Rimesso alle sezioni Unite il quesito sulla tutela applicabile al socio lavoratore di cooperativa in presenza di esclusione (preceduta o accompagnata, o meno dal licenziamento) dichiarata illegittima Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro ordinanza 24 maggio 2017, n. 13030 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli...
Tag: licenziamento
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 19 maggio 2017, n. 12730
Legittimo il licenziamento del prestatore che a seguito di assegnazione ad altra mansione aveva dichiarato di avere avuto un forte esaurimento che lo aveva costretto a una prolungata assenza non giustificata però dall’invio di nessun certificato medico. Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 19 maggio 2017, n. 12730 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 19 maggio 2017, n. 12712
L’immediatezza e la tempestività che condizionano la validità del licenziamento per giusta causa vanno intesi in senso relativo e possono essere compatibili con un intervallo temporale reso necessario all’accertamento dei fatti da contestare Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 19 maggio 2017, n. 12712 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 16 maggio 2017, n. 12106
La produzione in giudizio di una lettera di licenziamento priva di sottoscrizione alcuna o munita di sottoscrizione proveniente da persona diversa dalla parte che avrebbe dovuto sottoscriverla equivale a sottoscrizione, purchè tale produzione avvenga ad opera della parte stessa nel giudizio pendente nei confronti del destinatario della lettera di licenziamento medesima Suprema Corte di Cassazione...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 4 maggio 2017, n. 10838
La previsione da parte della contrattazione collettiva della recidiva in successive mancanze disciplinari come ipotesi di giustificato motivo di licenziamento non esclude il potere del giudice di valutare la gravità in concreto dei singoli fatti addebitati, ancorché connotati dalla recidiva, ai fini dell’accertamento della proporzionalità della sanzione espulsiva. Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 maggio 2017, n. 10642
Il licenziamento disciplinare intimato senza osservare le garanzie previste dall’articolo 7 , comma 6, della legge 300/1970 non è nullo ma ingiustificato. Nel senso che anche se esistente sotto il profilo della giusta causa non può essere addotto dal datore per sottrarsi all’operatività della tutela apprestata dall’ordinamento nelle diverse situazioni o all’onere del preavviso ex...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 maggio 2017, n. 10635
E’ da presumere, in mancanza di espressa volonta’ contraria della parte, che il mandato alle liti conferito a piu’ difensori sia disgiunto, e pertanto non e’ nulla la comunicazione – o la notificazione – ad uno soltanto di essi del provvedimento del giudice, essendo essa sufficiente per il raggiungimento dello scopo. La nomina di una...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 aprile 2017, n. 10310
Illegittimo il licenziamento plurimo individuale per ultimazione, non provata, di lavori nel settore edile da parte dell’azienda Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 26 aprile 2017, n. 10310 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI CERBO Vincenzo – Presidente Dott....
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 21 aprile 2017, n. 10154
La contestazione dell’addebito deve essere dotata del carattere della specificità; deve, cioè, fornire le indicazioni necessarie ed essenziali per individuare, nella sua materialità, il fatto o i fatti nei quali il datore di lavoro abbia ravvisato infrazioni disciplinari o comunque comportamenti in violazione dei doveri di cui agli artt. 2104 e 2105 c.c. Suprema Corte...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 19 aprile 2017, n. 9869
Ai fini del licenziamento per giustificato motivo soggettivo per soppressione del posto di lavoro non è necessario che vengano soppresse tutte le mansioni in precedenza attribuite al lavoratore, bastano solo quelle svolte prevalentemente. L’attività part-time è ipotizzabile solo se le mansioni non soppresse rivestono nell’ambito dell’attività lavorativa complessiva una loro oggettiva autonomia Suprema Corte di...