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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 23 gennaio n. 1602. La confessione resa nel CID è liberamente apprezzabile dal giudice di merito incensurabile in sede di legittimità

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 23 gennaio n. 1602[1] La dichiarazione confessoria, contenuta nel relativo modulo (Cid), resa dal responsabile del danno proprietario del veicolo assicurato e litisconsorte necessario, non ha volere di piena prova nemmeno dei confronti del solo confitente, ma deve essere liberamente apprezzata dal giudice, dovendo trovare...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza n. 38 del 2 gennaio 2013. In tema di causalità nei reati colposi

La massima In tema di causalità nei reati colposi, l’agente risponde dell’evento provocato con la sua condotta colposa e non di un altro evento ipotizzato, anche se destinato a prodursi ugualmente, escludendosi la responsabilità soltanto per il caso in cui detto evento si sarebbe comunque verificato in relazione al medesimo processo causale, nei medesimi tempi...

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Corte di Casaszione, sezione III, sentenza 28 settembre 2012, n. 16516. In materia di risarcimento danni, in caso di lesione di un diritto fondamentale della persona, la regola, secondo la quale il risarcimento deve ristorare interamente il danno subito, impone di tenere conto dell’insieme dei pregiudizi sofferti, ivi compresi quelli esistenziali

  Le massime 1. In materia di risarcimento danni, in caso di lesione di un diritto fondamentale della persona, la regola, secondo la quale il risarcimento deve ristorare interamente il danno subito, impone di tenere conto dell’insieme dei pregiudizi sofferti, ivi compresi quelli esistenziali, purché sia provata nel giudizio l’autonomia e la distinzione degli stessi....

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 11 ottobre 2012, n.17320. In tema di danno parentale biologico e morale e tutela del bene della vita

  SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I CIVILE SENTENZA 11 ottobre 2012, n.17320 RITENUTO IN FATTO Il (omissis), una potente auto Bmw condotta da D.A..T. , con a bordo il giovane ventunenne P..B. , a causa della forte velocità usciva dalla sede stradale finendo contro un albero. La vettura a seguito dell’urto prendeva fuoco e...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 12 ottobre 2012, n. 17407. In tema di incedente, per accettare le responsabilità devono essere valutate tutte le circostanze di fatto in caso di morte del passeggero senza casco

Ne caso di specie la Cassazione ritiene che la Corte di merito abbia omesso di approfondire alcune circostanze decisive, ai fini della concorrente responsabilità della minore trasportata, omettendo di verificare se le ragioni dello sbandamento del ciclomotore furono o meno effettivamente impugnabili al sovraccarico oppure furono determinate da altre cause; omettendo di accertare se la...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 28 settembre 2012, n. 16520. In tema di incidente stradale

Le massime 1. In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante da circolazione di veicoli e di natanti, relativamente a fatto antecedente al 1 maggio 1993, per persona danneggiata, ai sensi dell’art. 21 della legge 24 dicembre 1969 n. 990, deve intendersi non solo la vittima diretta dell’incidente, ma anche i prossimi congiunti o...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 14807 del 4 settembre 2012. Ridotto di 1/3 il risarcimento al motociclista senza casco

  Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 14807 del 4 settembre 2012 Svolgimento del processo Con citazione notificata in data 6 aprile 1994 T.P. e C.R., in proprio e quali legali rappresentanti della figlia minore A., esponevano che il (omissis), verso le ore 20, il loro figlio T.A., di anni 17, mentre percorreva...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza del 19 settembre 2012, n. 35907. Richiamare solamente la doverosità di mantenere la destra, senza valutare la traiettoria tenuta dall’altra macchina incidentata, non corrisponde a un accertamento in termini di ragionevole certezza bastevole ad affermare che la condotta congrua avrebbe evitato l’evento morte

La massima Richiamare solamente la doverosità di mantenere la destra, senza valutare la traiettoria tenuta dall’altra macchina incidentata, non corrisponde a un accertamento in termini di ragionevole certezza bastevole ad affermare che la condotta congrua avrebbe evitato l’evento morte.     Suprema Corte di Cassazione IV sezione sentenza del 19 settembre 2012, n. 35907 Ritenuto...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza n. 35543 del 17 settembre 2012. Investe il ciclista e scappa. Inconfigurabile il vincolo della continuazione fra reati dolosi e colposi, la tossicodipendenza non impone di per sé l’unicità del disegno criminoso

Si legge in sentez che sotto il profilo logicogiuridico, condividendo le valutazioni del primo giudice in merito al riconoscimento della continuazione esclusivamente fra i reati dolosi ,poiché è inconfigurabile il vincolo della continuazione tra reati dolosi e reati colposi ( Cass. 3-12-99, Nadin , rv 215447; Cass. 17-1-2001, Mariani , rv 218970; Cass, Sez. IV...