Corte di Cassazione, sezione seconda civile, Ordinanza 10 febbraio 2020, n. 3055. La massima estrapolata: Il diritto del mediatore a percepire la provvigione sorge tutte le volte in cui la conclusione dell’affare sia in rapporto causale con l’attività intermediatrice. Non è richiesta l’esistenza di un nesso eziologico diretto ed esclusivo tra l’attività del mediatore e la...
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Il rapporto di mediazione non postula un preventivo accordo delle parti
Corte di Cassazione, sezione seconda civile, Ordinanza 7 gennaio 2019, n. 120. La massima estrapolata: Il rapporto di mediazione, inteso come interposizione neutrale tra due o più persone per agevolare la conclusione di un determinato affare, non postula necessariamente un preventivo accordo delle parti sulla persona del mediatore, ma è configurabile pure in relazione ad...
Tentativo di mediazione obbligatoria e la pronuncia di improcedibilità
Corte di Cassazione, sezione terza civile, Ordinanza 24 ottobre 2018, n. 26913 La massima estrapolata: Il giudice non può considerare nulla la pronuncia di improcedibilità della domanda giudiziale proposta nei confronti di telecom per risarcimento danni solo perché il tentativo di mediazione obbligatoria è stato esperito presso la camera di commercio e non presso il...
Nell’ambito del contratto di mediazione, il diritto alla provvigione sorge tutte le volte in cui la conclusione dell’affare sia in rapporto causale con l’attività intermediatrice
Corte di Cassazione, sezione seconda civile, ORDINANZA 3 settembre 2018, n.21559. La massima estrapolata: 1. Nell’ambito del contratto di mediazione, il diritto alla provvigione sorge tutte le volte in cui la conclusione dell’affare sia in rapporto causale con l’attività intermediatrice, senza che sia richiesto un nesso eziologico diretto ed esclusivo tra l’attività del mediatore e...
In tema di mediazione, per “conclusione dell’affare”, deve intendersi il compimento di un’operazione di natura economica generatrice di un rapporto obbligatorio tra le parti
Corte di Cassazione, sezione sesta civile, Ordinanza 3 luglio 2018, n. 17319. La massima estrapolata: In tema di mediazione, per “conclusione dell’affare”, da cui, a norma dell’art. 1755 cod. civ., sorge il diritto alla provvigione del mediatore, deve intendersi il compimento di un’operazione di natura economica generatrice di un rapporto obbligatorio tra le parti, di...
Il delitto di ricettazione, nell’ipotesi della mediazione, si perfeziona per il solo fatto che l’agente si intromette nel far acquistare, ricevere od occultare un bene di provenienza delittuosa
Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 12 giugno 2018, n. 26838. La massima estrapolata: Il delitto di ricettazione, nell’ipotesi della mediazione, si perfeziona per il solo fatto che l’agente si intromette nel far acquistare, ricevere od occultare un bene di provenienza delittuosa, non occorrendo, perche’ possa dirsi consumato, ne’ che l’agente metta in rapporto...
Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 8 marzo 2018, n. 5613. Il danno patrimoniale da mancato guadagno, concretandosi nell’accrescimento patrimoniale effettivamente pregiudicato o impedito dall’inadempimento dell’obbligazione contrattuale, presuppone la prova, sia pure indiziaria, dell’utilità patrimoniale che il creditore avrebbe conseguito
Il danno patrimoniale da mancato guadagno, concretandosi nell’accrescimento patrimoniale effettivamente pregiudicato o impedito dall’inadempimento dell’obbligazione contrattuale, presuppone la prova, sia pure indiziaria, dell’utilità patrimoniale che il creditore avrebbe conseguito se l’obbligazione fosse stata adempiuta, esclusi solo i mancati guadagni meramente ipotetici perché dipendenti da condizioni incerte, sicché la sua liquidazione richiede un rigoroso giudizio di...
Corte di Cassazione, sezione seconda civile, ordinanza 16 gennaio 2018, n. 869. Ai fini del riconoscimento del diritto del mediatore alla provvigione, non e’ richiesto un nesso eziologico diretto ed esclusivo tra l’attivita’ svolta dal mediatore e la conclusione dell’affare, essendo sufficiente che il mediatore abbia messo in relazione le parti
Ai fini del riconoscimento del diritto del mediatore alla provvigione, non e’ richiesto un nesso eziologico diretto ed esclusivo tra l’attivita’ svolta dal mediatore e la conclusione dell’affare, essendo sufficiente che il mediatore abbia messo in relazione le parti, cosi’ da realizzare l’antecedente indispensabile per pervenire alla conclusione del contratto, secondo i principi della causalita’...
Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 14 settembre 2017, n. 21353. Contratto di mediazione e pagamento compenso
In tema di contratto di mediazione, l’affare – da intendersi nel senso di qualsiasi operazione economica generatrice di un rapporto obbligatorio – deve ritenersi concluso, per effetto della “messa in relazione” da parte del mediatore, quando si costituisca un vincolo giuridico che abiliti ciascuna delle parti ad agire per l’esecuzione specifica del negozio o per...
Corte di Cassazione, sezione seconda civile, ordinanza 21 luglio 2017, n. 18010
Ai sensi dell’articolo 1326 c.c., u.c., l’accettazione non conforme alla proposta equivale a nuova proposta. Tale norma e’ stata ritenuta applicabile dalla giurisprudenza di questa S.C., anche quando le modifiche richieste in sede di accettazione siano di valore secondario. Infatti, in ipotesi di contratti a formazione progressiva, nei quali l’accordo delle parti su tutte le...