Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 28 febbraio 2019, n. 5996. La massima estrapolata: In caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo del lavoratore distaccato presso un terzo, gli elementi costitutivi del giustificato motivo oggettivo devono essere verificati con riferimento all’ambito aziendale del datore di lavoro distaccante, sul quale ricade anche l’onere di provare, con...
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Manifesta insussistenza del fatto posto a base del licenziamento
Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 8 gennaio 2019, n. 181. La massime estrapolata: In tema di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, la verifica del requisito della “manifesta insussistenza del fatto posto a base del licenziamento” previsto dall’art. 18, comma 7 st.lav., come novellato dalla l. n. 92 del 2012, concerne entrambi i presupposti di...
Licenziamento per giustificato motivo oggettivo e obbligo di repechage
Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 13 novembre 2018, n. 29165. La massima estrapolata: In caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo per soppressione del posto di lavoro cui era addetto il dipendente, solo qualora questi svolgeva ordinariamente in modo promiscuo mansioni inferiori, oltre quelle soppresse, sussiste a carico del datore di lavoro l’obbligo di...
Giustificato motivo oggettivo di licenziamento: la prova e il repechage
Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 29 ottobre 2018, n. 27380 La massima estrapolata: La prova del giustificato motivo oggettivo di licenziamento, all’interno del quale si colloca anche la impossibilità di repechage, quale fatto estintivo del rapporto di lavoro, non può che gravare sul datore di lavoro sia in base alla espressa previsione di cui...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 maggio 2017, n. 13379
Il licenziamento è illegittimo se avviene nei confronti di un lavoratore le cui mansioni sono state soppresse in quanto esternalizzate, il tutto in mancanza di apposito repechage presso altre società del gruppo Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 26 maggio 2017, n. 13379 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 19 aprile 2017, n. 9869
Ai fini del licenziamento per giustificato motivo soggettivo per soppressione del posto di lavoro non è necessario che vengano soppresse tutte le mansioni in precedenza attribuite al lavoratore, bastano solo quelle svolte prevalentemente. L’attività part-time è ipotizzabile solo se le mansioni non soppresse rivestono nell’ambito dell’attività lavorativa complessiva una loro oggettiva autonomia Suprema Corte di...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 5 dicembre 2016, n. 24803
In tema di licenziamento per giustificato motivo oggettivo determinato da ragioni tecniche, organizzative e produttive, compete al giudice il controllo in ordine all’effettiva sussistenza del motivo addotto dal datore di lavoro. Ai fini di cui trattasi e’, quindi, sufficiente e necessario accertare l’effettivita’ della addotta riorganizzazione non essendo consentito il sindacato sulla scelta dell’an e...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 4 ottobre 2016, n. 19774
Il Comune in presenza di una inidoneità non assoluta del lavoratore non può procedere al suo licenziamento Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 4 ottobre 2016, n. 19774 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VENUTI Pietro – Presidente Dott. MANNA...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 28 settembre 2016, n. 19185
Il datore di lavoro può, ai fini di una più efficiente ed economica gestione aziendale, distribuire tra più lavoratori le mansioni della persona licenziata e il risultato finale fa emergere come in esubero la posizione del dipendente che le svolgeva in maniera esclusiva. Ai fini della valutazione della congruità della scelta non basta però che...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 12 luglio 2016, n. 14193
In caso di licenziamento per ragioni organizzative di un dirigente deve ritenersi esclusa la sussistenza di un obbligo di repechage nei suoi confronti in quanto incompatibile con la posizione dirigenziale assistita da un regime di libera recedibilità, senza che possano essere richiamati i princìpi elaborati dalla giurisprudenza per la diversa ipotesi del licenziamento per giustificato...
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