Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 10 febbraio 2016, n. 5550 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. NAPPI Aniello – Presidente Dott. FUMO M. – rel. Consigliere Dott. ZAZA Carlo – Consigliere Dott. CATENA Rossell – Consigliere Dott. DEMARCHI...
Tag: interrogatorio
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 9 dicembre 2015, n. 24853. La disposizione dell’originario proprietario del fondo, successivamente diviso, idonea ad impedire, ai sensi dell’articolo 1062 c.c., comma 2, la costituzione della servitu’ per destinazione del padre di famiglia non deve necessariamente intervenire contestualmente alla divisione del fondo stesso, ben potendo essere effettuata in un momento anteriore ed anche in maniera implicita, purche’ sia resa nota o conoscibile all’acquirente. Le ammissioni rese dalla parte in sede di interrogatorio formale non hanno efficacia confessoria piena, ai sensi degli articoli 2733 e 2734 cod. civ., ove siano accompagnate da dichiarazioni aggiunte idonee a modificare od estinguere gli effetti della confessione, dovendo in tal caso essere valutate dal giudice secondo il suo prudente apprezzamento, tenendo conto sia del loro contenuto unitario e complessivo sia delle risultanze delle altre acquisizioni probatorie
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 9 dicembre 2015, n. 24853 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PICCIALLI Luigi – Presidente Dott. LOMBARDO Luigi – rel. Consigliere Dott. ORICCHIO Antonio – Consigliere Dott. CORRENTI Vincenzo – Consigliere Dott. PICARONI...
Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 1 luglio 2014, n. 28270. La custodia cautelare disposta nel corso delle indagini preliminari perde efficacia se il giudice non procede all'interrogatorio entro il termine di cinque giorni previsto dall'articolo 294, l'articolo 302 c.p.p., prevede che "dopo la liberazione, la misura puo' essere nuovamente disposta dal giudice, su richiesta del pubblico ministero, previo interrogatorio, allorche', valutati i risultati di questo, sussistono le condizioni indicate negli articoli 273, 274 e 275", contemplando il medesimo schema procedurale nel caso in cui la persona, senza giustificato motivo, non si presenti per rendere interrogatorio
Suprema Corte di Cassazione S.U.P. sentenza 1 luglio 2014, n. 28270 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE PENALI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SANTACROCE Giorgio – Presidente Dott. FERRUA Giuliana – Consigliere Dott. SQUASSONI Claudia – Consigliere Dott. CONTI Giovanni – Consigliere Dott. VECCHIO Massimo –...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 20 gennaio 2014, n. 2253. Interrogatorio di garanzia: non può certamente definirsi tempestiva una comunicazione trasmessa via fax al difensore alle ore 11.33 del giorno in cui l’interrogatorio doveva compiersi, alle ore 16.00, considerata la distanza tra l’ufficio del Tribunale di Siena e lo studio legale in Roma
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 20 gennaio 2014, n. 2253 Ritenuto in fatto 1. Con ordinanza in data 8 aprile 2013 il Tribunale del riesame di Firenze, confermando il provvedimento emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Siena, ha disposto che B.G. rimanesse sottoposto alla misura della custodia cautelare in...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza n. 47210 del 28 novembre 2013. Le dichiarazioni rese da persona raggiunta da indizi di colpevolezza nel corso dell’esame, e non ancora posta in condizione di esercitare i diritti della difesa,, non possono essere utilizzate contro di lei, ma possono esserlo nei confronti di terzi
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza n. 47210 del 28 novembre 2013 SVOLGIMENTO DEL PROCEDIMENTO Il Tribunale di Lecce, con ordinanza in data 19 marzo 2013, annullava l’ordinanza del G.I.P. dello stesso Tribunale del 28 dicembre 2012 di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di C.A., in relazione al reato di...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza n. 38673 del 19 settembre 2013. Il provvedimento di differimento del colloquio con il difensore in vista della celebrazione dell’interrogatorio di garanzia è nullo se non motivato in ordine alle specifiche esigenze di cautela che ne hanno determinato l’adozione. Tale nullità è da ricomprendere tra quelle di ordine generale a regime intermedio e dunque, per essere trasmessa al successivo interrogatorio, deve essere eccepita nei termini di cui all’art. 182 c.p.p. e cioè prima dell’espletamento delle formalità di apertura dell’atto dell’interrogatorio
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza n. 38673 del 19 settembre 2013 Svolgimento del processo C.L. ricorre per Cassazione avverso la ordinanza applicativa della misura cautelare della Custodia in carcere emessa dal Giudice delle Indagini preliminari del Tribunale di Avellino. Il ricorrente richiede l’annullamento della ordinanza impugnata e deduce: p.1.) ex art. 606 c.p.p.,...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 9305 del 27 febbraio 2013. L’interrogatorio di garanzia dell’indagato si può rinviare soltanto per un impedimento assoluto
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 9305 del 27 febbraio 2013 RITENUTO IN FATTO 1. Con ordinanza 28.5.2012 il Tribunale del Riesame di Roma ha rigettato l’appello di E. P. contro l’ordinanza del G.I.P. di Velletri che aveva respinto l’istanza di estinzione della misura cautelare della custodia in carcere ai sensi dell’art....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 1399 del 17 gennaio 2012. La richiesta, effettuata ai sensi dell’art. 391 bis, comma undicesimo, cod. proc. pen., e diretta a che il Gip proceda con incidente probatorio all’assunzione della testimonianza o all’esame della persona che abbia esercitato la facoltà di non rispondere o di non rendere la dichiarazione, non presuppone alcun automatismo, implicando una valutazione positiva del giudice circa la rilevanza ai fini investigativi delle circostanze in relazione alle quali si vuole che la persona sia sentita.
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 1399 del 17 gennaio 2012 Con la decisione in esame la Corte ha affermato che la richiesta, effettuata ai sensi dell’art. 391 bis, comma undicesimo, cod. proc. pen., e diretta a che il Gip proceda con incidente probatorio all’assunzione della testimonianza o all’esame della persona che...