Il processo tributario non e’ annoverabile tra quelli di “impugnazione- annullamento”, ma tra quelli di “impugnazione-merito”, in quanto non e’ diretto alla sola eliminazione giuridica dell’atto impugnato, ma alla pronuncia di una decisione di merito sostitutiva sia della dichiarazione resa dal contribuente, che dell’accertamento dell’ufficio; di conseguenza, ove il giudice tributario ritenga invalido l’avviso di...
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Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 29 luglio 2016, n. 15968
Il giudice di appello in sede di rinvio dopo la cassazione della sentenza per violazione di norme di diritto è vincolato al principio affermato dalla Suprema corte e ai relativi presupposti di fatto. Ne consegue che nell’appello bis non è mai possibile riesaminare in alcun modo le questioni già decise, né gli antecedenti logici e...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 12 febbraio 2016, n. 2809. Se alla data di entrata in vigore della legge n. 289/2002, sia stato notificato processo verbale di constatazione con esito positivo le disposizioni di cui all’art. 9 della medesima legge non trovano applicazione, anche in presenza di versamento delle somme relative alla definizione automatica a seguito di riscossione mediante ruolo; le disposizioni di cui all’art. 9 non trovano comunque applicazione in relazione all’IVA stante l’incompatibilità con il diritto euro-comunitario
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 12 febbraio 2016, n. 2809 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CIRILLO Ettore – Presidente Dott. SCODITTI Enrico – rel. Consigliere Dott. MARULLI Marco – Consigliere Dott. TRICOMI Laura – Consigliere Dott. VELLA Paola...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 20 luglio 2015, n. 15176. In tema di risarcimento del danno conseguente a sinistro stradale, la fattura non costituisce, di per sé, prova del danno, tanto più che non è accompagnata da una quietanza o da un’accettazione e che proviene dalla stessa parte che intende utilizzarla, per di più nella qualità di cessionaria del credito. L’ammissione di responsabilità contenuta nella contestazione amichevole di sinistro, del resto, non può costituire prova dell’effettivo svolgimento delle riparazioni; né, trattandosi di esborsi, è ammissibile una liquidazione in via equitativa
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 20 luglio 2015, n. 15176 Svolgimento del processo È stata depositata la seguente relazione. «1. La Carrozzeria di D.G. convenne in giudizio, davanti al Giudice di pace di Viterbo, la Milano Assicurazioni s.p.a. e – sulla premessa di essere cessionaria del credito di M.C.C. conseguente al sinistro stradale...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 17 giugno 2015, n. 12559. Nel processo tributario, fermo restando il divieto di ammissione della prova testimoniale posto dall¿art. 7 del D.lgs. 31 dicembre 1992, n. 546, il potere di introdurre dichiarazioni rese da terzi in sede extraprocessuale, con il valore proprio degli elementi indiziari, va riconosciuto non soltanto all¿Amministrazione finanziaria, ma anche al contribuente, con il medesimo valore probatorio
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 17 giugno 2015, n. 12559 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CIRILLO Ettore – Presidente Dott. OLIVIERI Stefano – Consigliere Dott. SCODITTI Enrico – Consigliere Dott. PERRINO Angelina Maria – rel. Consigliere Dott. VELLA...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 8 maggio 2015, n. 9357. In tema di accertamenti tributari, qualora la rettifica del valore di immobili si fondi sulla stima effettuata dall’UTE, o da altro ufficio tecnico, il giudice investito dalla relativa impugnazione non può ritenere la suddetta stima “istituzionalmente” inattendibile, poiché proveniente da un soggetto costituente un’articolazione dell’Amministrazione finanziaria, né considerarla di per sé attendibile e sufficiente a supportare l’atto impositivo, ma è tenuto a verificare se la stima stessa sia o meno idonea a superare le contestazioni dell’interessato ed a fornire la prova dei più alti valori pretesi, esplicitando le ragioni del proprio convincimento
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 8 maggio 2015, n. 9357 Ritenuto in fatto 1. A seguito di processo verbale di constatazione del 26.4.2006, veniva notificato alla D. s.r.l., in data 6.12.2006, un avviso di accertamento, con il quale l’Ufficio recuperava a tassazione le maggiori IRES, IRAP ed IVA dovute in conseguenza dell’accertato maggior...