Licenziamento disciplinare, rilevante intervallo temporale tra i fatti contestati e l’esercizio del potere disciplinare
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Licenziamento disciplinare, rilevante intervallo temporale tra i fatti contestati e l’esercizio del potere disciplinare

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 15 novembre 2018, n. 29398. La massima estrapolata: In tema di licenziamento disciplinare, ove sussista un rilevante intervallo temporale tra i fatti contestati e l’esercizio del potere disciplinare, la tempestività di tale esercizio deve essere valutata in relazione al tempo necessario per acquisire conoscenza della riferibilità del fatto, nelle...

Licenziamento per giustificato motivo oggettivo e obbligo di repechage
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Licenziamento per giustificato motivo oggettivo e obbligo di repechage

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 13 novembre 2018, n. 29165. La massima estrapolata: In caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo per soppressione del posto di lavoro cui era addetto il dipendente, solo qualora questi svolgeva ordinariamente in modo promiscuo mansioni inferiori, oltre quelle soppresse, sussiste a carico del datore di lavoro l’obbligo di...

Licenziamento disciplinare e commenti offensivi sui social network
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Licenziamento disciplinare e commenti offensivi sui social network

Corte di Cassazione, sezione sesta lavoro, Ordinanza 12 novembre 2018, n. 28878 La massima estrapolata: In materia di licenziamento disciplinare, deve ritenersi pienamente assolto l’onere della prova a carico del datore di lavoro qualora questi provi la ricorrenza della giusta causa, altresì mediante identificazione dell’anonimo denunciante reo di aver pronunciato e pubblicato sui social network...

Giustificato motivo oggettivo di licenziamento: la prova e il repechage
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Giustificato motivo oggettivo di licenziamento: la prova e il repechage

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 29 ottobre 2018, n. 27380 La massima estrapolata: La prova del giustificato motivo oggettivo di licenziamento, all’interno del quale si colloca anche la impossibilità di repechage, quale fatto estintivo del rapporto di lavoro, non può che gravare sul datore di lavoro sia in base alla espressa previsione di cui...

Licenziamento ed il parere espresso dal medico sull’inidoneità fisica
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Licenziamento ed il parere espresso dal medico sull’inidoneità fisica

Corte di Cassazione, sezione sesta lavoro, Ordinanza 26 ottobre 2018, n. 27201 La massima estrapolata: Al fine della legittimità del licenziamento, il parere espresso dal medico competente sull’inidoneità fisica del dipendente a svolgere le mansioni assegnategli non è decisivo. É sempre possibile, infatti, verificare l’attendibilità di tale valutazione tramite il sindacato giudiziale, sino a poterne ribaltare...

Licenziamento del lavoratore che in malattia presta servizio presso terzi, come appurato da un investigatore, con compiti analoghi a quelli che svolgeva presso il suo datore.
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Licenziamento del lavoratore che in malattia presta servizio presso terzi, come appurato da un investigatore, con compiti analoghi a quelli che svolgeva presso il suo datore.

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Ordinanza 9 ottobre 2018, n. 24834. La massima estrapolata: Licenziamento del lavoratore che in malattia presta servizio presso terzi, come appurato da un investigatore, con compiti analoghi a quelli che svolgeva presso il suo datore. Ordinanza 9 ottobre 2018, n. 24834 Data udienza 15 maggio 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME...

In tema di licenziamenti collettivi diretti a ridimensionare l’organico al fine di diminuire il costo del lavoro
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In tema di licenziamenti collettivi diretti a ridimensionare l’organico al fine di diminuire il costo del lavoro

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 8 ottobre 2018, n. 24755. La massima estrapolata: In tema di licenziamenti collettivi diretti a ridimensionare l’organico al fine di diminuire il costo del lavoro, il criterio di scelta unico della possibilità di accedere al pensionamento, adottato nell’accordo sindacale tra datore di lavoro e organizzazioni sindacali, è applicabile a...

In caso di licenziamenti collettivi, l’obbligo di valutare in concorso i criteri di legge non impedisce al datore di accordare prevalenza ad uno di essi
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In caso di licenziamenti collettivi, l’obbligo di valutare in concorso i criteri di legge non impedisce al datore di accordare prevalenza ad uno di essi

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 10 settembre 2018, n. 21964. La massima estrapolata: In caso di licenziamenti collettivi, l’obbligo di valutare in concorso i criteri di legge non impedisce al datore di accordare prevalenza ad uno di essi, in particolare alle esigenze tecnico produttive. Sentenza 10 settembre 2018, n. 21964 Data udienza 11 aprile...

Non costituisce condotta diffamatoria l’utilizzo di una chat riservata ai componenti di una organizzazione sindacale su Facebook per scambiare valutazioni e giudizi di contenuto anche pesantemente negativo relativi alla società
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Non costituisce condotta diffamatoria l’utilizzo di una chat riservata ai componenti di una organizzazione sindacale su Facebook per scambiare valutazioni e giudizi di contenuto anche pesantemente negativo relativi alla società

Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 10 settembre 2018, n. 21965. La massima estrapolata: Non costituisce condotta diffamatoria l’utilizzo di una chat riservata ai componenti di una organizzazione sindacale su Facebook per scambiare valutazioni e giudizi di contenuto anche pesantemente negativo relativi alla società a cui i lavoratori appartengono e al suo amministratore. Ordinanza 10...

Nell’ambito di una procedura di riduzione collettiva del personale in base agli articoli 4 e 24 della legge 223/1991, l’omessa o la non corretta indicazione nella comunicazione preventiva alle organizzazioni sindacali
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Nell’ambito di una procedura di riduzione collettiva del personale in base agli articoli 4 e 24 della legge 223/1991, l’omessa o la non corretta indicazione nella comunicazione preventiva alle organizzazioni sindacali

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 6 settembre 2018, n. 21718. La massima estrapolata: Nell’ambito di una procedura di riduzione collettiva del personale in base agli articoli 4 e 24 della legge 223/1991, l’omessa o la non corretta indicazione nella comunicazione preventiva alle organizzazioni sindacali circa la posizione professionale rivestita da una dipendente nell’organizzazione aziendale...