Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 30 novembre 2017, n. 28796. Licenziamento del dipendente dell’agenzia delle entrate che viola il segreto professionale, acquisendo anche da colleghi informazioni relative a pratiche non di sua competenza per riferirle a terzi
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 30 novembre 2017, n. 28796. Licenziamento del dipendente dell’agenzia delle entrate che viola il segreto professionale, acquisendo anche da colleghi informazioni relative a pratiche non di sua competenza per riferirle a terzi

Licenziamento del dipendente dell’agenzia delle entrate che viola il segreto professionale, acquisendo anche da colleghi informazioni relative a pratiche non di sua competenza per riferirle a terzi. Il riferimento alla sensibilità dei dati divulgati non è riferito al codice in materia di protezione di dati personali nello specifico non applicabile, ma alla diffusione di notizie...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 7 novembre 2017, n. 26373. L’articolo 40, comma VIII, del CCNL Comparto sanità che prevede il cambio di incarico per ristrutturazione aziendale non dà automaticamente diritto a maggiorazioni economiche
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 7 novembre 2017, n. 26373. L’articolo 40, comma VIII, del CCNL Comparto sanità che prevede il cambio di incarico per ristrutturazione aziendale non dà automaticamente diritto a maggiorazioni economiche

L’articolo 40, comma VIII, del CCNL Comparto sanità che prevede il cambio di incarico per ristrutturazione aziendale non dà automaticamente diritto a maggiorazioni economiche che invece sono riferite dal al conferimento effettivo di incarichi di struttura complessa Sentenza 7 novembre 2017, n. 26373 Data udienza 13 giugno 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 11 ottobre 2017, n. 23846. L’assenza di un potere disciplinare del datore di lavoro non può di per sé comportare la negazione del vincolo di subordinazione
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 11 ottobre 2017, n. 23846. L’assenza di un potere disciplinare del datore di lavoro non può di per sé comportare la negazione del vincolo di subordinazione

L’assenza di un potere disciplinare del datore di lavoro non può di per sé comportare la negazione del vincolo di subordinazione quando risulti comunque provata l’assenza di margini d’autonomia del lavoratore nell’esercizio della prestazione lavorativa. Nel caso specifico di attività ripetitive e predeterminate, in cui la standardizzazione delle mansioni lascia uno spazio minore all’esplicazione del...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 13 settembre 2017, n. 21261. Pubblico impiego e conferimento di una posizione organizzativa
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 13 settembre 2017, n. 21261. Pubblico impiego e conferimento di una posizione organizzativa

Nel pubblico impiego il conferimento di una posizione organizzativa non comporta l’inquadramento di una nuova categoria contrattuale. La revoca della posizione non è dunque un demansionamento. Ordinanza 13 settembre 2017, n. 21261 Data udienza 23 maggio 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 11 luglio 2017, n. 17100
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 11 luglio 2017, n. 17100

Nel regime di lavoro pubblico contrattualizzato in caso di abuso del ricorso al contratto di lavoro a tempo determinato da parte di una pubblica amministrazione il dipendente ha diritto al risarcimento del danno previsto dall’articolo 36, comma 5, del Dlgs 165/2001 con esonero dell’onere probatorio. Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro ordinanza 11 luglio 2017,...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 9 giugno 2017, n. 14468
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 9 giugno 2017, n. 14468

In caso di infortunio sul lavoro grava sul datore di lavoro l’onere di dimostrare di aver rispettato le norme specificamente stabilite in relazione all’attività svolta nonché di aver adottato, ex art. 2087 c.c., tutte le misure che – in considerazione della peculiarità dell’attività e tenuto conto dello stato della tecnica – siano necessarie per tutelare...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 24 marzo 2017, n. 7687
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 24 marzo 2017, n. 7687

Non e’ consentita al ricorrente la tardiva deduzione di un vizio del procedimento disciplinare non dedotto nell’atto introduttivo ne’ puo’ il giudice rilevare d’ufficio una ragione di nullita’ del licenziamento diversa da quella eccepita dalla parte Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 24 marzo 2017, n. 7687 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 marzo 2017, n. 5317
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 marzo 2017, n. 5317

In tema di illeciti disciplinari di maggiore gravita’ imputabili al pubblico dipendente, la comunicazione all’interessato della trasmissione degli atti da parte del responsabile della struttura all’UPD, prevista dal Decreto Legislativo n. 165 del 2001, articolo 55-bis, comma 3, ha una funzione meramente informativa, sicche’ gli effetti dell’eventuale omissione di tale adempimento non si riverberano sul...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 marzo 2017, n. 5313
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 marzo 2017, n. 5313

Ai fini della decorrenza del termine occorre che l’amministrazione venga a conoscenza della integrale sentenza di condanna irrevocabile, in quanto essa deve avere esatta cognizione dei fatti accertati in sede penale, onde contestarli al dipendente e valutarli in sede disciplinare Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 2 marzo 2017, n. 5313 REPUBBLICA ITALIANA IN...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 1 marzo 2017, n. 5286
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 1 marzo 2017, n. 5286

La previsione legislativa di una concorsualità per le assunzioni nei pubblici uffici impedisce la conversione dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, dal momento che l’automatica trasformazione del rapporto inter partes finirebbe per eludere le garanzie predisposte dall’obbligo del concorso a tutela dell’interesse pubblico Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 1...