Uno degli indici del tentativo di infiltrazione mafiosa nell’attività d’impresa, di per sé sufficiente a giustificare l’emanazione di una interdittiva antimafia, è identificabile nella instaurazione di rapporti commerciali o associativi tra un’impresa e una società già ritenuta esposta al rischio di influenza criminale, in ragione della valenza sintomatica attribuibile a cointeressenze economiche particolarmente pregnanti; queste,...
Tag: Informativa interdittiva antimafia
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 8 marzo 2017, n. 1109
È legittima un’informativa antimafia interdittiva che aveva comportato la revoca della “licenza sanitaria d’uso” per “l’esercizio dell’attività di produzione di carta e cartotecnica”. La sentenza ha motivato che il Codice delle leggi antimafia (d.lgs. 159/2011) prevede l’applicazione dell’informativa antimafia anche ai provvedimenti di autorizzazione Consiglio di Stato sezione III sentenza 8 marzo 2017, n. 1109...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 7 marzo 2017, n. 1084
La forma societaria è uno schermo dietro il quale operano le persone fisiche; le verifiche antimafia vengono eseguite nei confronti delle persone fisiche (e dei loro familiari conviventi) che agiscono dietro lo schermo della società: ove si desse rilievo alla forma giuridica, si consentirebbe di eludere le finalità preventive della normativa antimafia, finendo con il...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 7 marzo 2017, n. 1080
L’interdittiva si basa su elementi che se pure non dimostrano definitivamente il collegamento fra il soggetto, persona fisica o giuridica o ente senza personalità giuridica, e la malavita organizzata rendono verosimile, e anzi probabile, l’esistenza dello stesso, salvo che l’interessato non dimostri l’irrilevanza dei suddetti elementi Consiglio di Stato sezione III sentenza 7 marzo 2017,...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 5 ottobre 2016, n. 4121
La limitazione temporale di efficacia dell’interdittiva antimafia, prevista dall’art. 86, comma 2, del d. lgs. n. 159 del 2011, deve intendersi riferita ai casi nei quali sia attestata l’assenza di pericolo di infiltrazione mafiosa, e non già ai riscontri indicativi del pericolo, i quali ultimi conservano la loro valenza anche oltre il termine indicato nella...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 29 settembre 2016, n. 4030
La valutazione del pericolo di infiltrazioni mafiose, di competenza del Prefetto, è connotata, per la specifica natura del giudizio formulato, dall’utilizzo di peculiari cognizioni di tecnica investigativa e poliziesca, che esclude la possibilità per il giudice amministrativo di sostituirvi la propria, ma non impedisce ad esso di rilevare se i fatti riferiti dal Prefetto configurino...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 15 settembre 2016, n. 3889
L’ampia discrezionalità di apprezzamento del Prefetto in tema di tentativo di infiltrazione mafiosa comporta che la sua valutazione sia sindacabile in sede giurisdizionale in caso di manifesta illogicità, irragionevolezza e travisamento dei fatti, mentre al sindacato del giudice amministrativo sulla legittimità dell’informativa antimafia rimane estraneo l’accertamento dei fatti, anche di rilievo penale, posti a base...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 26 maggio 2016, n. 2232
La misura dell’interdittiva antimafia può essere emessa dalla Amministrazione in una logica di anticipazione della soglia di difesa dell’ordine pubblico economico e non postula, come tale, l’accertamento in sede penale di uno o più reati che attestino il collegamento o la contiguità dell’impresa con associazioni di tipo mafioso, potendo, perciò, basarsi anche sul solo rilievo...