Corte di Cassazione, sezione seconda civile, Ordinanza 25 febbraio 2019, n. 5404. La massima estrapolata: Deve essere riconosciuto nella coltivazione di un terreno, con messa a dimora di piante, l’esercizio di un potere di fatto sulla cosa corrispondente a quello del proprietario, come tale idoneo al possesso ad usucapionem Ordinanza 25 febbraio 2019, n. 5404...
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Corte di Cassazione, sezione II, 2 settembre 2015, n. 17459. Per la configurabilità dei possesso “ad usucapionem”, è necessaria la sussistenza di un comportamento continuo, e non interrotto, inteso inequivocabilmente ad esercitare sulla cosa, per tutto il tempo all’uopo previsto dalla legge, un potere corrispondente a quello del proprietario o del titolare di uno “ius in re aliena”, un potere di fatto, corrispondente al diritto reale posseduto, manifestato con il compimento puntuale di atti di possesso conformi alla qualità e alla destinazione della cosa e tali da rilevare, anche esternamente, una indiscussa e piena signoria sulla cosa stessa contrapposta all’inerzia del titolare del diritto. Nè è denunciabile, in sede di legittimità, l’apprezzamento del giudice di merito in ordine alla validità degli eventi dedotti dalla parte, al fine di accertare se, nella concreta fattispecie, ricorrano o meno gli estremi di un possesso legittimo, idoneo a condurre all’usucapione, ove, come nel caso, sia congruamente logica e giuridicamente corretta. Alla cassazione della sentenza si può giungere solo quando la motivazione sia incompleta, incoerente ed illogica e non quando il giudice del merito abbia valutato i fatti in modo difforme dalle aspettative e dalle deduzione di parte
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 2 settembre 2015, n. 17459 Svolgimento del processo Con citazione del 6 e 10.6 1996 R. C., premesso che dal 2.5.1967 aveva posseduto ininterrottamente uti dominus la casa di abitazione in Foggia via Caldara IV piano intestata a G.L. e di aver appreso che, quest’ultima l’ l 1,.2.1987...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 4 febbraio 2015, n. 2043. Per la configurabilità del possesso "ad usucapionem", è necessaria la sussistenza di un comportamento continuo, e non interrotto, inteso inequivocabili ernte ad esercitare sulla cosa, per tutto il tempo all'uopo previsto dalla legge, un potere corrispondente a quello del proprietario o del titolare di uno “ius in re aliena", un potere di fatto, corrispondente al diritto reale posseduto, manifestato con il compimento puntuale di atti di possesso conformi alla qualità e alla destinazione della cosa e tali da rilevare, anche esternamente, una indiscussa e piena signoria sulla cosa stessa contrapposta all'inerzia del titolare del diritto
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 4 febbraio 2015, n. 2043 Fatto e diritto La causa è stata rimessa alla camera di consiglio sulla scorta della seguente relazione: 5132/2014 H./Comune Bolzano lì consigliere delegato osserva: La corte di appello di Trento, sezione di Bolzano ha respinto la domanda di usucapione dei sigg. H.h e...
Usucapione: dalla nozione sino agli aspetti processuali
Usucapione: dalla nozione sino agli aspetti processuali Per una migliore consultazione del presente saggio si consiglia di scaricare il documento in PDF A) Nozione ed elementi costitutivi dell’usucapione [204] art. 1158 c.c. usucapione dei beni immobili e dei diritti reali immobiliari: la proprietà dei beni immobili e gli altri diritti reali di godimento...