Suprema Corte di Cassazione sezione III Sentenza 7 gennaio 2014, n. 130 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MANNINO Saverio Felice – Presidente Dott. FRANCO Amedeo – Consigliere Dott. AMORESANO Silvio – rel. Consigliere Dott. GAZZARA Santi – Consigliere Dott....
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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 17 dicembre, n. 50916. In tema di durata della custodia cautelare, ai fini della individuazione del termine di fase nel caso di condanna (in primo o in secondo grado) per piu’ reati avvinti dalla continuazione, occorre avere riguardo alla pena complessivamente irrogata per tutti i reati per i quali e’ in corso la misura coercitiva e non alle singole componenti della sanzione inflitta
Corte di Cassazione Sezione I Sentenza 17 dicembre 2013, n. 50916 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CHIEFFI Severo – Presidente Dott. ZAMPETTI Umberto – Consigliere Dott. CAPRIOGLIO Piera M. – rel. Consigliere Dott. CASA Filippo – Consigliere Dott. BONI...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 28 novembre 2013 n. 47208. I gravi indizi di colpevolezza per l’applicazione della misura del collocamento dell’indagato in una comunità per minorenni possono essere desunti anche dall’individuazione effettuata di fronte alla polizia giudiziaria
Il testo integrale[1] In tema di misure cautelari personali, poiché i gravi indizi di colpevolezza sono quegli elementi a carico, di natura logica o rappresentativa, idonei a fondare il convincimento di qualificata probabilità di colpevolezza, l’individuazione fotografica effettuata dinanzi alla polizia giudiziaria, indipendentemente dall’accertamento delle modalità e quindi della rispondenza alla metodologia prevista per la...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 12 novembre 2013, n. 45591. Nell’ambito delle misure cautelari reali è stata affermata l’esigenza di un riconoscimento della necessita’ di individuare uno dei presupposti del sequestro preventivo nella serieta’ degli indizi di reato, escludendo la tesi estrema che richiederebbe la presenza dei gravi indizi di colpevolezza, che stabilisce una parificazione con l’articolo 273 c.p.p., di cui non vi e’ traccia nel sistema delle misure cautelari reali.
Suprema Corte di Cassazione Sezione VI Sentenza 12 novembre 2013, n. 45591 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LANZA Luigi – Presidente Dott. LEO Guglielmo – Consigliere Dott. FIDELBO Giorgio – rel. Consigliere Dott. DI STEFANO Pierluigi – Consigliere Dott. DE...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 13 novembre 2013 n. 45627. Ai fini della precisazione del termine di fase della custodia cautelare nel giudizio di primo e di secondo grado, non può che aversi riguardo alla pena concretamente inflitta all’imputato, essendovi in tali casi una decisione sulla regiudicanda, laddove nelle fasi anteriori delle indagini preliminari e della eventuale udienza preliminare il termine della custodia cautelare non può che essere riferito alla pena edittale del reato contestato, quale unico indice (in quella fase) della maggiore o minore gravità del reato e della condotta dell’indagato o imputato
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 13 novembre 2013 n. 45627[1] Per la S.C. il termine di durata massima della custodia cautelare non può essere aumentato, sommandovi il residuo ‘recuperato’ nella fase dibattimentale da quelle precedenti. Ciò neppure nel caso di sospensione dei termini relativi alla fase di appello disposta ex...
Corte di Cassazione, sezione I , sentenza 25 ottobre 2013 n. 43890. Anche per il “carcere duro” è fatto divieto di disporre o mantenere la medesima custodia carceraria in costanza di persona affetta da malattia particolarmente grave tale da rendere le sue condizioni di salute incompatibili con lo stato detentivo ovvero non adeguatamente curabili.
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione I , sentenza 25 ottobre 2013 n. 43890 E’ fatto divieto di disporre o mantenere la medesima custodia carceraria in costanza di persona affetta da malattia particolarmente grave tale da rendere le sue condizioni di salute incompatibili con lo stato detentivo ovvero non adeguatamente curabili. Anche in...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 14 ottobre 2013 n. 42169. In tema di evasione dagli arresti domiciliari, agli effetti dell’art. 385 cod. pen. deve intendersi per abitazione il luogo in cui la persona conduce la propria vita domestica e privata, con esclusione di ogni altra appartenenza (aree condominiali, dipendenze, giardini, cortili e spazi simili) che non sia di stretta pertinenza dell’abitazione e non ne costituisca parte integrante, al fine di agevolare i controlli di polizia sulla reperibilità dell’imputato, che devono avere il carattere della prontezza e della non aleatorietà
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 14 ottobre 2013 n. 42169[1] In tema di evasione dagli arresti domiciliari, agli effetti dell’art. 385 cod. pen. deve intendersi per abitazione il luogo in cui la persona conduce la propria vita domestica e privata, con esclusione di ogni altra appartenenza (aree condominiali, dipendenze, giardini,...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza n. 31058 del 24 luglio 2013. Le dimissioni volontarie da amministratore unico non determina per l’imprenditore l’elusione dagli arresti domiciliari
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza n. 31058 del 24 luglio 2013 OSSERVA Con ordinanza del 21 febbraio 2013, il Tribunale di Taranto, accogliendo parzialmente la richiesta di riesame avanzata nell’interesse di G. S. avverso l’ordinanza pronunciata dal locale Giudice per le indagini preliminari in data 8 febbraio 2013, con la quale era stata...
Corte Costituzionale, sentenza del 23 luglio, n. 232. In tema di stupro di gruppo; gli arresti domiciliari quale misura alternativa alla custodia cautelare in carcere.
Sentenza 232/2013 Giudizio Presidente GALLO – Redattore LATTANZI Camera di Consiglio del 03/07/2013 Decisione del 16/07/2013 Deposito del 23/07/2013 Pubblicazione in G. U. Norme impugnate: Art. 275, c. 3°, del codice di procedura penale, come modificato dall’art. 2 del decreto legge 23/02/2009, n. 11, convertito con modificazioni in legge 23/04/2009, n. 38. Massime: Atti decisi: ord....
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 24 giugno 2013 n. 27690. La persona condannata può ottenere la misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali anche se non ha un lavoro stabile
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 24 giugno 2013 n. 27690[1] [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/penale/sentenzeDelGiorno/2013/06/affidamento-in-prova-al-servizio-sociale-anche-per-chi-non-ha-un-lavoro.html Archivio sentenze ordinanze sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2011/ sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2012/ sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2013/ Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa renatodisa.com