SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV SENTENZA 26 maggio 2015, n. 22037 Ritenuto in fatto La Corte di Appello di Roma, con sentenza del 27/11/2013, in riforma della pronuncia di condanna emessa dal Tribunale di Roma il 28/11/2011, ha assolto M.P. per insussistenza del fatto dal reato di lesioni colpose gravi ascrittogli perché, in qualità...
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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 2 aprile 2015, n. 14012. Posto a carico del committente l’obbligo di verificare nel merito l’operato dei coordinatori e, pertanto, il committente diviene responsabile di tutte le violazioni poste in essere dagli stessi nella redazione dei piani
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 2 aprile 2015, n. 14012 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SIRENA Pietro Antonio – Presidente Dott. BIANCHI Luisa – Consigliere Dott. MASSAFRA Umberto – rel. Consigliere Dott. CIAMPI Francesco Maria – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 1 aprile 2015, n. 13858. Il direttore generale con delega in materia antinfortunistica non può essere dichiarato sempre responsabile per gli incidenti sul luogo di lavoro. In sostanza non può essere decretata una responsabilità a priori del soggetto solo perchè ricopre una posizione apicale nell’azienda
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 1 aprile 2015, n. 13858 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROMIS Vincenzo – Presidente Dott. MASSAFRA Umberto – Consigliere Dott. PICCIALLI Patrizia – rel. Consigliere Dott. ESPOSITO Lucia – Consigliere Dott. SERRAO...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 15 aprile 2015, n. 15713. Cancello malfunzionante, ed il cane fugge dal giardino aggredendo due uomini, tale fattispecie esula dal caso fortuito. Questo, come è noto, si realizza quando un fattore causale, sopravvenuto, concomitante o preesistente ed indipendente dalla condotta del soggetto renda eccezionalmente possibile il verificarsi di un evento, assolutamente non prevedibile e non evitabile
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 15 aprile 2015, n. 15713 Ritenuto in fatto Il Procuratore generale presso la Corte di appello di Palermo ricorre avverso la sentenza di cui in epigrafe con cui il Giudice di pace ha assolto con la formula perché il fatto non costituisce reato S. F., chiamato a rispondere...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 20 febbraio 2015, n. 7818. L'astratta conformità alle norme di sicurezza dell'impianto o del macchinario posto a disposizione del lavoratore non esonera il datore di lavoro dalla responsabilità per le lesioni eventualmente patite dal lavoratore, allorquando il primo abbia consentito, o comunque non impedito, un'utilizzazione anomala dello strumento lavorativo, o comunque un uso tale da ampliare l'area del rischio infortunistico, in ogni caso in cui ricorrano le condizioni per esporre il lavoratore proprio a rischi del tipo di quelli in concreto realizzatisi
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 20 febbraio 2015, n. 7818 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe – Presidente Dott. ZOSO Liana M. T. – Consigliere Dott. GRASSO Giuseppe – Consigliere Dott. IANNELLO Emilio – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 12 novembre 2014, n. 46820. In materia di infortuni sul lavoro, la condotta incauta del lavoratore infortunato non assurge a causa sopravvenuta da sola sufficiente a produrre l'evento quando sia comunque riconducibile all'area di rischio propria della lavorazione svolta: in tal senso il datore di lavoro e' esonerato da responsabilita' solo quando il comportamento del lavoratore, e le sue conseguenze, presentino i caratteri dell'eccezionalita', dell'abnormita', dell'esorbitanza rispetto al procedimento lavorativo e alle direttive di organizzazione ricevute
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 12 novembre 2014, n. 46820 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe – Presidente Dott. ROMIS Vincenzo – Consigliere Dott. IZZO Fausto – rel. Consigliere Dott. PICCIALLI Patrizia – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 10 ottobre 2014, n. 42309. In tema di delitti colposi derivanti da infortunio sul lavoro, perché si configuri la circostanza aggravante speciale della violazione delle norme antinfortunistiche (art. 590, comma 3, c.p.) non occorre che siano violate norme specifiche dettate per prevenire infortuni sul lavoro, essendo sufficiente che l'evento dannoso si sia verificato a causa della violazione dell'art. 2087 c.c. che fa carico all'imprenditore di adottare, nell'esercizio dell'impresa, tutte le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei lavoratori (fattispecie relativa alla morte di un lavoratore che durante le operazioni di carico di attrezzature e materiali di scarto depositati al secondo piano di un centro commerciale, precipitava dalla sommità di un parapetto in muratura mentre tentava di comunicare con un collega che si trovava al piano strada)
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV SENTENZA 10 ottobre 2014, n. 42309 Ritenuto in fatto Con sentenza emessa in data 1/02/2012 la Corte di Appello di Milano ha parzialmente riformato, ai soli effetti civili, la sentenza assolutoria emessa il 12/02/2010 dal Tribunale di Monza, condannando G.R. , L.M.D. , Gr.Pi. e S.M. in solido al...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 23 ottobre 2014, n. 44095. L'ordinanza del Ministro della Salute del 13\1\2007, n. 10, avente per oggetto la "Tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione di cani", è previsto l'obbligo per i detentori di cani di applicare la museruola o il guinzaglio ai cani quando si trovano nelle vie o in altro luogo aperto al pubblico; inoltre di vigilare con particolare attenzione sulla detenzione degli stessi al fine di evitare ogni possibile aggressione a persone. Spetta pertanto al detentore dell'animale scegliere il mezzo più adeguato (museruola o guinzaglio) idoneo a garantire la sicurezza dei terzi presenti in luoghi pubblici. Nel caso che in esame il giudice di merito ha rinvenuto nella omessa vigilanza del cane il profilo di colpa dell'imputata la quale, in presenza di più persone nell'ambito di una mostra, avrebbe dovuto tenere una condotta di particolare attenzione ed idonea ad evitare l'evento poi verificatosi (lesioni colpose in danno del minore che pativa un morso da un cane condotto dall'imputata in una villa in cui era in corso una mostra canina).
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 23 ottobre 2014, n. 44095 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 4\4\2013 il Tribunale di Lecce, sez. dist. di Maglie, confermava la condanna di R.D. per il reato di cui all’art. 590 c.p. per lesioni colpose in danno del minore G.N. che pativa un morso da un...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 1 settembre 2014, n. 36438. Il datore di lavoro in mancanza di una valida delega di funzioni è titolare di una posizione di garanzia e risponde delle lesioni subite dai lavoratori per la manomissione dei macchinari anche se non ha provveduto personalmente ad assumerli
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 1 settembre 2014, n. 36438 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ZECCA Gaetanino – Presidente Dott. BLAIOTTA Rocco Marco – Consigliere Dott. CIAMPI Francesco – rel. Consigliere Dott. SERRAO Eugenia – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 29 luglio 2014, n. 33417. In tema di infortuni sul lavoro, il comportamento doveroso rientrante tra i compiti propri del preposto al singolo reparto, il quale non richieda alcun impegno di spesa né il dispiegamento di poteri organizzativi esorbitanti quelli che possono ritenersi impliciti nella stessa articolazione in reparti e nel correlato organigramma, rimanendo legato a contingenze occasionali del processo produttivo, esclude che la sua tempestiva ricognizione, in caso di organizzazioni aziendali complesse, possa imputarsi al presidente o ai componenti del consiglio di amministrazione
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 29 luglio 2014, n. 33417 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROMIS Vincenzo – Presidente Dott. FOTI Giacomo – Consigliere Dott. MARINELLI Felicetta – Consigliere Dott. CIAMPI Francesco Maria – Consigliere Dott. IANNELLO...