Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 28 luglio 2016, n. 15666
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Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 28 luglio 2016, n. 15666

La controversia avente ad oggetto l’escussione, da parte del Comune, di una polizza fideiussoria concessa a garanzia di somme dovute per oneri di urbanizzazione e a titolo di penali, pattuite in una convenzione di lottizzazione, rientra nella giurisdizione del giudice ordinario e non in quella esclusiva del giudice amministrativo in materia di urbanistica ed edilizia,...

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, ordinanza 27 luglio 2016, n. 15539
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Corte di Cassazione, sezioni unite civili, ordinanza 27 luglio 2016, n. 15539

Le Sezioni Unite hanno sollevato questione pregiudiziale alla Corte di Giustizia su: a) se, ai sensi dell’art. 24 del reg. 44/01, la contestazione pregiudiziale della giurisdizione effettuata in via subordinata ad altre pregiudiziali di rito vada intesa come accettazione della giurisdizione; b) la mancata previsione, nell’art. 82, comma 4, del reg. n. 6/02, di fori...

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 8 luglio 2016, n. 14038
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Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 8 luglio 2016, n. 14038

Le controversie aventi ad oggetto l’impugnazione del provvedimento d’iscrizione di ipoteca sugli immobili per crediti di natura non tributaria sono devolute alla giurisdizione del giudice ordinario, trattandosi di provvedimento preordinato all’espropriazione forzata, in relazione al quale la tutela giudiziaria, esperibile nelle forme dell’opposizione all’esecuzione o agli atti esecutivi, non può realizzarsi né dinanzi al giudice...

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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 9 giugno 2016, n. 11794

L’estratto di ruolo è una riproduzione fedele ed integrale degli elementi essenziali contenuti nella cartella esattoriale ed è, di conseguenza, valido ai fini probatori e, in particolare, consente di individuare a tutela di quale tipo di credito agisca l’amministrazione Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza 9 giugno 2016, n. 11794 REPUBBLICA ITALIANA IN...

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 9 giugno 2016, n. 11849
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Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 9 giugno 2016, n. 11849

Con riferimento alle controversie attinenti a problemi pensionistici, spettano in via esclusiva alla giurisdizione della Corte dei Conti, a norma del R.D. 12 luglio 1934, n. 1214, art. 3, comma 3, artt. 13 e 62, tutte le controversie concernenti la sussistenza del diritto, la misura e la decorrenza della pensione dei pubblici dipendenti, comprese quelle...

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Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 26 maggio 2016, n. 10925

La dichiarazione d’insolvenza appartiene ai giudici nel cui territorio è situato il centro degli interessi principali del debitore, che si presume trovarsi nel luogo in cui si trova la sede statutaria, tutte le volte che sia reso pubblico il trasferimento del controllo della società. Incombe peraltro sui creditori istanti l’onere di provare fatti idonei a...

Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 20 maggio 2016, n. 10501
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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 20 maggio 2016, n. 10501

Per quanto riguarda l’eventuale sconfinamento dei poteri del Consiglio di Stato la Cassazione può solo pronunciarsi sulla giurisdizione, spettando invece alla Corte di giustizia entrare nel merito della questione Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 20 maggio 2016, n. 10501 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE...

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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 17 febbraio 2016, n. 3059. Spetta al giudice italiano la giurisdizione con riguardo all’istanza di fallimento presentata nei confronti di società di capitali, già costituita in Italia, che dopo il manifestarsi della crisi d’impresa, abbia trasferito all’estero la sede legale, allorquando a detto trasferimento non abbia fatto seguito anche il trasferimento dell’effettivo esercizio di un’attività imprenditoriale e del centro dell’attività direttiva e amministrativa, in quanto il trasferimento si è risolto in un atto meramente formale, restando pertanto escluso che esso sia stato posto in essere conformemente alla legge degli Stati interessati. In tal caso, ai sensi dell’art. 25, comma 1, legge n. 218/1995, spetta al giudice del luogo in cui si è perfezionato il procedimento di costituzione della società stabilire, in conformità al proprio ordinamento, quale sia in concreto la sede effettiva della società (cfr. artt. 6-9 R.D. n. 267/1942 legge fall.).

Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 17 febbraio 2016, n. 3059 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RORDORF Renato – Primo Presidente f.f. Dott. AMOROSO Giovanni – Presidente Sezione Dott. CHIARINI Maria Margherita – Presidente Sezione Dott. NAPOLETANO Giuseppe...

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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 3 febbraio 2016, n. 2055. Sussiste la giurisdizione dei giudice ordinario riguardo all’impugnazione proposta dal direttore generale di una azienda sanitaria locale in relazione alla risoluzione del contratto di lavoro

Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 3 febbraio 2016, n. 2055 Svolgimento del processo 1. Con ricorso al Tribunale di P.A.S. esponeva: che aveva svolto funzioni di direttore generale della Azienda Sanitaria 1 di Paola in virtù di un contratto di durata triennale stipulato con la Regione Calabria in data 8 aprile 2004; con...

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Corte di Cassazione, sezioni unite, ordinanza 5 febbraio 2016, n. 2276. L’articolo 3, lettere c) e d), del regolamento (CE) n. 4/2009 del Consiglio, del 18 dicembre 2008, relativo alla competenza, al­la legge applicabile, al riconoscimento e all’esecuzione delle decisioni e alla cooperazione in materia di obbligazioni alimentari, dev’essere interpretato nel senso che, qualora un giudice di uno Stato membro sia investito di un’azione relati­va alla separazione o allo scioglimento del vincolo coniugale tra i genitori di un figlio minore e un giudice di un altro Stato membro sia chiamato a pronunciarsi su un’azione per responsabilità geni­toriale riguardante detto figlio, una domanda rela­tiva a un’obbligazione alimentare nei confronti di quello stesso figlio è unicamente accessoria all’azione relativa alla responsabilità genitoria­le, ai sensi dell’articolo 3, lettera d), di tale regolamento

Suprema Corte di Cassazione sezioni unite ordinanza 5 febbraio 2016, n. 2276 Svolgimento del processo E.A. ha chiesto la separazione giudi­ziale dalla moglie A.P., con affidamento condiviso dei figli minori, offrendo un contributo mensile di Euro 4.000 per il loro mantenimento. Costituitasi in giudizio, A.P. ha chiesto il mantenimento anche per sé e ha eccepito...