Consiglio di Stato sezione VI sentenza 8 febbraio 2016, n. 503 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Sesta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 3327 del 2015, proposto da: Bi. Wi. s.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e...
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Consiglio di Stato, sezione IV, ordinanza 9 febbraio 2016, n. 538. La formazione di un silenzio-assenso in materia di paesaggio o ambiente si pone in contrasto con i principi comunitari che impongono l’esplicitazione delle ragioni di compatibilità ambientale, con l’adozione di eventuali prescrizioni correttive, sulla base di un’analisi sintetico-comparativa per definizione incompatibile con un modulo tacito di formazione della volontà amministrativa
Consiglio di Stato sezione IV ordinanza 9 febbraio 2016, n. 538 REPUBBLICA ITALIANA Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quarta ha pronunciato la presente ORDINANZA sul ricorso numero di registro generale 8312 del 2014, proposto da: To.Im. s.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall’avv. Roberto Maria Izzo, con...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 9 febbraio 2016, n. 553. E’ necessario il previo rilascio del permesso di costruire per le canne fumarie, rientrandosi nella categoria dei lavori di ristrutturazione edilizia di cui all’articolo 3, comma 1, lettera d), del d.P.R. n. 380 del 2001, realizzati tramite inserimento di nuovi elementi ed impianti, qualora tali strutture non si presentino di piccole dimensioni, siano di palese evidenza rispetto alla costruzione e alla sagoma dell’immobile e non possano considerarsi un elemento meramente accessorio, ovvero di ridotta e aggiuntiva destinazione pertinenziale, come tale assorbito o occultato dalla preesistente struttura dell’immobile; mentre l’intervento di mera sostituzione di una canna fumaria, con le stesse dimensioni e identica localizzazione rispetto alla precedente, va considerato di manutenzione straordinaria, ai sensi dell’art. 3, comma 1, lett. b) del d.P.R. n. 380 del 2001, soggetto quindi a dia ai sensi dell’art. 22, comma 1 del d.P.R. n. 380 del 2001. E’ anche vero peraltro che in taluni casi, avuto riguardo all’entità, minima, dell’intervento, si può rientrare nel campo di applicazione di cui all’art. 3 comma 1, lett. a), d.P.R. n. 380 del 2001, secondo cui sono interventi di manutenzione ordinaria gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 9 febbraio 2016, n. 553 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Sesta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 2803 del 2015 proposto da Ri. Ca. e An. Ca., rappresentati e difesi dall’avv. Alessia Ciprotti; contro...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 29 gennaio 2016, n. 359. L’incompatibilità fra le opere in concreto realizzate dall’appellante e il complesso dei valori paesaggistici caratterizzanti l’area permettono di rilasciare l’invocata sanatoria ai sensi dell’articolo 32 del Decreto Legge n. 269 del 2003, vertendosi, in una delle ipotesi (espressamente contemplate dalla norma) in cui l’intervento proposto per la sanatoria risulti in contrasto con il vincolo insistente sull’area e la sua realizzazione sia successiva rispetto all’imposizione del vincolo medesimo.
