Corte di Cassazione, civile, Ordinanza 16 ottobre 2020, n. 22588. L’espressa previsione, da parte dell’art. 96 c.p.c., del potere del giudice di liquidare il danno da responsabilità processuale aggravata si basa sulla considerazione che tale danno non può di norma essere provato nel suo esatto ammontare e, quindi, deve poter essere liquidato equitativamente dal medesimo. Ordinanza...
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Ai fini della condanna ex articolo 96 c.p.c., comma 3, puo’ costituire abuso del diritto all’impugnazione la proposizione di un ricorso per cassazione basato su motivi manifestamente infondati o incoerenti con il contenuto della sentenza impugnata
Corte di Cassazione, sezione terza civile, Ordinanza 7 giugno 2018, n. 14751. La massima estrapolata: Ai fini della condanna ex articolo 96 c.p.c., comma 3, puo’ costituire abuso del diritto all’impugnazione la proposizione di un ricorso per cassazione basato su motivi manifestamente infondati o incoerenti con il contenuto della sentenza impugnata, o completamente privo di...
Nel caso di rigetto della domanda ex art. 96 cod. proc. civ. non ha luogo una ipotesi di pluralità di domande effettivamente contrapposte idonea a determinare la soccombenza reciproca.
Corte di Cassazione, sezione sesta civile, Ordinanza 15 maggio 2018, n. 11792. La massima estrapolata: Nel caso di rigetto della domanda ex art. 96 cod. proc. civ. proposta dagli appellati e di rigetto dell’appello, con conseguente conferma del rigetto della domanda proposta in primo grado dagli appellanti, non ha luogo una ipotesi di pluralità di...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 28 febbraio 2017, n. 5044
Il fatto che sussista una tutela specifica per la lite temeraria ovviamente non ha alcuna pertinenza con l’ipotesi in cui vi sia una condotta persecutoria che si sia concretizzata proprio nella continuativa pluralita’ di iniziative giudiziarie nei confronti del molestato (ovvero nel c.d. mobbing immobiliare – fattispecie consistente nelle pressioni, anche illegali, dei proprietari “per...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 29 settembre 2016, n. 19298
La sola infondatezza giuridica delle tesi prospettate in giudizio non basta a far scattare la colpa grave è però sufficiente se a questa si associa ad altri elementi, come nel caso esaminato, la ritenuta non veridicità dei fatti narrati e la chiamata in causa di terzi pretestuosa Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 29 settembre 2016, n. 19285
Deve riconoscersi un abuso con mala fede o colpa grave nel caso in cui, senza alcun dubbio, l’impugnazione viene utilizzata per una funzione diversa da quella che il legislatore le affida. cosi’ avviene, per esempio, qualora si presenti una impugnazione esclusivamente di merito dinanzi al giudice di legittimita’ La conclamata infondatezza (la “temerarieta’”) della prospettazione...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 29 settembre 2016, n. 19272
Risarcisce il danno alle parti intimate (oltre che le spese di lite) chi nel ricorso, scritto in modo incomprensibile, propone tesi giuridiche surreali Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza 29 settembre 2016, n. 19272 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 21 luglio 2016, n. 15017
I presupposti della mala fede o della colpa grave pur sempre indispensabili per l’applicabilita’ dell’articolo 96 c.p.c., comma 3, devono coinvolgere l’esercizio dell’azione processuale nel suo complesso, cosicche’ possa considerarsi meritevole di sanzione l’abuso dello strumento processuale in se’, anche a prescindere dal danno procurato alla controparte e da una sua richiesta, al fine di...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 22 luglio 2016, n. 15137
La Corte di cassazione è competente ad ordinare, ai sensi dell’ars. 89 cod. proc. civ., la cancellazione delle espressioni sconvenienti ed offensive contenute nei soli scritti ad essa diretti, con la conseguenza che è inammissibile il motivo del ricorso per cassazione con cui si chieda la cancellazione delle frasi del suddetto tenore contenute nelle fasi...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 11 settembre 2014, n. 19149. In caso di conflitto di interessi tra rappresentante e rappresentato, la nomina del curatore speciale previsto dall'art. 78 del c.p.c. ha efficacia ex tunc. Essa, pertanto, se avviene in appello e dopo lo spirare del termine per appellare, lascia fermi gli effetti dell'appello tempestivamente proposto dal rappresentante dell'appellante in conflitto di interessi.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 11 settembre 2014, n. 19149 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BERRUTI Giuseppe Maria – Presidente Dott. AMBROSIO Annamaria – Consigliere Dott. SESTINI Danilo – Consigliere Dott. LANZILLO Raffaella – Consigliere Dott. ROSSETTI...
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