Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 11 giugno 2014, n. 13245 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SEGRETO Antonio – Presidente Dott. FRASCA Raffaele – Consigliere Dott. DE STEFANO Franco – Consigliere Dott. CARLUCCIO Giuseppa – Consigliere Dott. VINCENTI Enzo...
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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 maggio 2014, n. 11698. Ridotto il risarcimento del danno subito da chi partecipa, volontariamente, anche se come passeggero, ad una gara automobilistica non autorizzata. Pertanto, tagliato il 50% l'indennizzo dovuto dall'assicurazione ai parenti del terzo trasportato deceduto a seguito del ribaltamento della vettura
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 26 maggio 2014, n. 11698 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SEGRETO Antonio – Presidente Dott. TRAVAGLINO Giacomo – Consigliere Dott. SESTINI Danilo – Consigliere Dott. RUBINO Lina – rel. Consigliere Dott. D’AMICO...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 28 aprile 2014, n. 9367. In caso di sinistro stradale il risarcimento del danno non può essere superiore al valore ante-sinistro del veicolo
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 28 aprile 2014, n. 9367 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 3 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FINOCCHIARO Mario – Presidente Dott. AMENDOLA Adelaide – Consigliere Dott. AMBROSIO Annamaria – rel. Consigliere Dott. FRASCA Raffaele – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 28 aprile 2014, n. 17803. Nei reati colposi, perché una condotta concomitante a quella dell'imputato, consistente nel comportamento imprudente della vittima, possa escludere il rapporto di causalità, è necessario che essa sia del tutto slegata dalla condotta dell'imputato, trovandosi del tutto al di fuori dello sviluppo causale da questi innescato, tanto che l'evento che si verifica si presenti come assolutamente eccezionale e da attribuire esclusivamente alla azione della vittima: situazione questa nient'affatto predicabile rispetto alla manovra di che trattasi (immissione nella pubblica via di veicolo proveniente da luogo privato) in quanto, quand'anche tacciabile di grave imprudenza, tuttavia pur sempre riconducibile al novero degli eventi prevedibili nell'ambito della circolazione stradale
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 28 aprile 2014, n. 17803 Ritenuto in fatto 1. Con la sentenza in epigrafe indicata la Corte d’appello di Genova ha confermato la sentenza con la quale il G.I.P. dei Tribunale di La Spezia, all’esito di giudizio abbreviato, applicata la diminuente del rito, ha condannato B.M.A. a 8...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 8 aprile 2014, n. 8136. E' ammissibile che una società assicuratrice partecipi al giudizio sia in proprio che quale impresa designata dal F.G.V.S., in quanto fra le due posizioni vi è autonomia patrimoniale e autonomia di scopo,in quanto quando l'impresa agisce quale impresa designata opera per conto e con le finalità proprie della Consap-Gestione autonoma del Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada, sulla quale ricadono le conseguenza economiche del risarcimento
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III CIVILE sentenza 8 aprile 2014, n. 8136 Svolgimento del processo D.N.P. ha convenuto in giudizio davanti al Tribunale di Chieti Z.F. , la Sipea Assicurazioni e la Fondiaria SAI, quale impresa designata del Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada, chiedendo il risarcimento dei danni subiti a...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 28 marzo 2014, n. 14616. L’obbligo imposto dal codice della strada è, dunque, quello di fermarsi e di prestare assistenza a coloro che siano rimasti feriti, indipendentemente dal fatto che tale danno si sia effettivamente verificato e che vi siano persone da assistere o da soccorrere, poiché le espressioni “eventualmente” riferita al danno e “ove necessario” riferito all’assistenza, escludono che nella fattispecie criminosa sia richiesta a qualsiasi titolo per la sussistenza dell’illecito l’effettiva verificazione di un pregiudizio alla persona e la concreta necessità dell’assistenza, qualificandosi il reato come omissivo proprio e di pericolo
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV Sentenza 28 marzo 2014, n. 14616 Ritenuto in fatto 1. Con la sentenza in epigrafe indicata la Corte d’appello di Roma ha confermato la sentenza con la quale il Tribunale di Roma ha condannato R.G. alla pena di sette mesi di reclusione per i reati p. e p....