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 29 gennaio 2016, n. 359 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Sesta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 3978 del 2015, proposto dal signor Gi. De. in proprio e in qualità di legale rappresentante della...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 29 gennaio 2016, n. 358. In materia di abusi edilizi commessi da persona diversa dal proprietario la posizione di quest’ultimo può ritenersi neutra rispetto alle sanzioni previste dal d.P.R. 380 del 2001 e, segnatamente, rispetto all’acquisizione gratuita al patrimonio comunale dell’area di sedime sulla quale insiste il bene, quando risulti, in modo inequivocabile, l’estraneità del proprietario stesso rispetto al compimento dell’opera abusiva ovvero risulti che, essendone venuto a conoscenza, il proprietario si sia poi adoperato per impedirlo con gli strumenti offertigli dall’ordinamento
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 29 gennaio 2016, n. 358 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Sesta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 3191 del 2015, proposto dalla società M. Im. a r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 7 gennaio 2016, n. 87. In materia di abuso d’ufficio, per la sussistenza del reato non è sufficiente l’aver agito con dolo diretto o eventuale, ma occorre che l’evento di danno e quello di vantaggio sia e realizzato come obiettivo immediato e diretto della condotta e non risulti semplicemente realizzato come risultato accessorio di questa. Con tale affermazione la Cassazione ha annullato la condanna inflitta a due responsabili comunali che avevano rilasciato illegittimamente una concessione edilizia in quanto non erano stati considerati elementi fondamentali, come la specifica competenza professionale dell’agente, l’apparato motivazionale su cui poggiava il provvedimento, il contesto e il tenore dei rapporti tra l’agente e il soggetto che dal provvedimento avevano ricevuto il vantaggio patrimoniale e subito il danno
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 7 gennaio 2016, n. 87 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CIAMPI Francesco Mar – Presidente Dott. MENICHETTI Carla – Consigliere Dott. PICCIALLI Patrizia – rel. Consigliere Dott. BELLINI Ugo – Consigliere Dott....
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 19 gennaio 2016, n. 161. L’installazione di pannelli in vetro ed alluminio su locali già chiusi per i restanti lati dai muri perimetrali dell’edificio preesistente determina la realizzazione di un nuovo locale autonomamente realizzabile, l’aumento della superficie utile e la modifica della sagoma dell’edificio stesso e come tale richiede il previo rilascio del permesso di costruire
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 19 gennaio 2016, n. 161 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Sesta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 463 del 2015, proposto da: Al. Ed.; contro Comune di (omissis); per la riforma della sentenza del...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 19 gennaio 2016, n. 168. Nel caso di impugnazione di un diniego di permesso di costruire o di una ordinanza di demolizione non sono configurabili controinteressati nei confronti dei quali sia necessario instaurare un contradditorio, atteso che la qualifica di controinteressato va riconosciuta non già a chi abbia un interesse anche legittimo, a mantenere in vita il provvedimento impugnato (e tanto meno a che ne subisca conseguenze soltanto indirette o riflesse), ma solo a chi dal provvedimento stesso riceva un vantaggio diretto ed immediato, ossia un positivo ampliamento della propria sfera giuridica. Tale indirizzo non può trovare eccezione nel caso in cui il terzo sia titolare di un diritto di proprietà sull’immobile confinante con quello interessato dall’attività di edificazione
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 19 gennaio 2016, n. 168 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Sesta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4903 del 2015, proposto da: Ma. Ma. ed altri; contro Ministero per i Beni e le Attività...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 18 dicembre 2015, n. 49991. Il reato di omessa denuncia dei lavori e presentazione dei progetti sottoposti a valutazione sismica (art. 50, d.P.R. n. 380 del 2001) può essere commesso da chiunque violi o concorra a violare gli obblighi imposti e, quindi, anche dal proprietario, dal committente, dal titolare della concessione edilizia, dal direttore e dall’assuntore dei lavori
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 18 dicembre 2015, n. 49991 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FRANCO Amedeo – Presidente Dott. RAMACCI Luca – rel. Consigliere Dott. ROSI Elisabetta – Consigliere Dott. GENTILI Andrea – Consigliere Dott. MENGONI...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 4 novembre 2015, n. 22511. Appartiene alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo in materia urbanistica la domanda risarcitoria per i danni causati dalla realizzazione, sulla base di ordinanze ministeriali, di interventi urgenti di protezione civile, a rimedio e salvaguardia del regime delle acque e dei suoli inondati a seguito degli eventi alluvionali dell’autunno 2000 nel territorio della Regione Piemonte, derivando essi dall’attuazione di provvedimenti, giustificativi degli interventi, sulla cui legittimità il giudice ordinario non può pronunciarsi
Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 4 novembre 2015, n. 22511 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROVELLI Luigi Antonio – Primo Presidente f.f. Dott. ROSELLI Federico – Presidente di sez. Dott. RORDORF Renato – Presidente di sez. Dott....