Articolo

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 11 novembre 2014, n. 23984. L'esenzione dal pagamento del contributo di mobilità si applica nella sola ipotesi in cui il licenziamento collettivo sia disposto dagli organi di una procedura concorsuale

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 11 novembre 2014, n. 23984 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. COLETTI DE CESARE Gabriella – Presidente Dott. VENUTI Pietro – Consigliere Dott. D’ANTONIO Enrica – Consigliere Dott. PATTI Adriano Piergiovanni – Consigliere Dott....

Articolo

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 30 ottobre 2014, n. 45019. Ai fini della decorrenza del termine di tre mesi concesso al datore di lavoro per provvedere al versamento dovuto, la notifica dell'avviso di accertamento da parte dell'Ente non può ritenersi validamente effettuata presso la sede della società qualora la persona fisica penalmente responsabile sia cessata dalla carica di amministratore

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 30 ottobre 2014, n. 45019 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. SAVINO Mariapia Gaetan – Consigliere Dott. ORILIA Lorenzo – Consigliere Dott. GRAZIOSI Chiara – rel. Consigliere Dott....

Articolo

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 3 ottobre 2014, n. 20955. La validita' e l'efficacia della cessione, da parte dei datori di lavoro, dei crediti maturati nei confronti dello Stato, di altre pubbliche amministrazioni o di enti pubblici economici, al fine del pagamento dei contributi previdenziali, oltre l'osservanza di specifici requisiti formali (atto pubblico o scrittura privata autenticata, in base al Regio Decreto 18 novembre 1923, n. 2240, articolo 69, sull'amministrazione e sulla contabilita' generale dello Stato) presuppongono che il credito ceduto sia certo, liquido ed esigibile, che il creditore cedente notifichi l'atto di cessione all'istituto previdenziale e all'amministrazione debitrice e che quest'ultima, entro 90 giorni dalla notifica, comunichi il riconoscimento della propria posizione debitoria, con la conseguenza che, ove risulti carente taluna delle indicate fasi o condizioni, non si verifica il perfezionamento della cessione e non puo' conseguirsi l'estinzione dell'obbligazione contributiva

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 3 ottobre 2014, n. 20955   REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. STILE Paolo – Presidente Dott. DE RENZIS Alessandro – rel. Consigliere Dott. BALESTRIERI Federico – Consigliere Dott. DORONZO Adriana – Consigliere Dott....

Articolo

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 9 settembre 2014, n. 18953. In tema di prescizione per i crediti previdenziali della Cassa forense, il nuovo termine decennale previsto dalla Riforma di categoria (legge 247/2012), infatti, si applica soltanto a partire dal 2 febbraio 2013, data di entrata in vigore della norma. Precedentemente vale il termine più breve di cinque anni disposto per tutte le Casse privatizzate (legge 335/1995)

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 9 settembre 2014, n. 18953   REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – Presidente Dott. NAPOLETANO Giuseppe – Consigliere Dott. MAISANO Giulio – Consigliere Dott. BALESTRIERI Federico – rel. Consigliere Dott. PATTI...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 24 aprile 2014, n. 9292. In tema di contribuzione previdenziale, le società a capitale misto, ed in particolare le società per azioni a prevalente capitale pubblico, aventi ad oggetto l'esercizio di attività industriali (nella specie, una società per la gestione e la fornitura di servizi agli enti locali in materia di fornitura di acqua, gas ed elettricità) sono tenute al pagamento dei contributi previdenziali previsti per la cassa integrazione guadagni e la mobilità, non potendo trovare applicazione l'esenzione stabilita per le imprese industriali degli enti pubblici, trattandosi di società di natura essenzialmente privata, finalizzate all'erogazione di servizi al pubblico in regime di concorrenza, nelle quali l'amministrazione pubblica esercita il controllo esclusivamente attraverso gli strumenti di diritto privato, e restando irrilevante, in mancanza di una disciplina derogatoria rispetto a quella propria dello schema societario, la mera partecipazione – pur maggioritaria, ma non totalitaria – da parte dell'ente pubblico

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza  24 aprile 2014, n. 9292 Svolgimento del processo La società AEM Service s.r.l. propose opposizione avverso la cartella esattoriale con la quale l’Inps, per il tramite della società di cartolarizzazione SCCI s.p.a. e la società di riscossione ESATRI s.p.a., le aveva intimato il pagamento di somme a titolo...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 1 aprile 2014, n. 7569. Rimesso alle sezioni unite il quesito in merito all'accessorietà o meno del credito derivante dal risarcimento del maggior danno da inadempimento o ritardato per l'omesso o ritardato pagamento dei contributi rispetto all'obbligazione contributiva e la relativa presrizione.

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro ordinanza 1 aprile 2014, n. 7569 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. COLETTI DE CESARE Gabriella – Presidente Dott. VENUTI Pietro – Consigliere Dott. D’ANTONIO Enrica – Consigliere Dott. MANNA Antonio – rel. Consigliere Dott. TRIA...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 20 febbraio 2014, n. 4050. Tutti i crediti contributivi, compresi quelli dei liberi professionisti, hanno un termine di prescrizione di 5 anni. Le vecchie discipline speciali delle varie categorie professionali sono abrogate dalla disciplina generale introdotta con la l. n. 335/1995

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 20 febbraio 2014, n. 4050 Svolgimento del processo Il Tribunale di Torino, dopo aver rigettato l’eccezione di prescrizione proposta dall’ing. P.V. nei confronti della INARCASSA – Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti, concernente il pagamento di un credito contributivo relativo all’anno...