamente arbitrarie
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 30 marzo 2016, n. 12840 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PRESTIPINO Antonio – Presidente Dott. TADDEI M.B. – Consigliere Dott. VERGA G. – rel. Consigliere Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 19 gennaio 2016, n. 1923. In caso di contestazione del delitto di circonvenzione di incapaci, una volta che l’accusa abbia provato l’abuso, da parte dell’agente, dello stato di infermità o deficienza psichica e l’induzione al compimento di atti dannosi diventa del tutto irrilevante il comportamento tenuto dal circuito quando era compos sui, proprio perché, stante la sua condizione patologica, diventa impossibile stabilire se – ove fosse stato compos sui – avrebbe tenuto o continuato a tenere quel determinato comportamento, con la conseguenza che quegli stessi atti che prima dello stato di incapacità erano normali e incensurabili diventano anomali e punibili penalmente se compiuti in uno stato di incapacità
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 19 gennaio 2016, n. 1923 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PRESTIPINO Antonio – Presidente Dott. DIOTALLEVI Giovanni – Consigliere Dott. RAGO Geppino – rel. Consigliere Dott. IMPERIALI Luciano – Consigliere Dott. ALMA...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 19 gennaio 2016, n. 1923. L’induzione può essere desunta in via presuntiva potendo consistere anche in un qualsiasi comportamento o attività da parte dell’agente (come ad es. una semplice richiesta) alla quale la vittima, per le sue minorate condizioni, non sia capace di opporsi e la porti, quindi, a compiere, su indicazione dell’agente, atti che, privi di alcuna causale, in condizioni normali non avrebbe compiuto e che siano a sé pregiudizievoli e a lui favorevoli, atteso che l’attività di induzione dev’essere diversamente valutata e graduata a seconda dello stato psichico in cui versi la vittima
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE Sezione II Sentenza 19 gennaio 2016, n. 1923 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 06/06/2014, la Corte di Appello di Torino confermava la sentenza con la quale, in data 03/10/2011, il giudice monocratico dei Tribunale di Cuneo aveva ritenuto P.D. colpevole dei reato di cui all’art. 643 cod. pen. a...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 30 luglio 2015, n. 33745. Applicabilità del divieto di reformatio in peius anche nel giudizio di rinvio a seguito di annullamento pronunciato dalla Cassazione, ove impugnante sia il solo imputato, purché il nuovo giudizio non consegua all’annullamento della sentenza di primo grado disposto per nullità dell’atto introduttivo ovvero per altra nullità assoluta o a regime intermedio non sanata
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 30 luglio 2015, n. 33745 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PRESTIPINO Antonio – Presidente Dott. CAMMINO Matilde – Consigliere Dott. RAGO Geppino – Consigliere Dott. LOMBARDO Luigi Giovanni – Consigliere Dott. RECCHIONE...
- 1
- 2