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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza  25 gennaio 2017, n. 1907

L’attestazione della cancelleria relativa all’avvenuta comunicazione a mezzo PEC della sentenza , fondata su dati desunti dai registri di cancelleria, è certamente idonea a provare sia l’avvenuta ricezione della comunicazione telematica sia il contenuto della medesima, atteso che in tema di notifiche e comunicazione telematiche nei procedimenti civili, la ricevuta di avvenuta consegna (RAC), rilasciata...

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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 13 settembre 2016, n. 17946

Anche nel caso di società già cancellata dal registro delle imprese, il ricorso per la dichiarazione di fallimento può essere validamente notificato, ai sensi dell’art. 15, c. 3, L. Fall. – nel testo novellato dal D.L. 18/10/2012, n. 179, convertito con modificazioni dalla L. 17/12/2012, n. 221 -, all’indirizzo di posta elettronica certificata della società...

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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 8 settembre 2016, n. 17767

L’iniziativa per la dichiarazione di fallimento può essere notificata dal creditore in via diretta dal suo avvocato sia mediante l’ausilio degli uffici postali sia con la PEC. Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 8 settembre 2016, n. 17767 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE...

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Corte di Cassazione, sezione VI civile, sentenza 9 settembre 2016, n. 17884

Per la partecipazione al giudizio fallimentare l’avviso di udienza viene notificato all’imprenditore presso l’indirizzo PEC del quale e’ obbligato a dotarsi ex art. 16 DL 185/2008 ed è tenuto a mantenere attivo durante la vita dell’impresa; a fronte della non utile attivazione di tale meccanismo segue la notificazione presso la sede legale dell’impresa. In caso di esito...

Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 20 giugno 2016, n.12696
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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 20 giugno 2016, n.12696

A partire dalla data di entrata in vigore delle modifiche degli artt. 125 e 366 cod. proc. civ., apportate dall’art. 25 della legge 12 novembre 2011, n. 183, esigenze di coerenza sistematica e d’interpretazione costituzionalmente orientata inducono a ritenere che la domiciliazione “ex lege” presso la cancelleria dell’autorità giudiziaria, innanzi alla quale è in corso...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 4 maggio 2016, n. 8886
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 4 maggio 2016, n. 8886

Ai sensi del  Decreto Legge n. 179 del 2012, articolo 16-septies (Tempo delle notificazioni con modalita’ telematiche), la disposizione dell’articolo 147 c.p.c. si applica anche alle notificazioni eseguite con modalita’ telematiche. Quando e’ eseguita dopo le ore 21, la notificazione si considera perfezionata alle ore 7 del giorno successivo. Il richiamato articolo 147 c.p.c. (Tempo...

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Deve considerarsi valida la notifica all’imputato eseguita mediante invio di messaggio di posta elettronica certificata al difensore, poiché il divieto di notificare a mezzo PEC all’imputato deve intendersi riferito alla persona fisica di quest’ultimo. Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 21 aprile 2016, n. 16622.

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 21 aprile 2016, n. 16622 Ritenuto in fatto 1. La Corte di Appello di Bologna, pronunciando nei confronti dell’odierno ricorrente S.A. , con sentenza del 3 marzo 2015, in parziale riforma della sentenza del Tribunale di Forlì sez. dist. di Cesena emessa il 9.3.2012 appellata dall’imputato, escludeva il...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 15 febbraio 2016, n. 6118. È valida la notifica via Pec all’avvocato domiciliatario del decreto di citazione a giudizio diretto

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 15 febbraio 2016, n. 6118 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. GRILLO Renato – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – Consigliere Dott. ROSI Elisabetta – Consigliere Dott. DI STASI...

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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 20 gennaio 2016, n. 189. La notifica del ricorso mediante posta elettronica certificata non è utilizzabile nel processo amministrativo, essendo esclusa, in base al disposto di cui all’art. 16-quater, comma 3-bis, del D.L. n. 179/12 come convertito dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, l’applicabilità alla giustizia amministrativa delle disposizioni idonee a consentire l’operatività nel processo civile del meccanismo di notificazione in argomento (ovvero i commi 2 e 3 del medesimo art. 16-quater), solo all’esito della cui adozione detto meccanismo ha acquistato effettiva efficacia nel processo civile e penale (così come, per i giudizi dinanzi alla Corte dei conti, si è reso necessario stabilire le regole tecniche ed operative in materia di utilizzo della posta elettronica certificata anche per l’effettuazione di notificazioni relative a procedimenti giurisdizionali con recente decreto del Presidente 21 ottobre 2015 in G.U. n. 256 del 3 novembre 2015)

CONSIGLIO DI STATO SEZIONE III SENTENZA 20 gennaio 2016, n. 189 SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 1187 del 2015, proposto da: Ministero per i Beni, le Attività Culturali e il Turismo, in persona del Ministro p.t., ex lege rappresentato e difeso dall’Avvocatura Generale dello Stato e domiciliato presso gli ufficii della stessa, in...