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 11 aprile 2014, n. 16074. In tema di circolazione stradale, la manovra di conversione di un veicolo (sia sulla destra, e ancora di più, sulla sinistra) per uscire dalla sede stradale deve essere effettuata solo se si abbia la certezza di poter completare la manovra stessa senza pericolo per gli altri utenti della strada (lasciando libero così nel più breve tempo possibile lo scorrimento del normale flusso di circolazione segnalando il cambio di direzione.
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 11 aprile 2014, n. 16074 Ritenuto in fatto 1. Con la sentenza indicata in epigrafe la Corte di appello di Lecce, in parziale riforma della pronuncia del Tribunale di Lecce, sezione distaccata di Galatina, ha disposto la non menzione nel casellario giudiziale della condanna emessa nei confronti di...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 31 marzo 2014, n. 14776. Il conducente di un veicolo coinvolto in un sinistro può considerarsi completamente esonerato da responsabilità solo nel caso in cui le norme che disciplinano la circolazione stradale relative alla fattispecie in questione siano del tutto complete ed esaustive dei comportamenti prudenziali
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 31 marzo 2014, n. 14776 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SIRENA Pietro Antonio – Presidente Dott. FOTI Giacomo – Consigliere Dott. BIANCHI Luisa – Consigliere Dott. CIAMPI Francesco M – rel. Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 1 aprile 2014, n. 7524. In tema di risarcimento del danno alla persona, sussiste la risarcibilita' del danno patrimoniale soltanto qualora sia riscontrabile la eliminazione o la riduzione della capacita' del danneggiato di produrre reddito, mentre il danno da lesione della "cenestesi lavorativa", che consiste nella maggiore usura, fatica e difficolta' incontrate nello svolgimento dell'attivita' lavorativa, non incidente neanche sotto il profilo delle opportunita' sul reddito della persona offesa (c.d. perdita di chance), risolvendosi in una compromissione biologica dell'essenza dell'individuo, va liquidato onnicomprensivamente come danno alla salute. Ai fini della risarcibilita' di un siffatto danno patrimoniale, occorre quindi la concreta dimostrazione che la riduzione della capacita' lavorativa si sia tradotta in un effettivo pregiudizio economico e la prova del danno grava sul soggetto che chiede il risarcimento. Invero, anche se tale prova puo' essere anche presuntiva, la riduzione della capacita' di guadagno deve essere dimostrata in termini di sufficiente certezza ed il danneggiato ha l'onere di provare come ed in quale misura la menomazione fisica abbia inciso ed incida sulla capacita' di guadagno.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 1 aprile 2014, n. 7524 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RUSSO Libertino Alberto – Presidente Dott. CARLEO Giovanni – rel. Consigliere Dott. SPIRITO Angelo – Consigliere Dott. TRAVAGLINO Giacomo – Consigliere Dott. RUBINO...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 2 aprile 2014, n. 7698. Il giudice di merito può utilizzare, in mancanza di qualsiasi divieto di legge, anche le prove raccolte in un diverso giudizio tra le stesse parti o tra altre parti, delle quali la sentenza che in detto giudizio sia stata pronunciata costituisce documentazione. Utilizza anche i documenti in quella sede acquisiti e, liberamente apprezzandoli nell'ambito della formazione del proprio libero convincimento
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 2 aprile 2014, n. 7698 Svolgimento del processo Nel 1991 B.F. rimase coinvolto in un grave incidente stradale, mentre viaggiava trasportato a bordo della motocicletta Suzuki 600 condotta dal cugino Bi.Vi. (deceduto pochi giorni dopo l’incidente per la gravità delle ferite riportate), che si scontrava con la Fiat...