Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 27 aprile 2018, n. 18481. La detenzione di bombolette spray urticante a base di oleoresin capsicum è riconducibile alla fattispecie di reato di cui all’art. 695, c.p., laddove tale strumento di autodifesa non rispetti le caratteristiche stabilite dal decreto ministeriale 12 maggio 2011 n. 103. Sentenza 27 aprile...
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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 18 settembre 2017, n. 42566. Il divieto di utilizzazione a fini di valutazione del quadro indiziario delle notizie acquisite dalla polizia giudiziaria presso informatori
Il divieto di utilizzazione a fini di valutazione del quadro indiziario delle notizie acquisite dalla polizia giudiziaria presso informatori (articolo 267, comma 1-bis in relazione all’articolo 203 c.p.p., comma 1-bis) non opera quando la stessa polizia giudiziaria abbia indicato negli atti le generalita’ complete dell’informatore ovvero abbia precisato in una relazione di servizio il contenuto...
Corte di Cassazione, sezioni unite penali, sentenza 12 settembre 2017, n. 41588. I delitti di detenzione e porto illegali in luogo pubblico o aperto al pubblico di arma comune da sparo
I delitti di detenzione e porto illegali in luogo pubblico o aperto al pubblico di arma comune da sparo ex L. 2 ottobre 1967, n. 895, artt. 2, 4 e 7, non concorrono, rispettivamente, con quelli di detenzione e porto in luogo pubblico o aperto al pubblico della stessa arma clandestina, ex L. 18 aprile...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 23 maggio 2017, n. 2404
La revoca o il diniego dell’autorizzazione possono essere adottate sulla base di un giudizio ampiamente discrezionale circa la prevedibilità dell’abuso dell’autorizzazione stessa, potendo assumere rilevanza anche fatti isolati, ma significativi, e potendo l’Amministrazione valorizzare nella loro oggettività sia fatti di reato diversi, sia vicende e situazioni personali del soggetto che non assumano rilevanza penale, concretamente...
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 20 marzo 2017, n. 13570
In tema di custodia, con la doverosa diligenza, nell’interesse della sicurezza pubblica, all’interno della propria abitazione, della pistola, il relativo caricatore e delle cartucce in considerazione delle modalita’ di custodia accertate (la pistola, separata dal relativo caricatore, era occultata sotto un materasso, con la conseguenza che occorreva intenzionalmente sollevare quest’ultimo per rinvenire l’arma, di per se’...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 15 dicembre 2016, n. 5305
In tema di giudizio di affidabilità sull’uso delle armi la frequentazione di persone “gravate da procedimenti penali e di polizia” ha un indubbio rilievo in sede di valutazione della affidabilità del titolare di una licenza di porto d’armi. Infatti, gli organi del Ministero dell’Interno ben possono rilevare come tali frequentazioni possano dare luogo al rischio che...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 11 ottobre 2016, n. 4198.
In relazione all’esercizio dei relativi poteri discrezionali, l’art. 39 attribuisce alla Prefettura il potere di vietare la detenzione di armi, munizioni e materie esplodenti a chi chieda il rilascio di una autorizzazione di polizia o ne sia titolare, quando sia riscontrabile una capacità «di abusarne», mentre l’art. 43 consente alla competente autorità – in sede...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 26 settembre 2016, n. 3937
In relazione all’esercizio dei relativi poteri discrezionali è attribuito alla Prefettura il potere di vietare la detenzione di armi, munizioni e materie esplodenti a chi chieda il rilascio di una autorizzazione di polizia o ne sia titolare, quando sia riscontrabile una capacità “di abusarne”, mentre l’art. 43 consente alla competente autorità – in sede di...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 5 luglio 2016, n. 2999
In relazione all’esercizio dei relativi poteri discrezionali, l’art. 39 del DPR 773/1931 attribuisce alla Prefettura il potere di vietare la detenzione di armi, munizioni e materie esplodenti a chi chieda il rilascio di una autorizzazione di polizia o ne sia titolare, quando sia riscontrabile una capacità “di abusarne”, mentre l’art. 43 consente alla competente autorità...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 19 febbraio 2016, n. 690. Il titolo abilitativo al porto d’armi non costituisce una mera autorizzazione di polizia che rimuove il limite ad una situazione giuridica soggettiva che già fa parte della sfera del privato, ma assume contenuto permissivo, costituendo l’assenso alla disponibilità dell’arma regime derogatorio alla regola ordinaria di generale divieto
Consiglio di Stato sezione III sentenza 19 febbraio 2016, n. 690 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Terza ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4779 del 2012, proposto da: -OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avv. Ca. Le. Mi., Fr. Mi., con...
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