Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 9 settembre 2016, n. 3837
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Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 9 settembre 2016, n. 3837

Per accedere ai benefici del condono straordinario di cui alla legge n. 47/85 è necessario che il manufatto abusivo abbia raggiunto la funzionalità propria della destinazione d’uso per la quale è stato richiesto il condono, consentendosi, in particolare, il completamento delle sole opere già funzionalmente definite alla data del 31/12/1993 (art. 39 della legge n....

Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 22 giugno 2016, n. 2758
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Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 22 giugno 2016, n. 2758

Il potere di sospensione dei lavori edili in corso, attribuito all’autorità comunale dall’art. 27, comma 3, D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380, ha natura cautelare, in quanto è teso ad evitare che la prosecuzione dei lavori determini un aggravio del danno urbanistico. Dalla natura interinale e provvisoria del relativo provvedimento discende che, allo spirare del...

Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 23 maggio 2016, n. 2115.
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Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 23 maggio 2016, n. 2115.

Il diniego di sanatoria di opere edili realizzate in zone vincolate è da ritenersi sufficientemente motivato con l’indicazione delle ragioni assunte a fondamento della valutazione d’incompatibilità dell’intervento con le esigenze di tutela paesistica affidate al relativo vincolo. Pertanto, anche una motivazione scarna e sintetica va considerata soddisfacente, ove riveli gli estremi logici dell’incompatibilità   Consiglio...

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Nel caso in cui la Soprintendenza ravvisi un vizio di motivazione dell'atto comunale di autorizzazione, deve indicare in modo puntuale quali siano le ragioni del contrasto dell'opera con il contesto paesaggistico. Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 5 maggio 2016, n. 1767.

Consiglio di Stato sezione VI sentenza 5 maggio 2016, n. 1767 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Sesta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4876 del 2013, proposto da: Pa. Ci.e Gi. Ci., rappresentati e difesi dall’avvocato Irene Gi. Be., con...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 11 febbraio 2016, n. 5731. La semplice pendenza di una procedura finalizzata all’emissione di provvedimenti amministrativi, ove accompagnata da elementi plausibilmente indicativi di un esito favorevole della stessa, può comportare la legittima stasi della procedura di demolizione

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 11 febbraio 2016, n. 5731 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RAMACCI Luca – Presidente Dott. MANZON Enrico – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – rel. Consigliere Dott. LIBERATI Giovanni – Consigliere Dott. RICCARDI...

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Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 28 dicembre 2015, n. 5846. In merito al provvedimento sanzionatorio della realizzazione del manufatto abusivamente realizzato, è infondato l’asserito vizio concernente il difetto di motivazione laddove, nel provvedimento di rigetto della domanda di condono, l’ente comunale afferma che essa non può essere accolta in quanto “l’aumento di altezza di una parte del piano sottotetto ha comportato l’alterazione sostanziale del profilo altimetrico originario, non consentito dalle norme del vigente Piano di Recupero”, richiamando, l’atto in questione, le valutazioni svolte dall’ufficio tecnico comunale. Dunque, ingiungendosi, nell’ordinanza di demolizione, la rimozione della maggiore altezza della parte di sottotetto, deve concludersi che la motivazione è conforme ai parametri di adeguatezza necessari per consentire l’esercizio del diritto di difesa e il controllo giurisdizionale avendo, la P.A., chiaramente indicato le ragioni poste a fondamento degli atti censurati

Consiglio di Stato sezione VI sentenza 28 dicembre 2015, n. 5846 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 7269 del 2012, proposto da: D.Ro.; contro Ab.Ca. ed altri (…); per la riforma; della sentenza 22...

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Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 4 settembre 2015, n. 4125. L’ordine di demolizione di un abuso edilizio è rivolto al “proprietario” ed al “responsabile” dell’abuso in forma congiunta e simultanea, ai sensi dell’art. 31, comma 2, del dpr. 6 giugno 2001, n. 380. La sentenza ha precisato che i due soggetti (proprietario e responsabile) sono entrambi tenuti a ripristinare il corretto assetto edilizio.

Consiglio di Stato sezione VI sentenza 4 settembre 2015, n. 4125 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 5148 del 2015, proposto da: Po.Gi., rappresentato e difeso dagli avvocati Eu.Co. e Pa.Co., con domicilio eletto...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 22 luglio 2015, n. 31955. Ai fini del perfezionamento del condono edilizio di cui alla legge 724/1994, il limite volumetrico di 750 metri cubi previsto dall’art. 39, comma 1 è applicabile a tutte le opere, senza alcuna distinzione tra residenziali e non residenziali.

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 22 luglio 2015, n. 31955   Ritenuto in fatto 1. La Corte di appello di Napoli, con ordinanza del 21/10/2013 ha respinto la domanda di revoca dell’ordine di demolizione disposto con sentenza del Pretore di Pozzuoli del 21/3/1994, irrevocabile il 13/6/1996 e concernente un “manufatto composto di piano...