Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 12 maggio 2014, n. 10277 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PICCIALLI Luigi – Presidente Dott. BURSESE Gaetano Antonio – rel. Consigliere Dott. MATERA Lina – Consigliere Dott. MANNA Felice – Consigliere Dott. CORRENTI...
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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 9 maggio 2014, n. 10190. In assenza di un accordo su compensi in deroga ai minimi di tariffa per l'espletata prestazione professionale, il giudice deve liquidare il compenso spettante al professionista sulla base della tariffa professionale ed avendo riguardo al valore della causa, determinato secondo le norme del codice di procedura civile, essendo possibile liquidare il compenso in misura inferiore al minimo tariffario solo in presenza di un parare obbligatorio del Consiglio dell'Ordine e se si ritenga una manifesta sproporzione fra le prestazioni dell'avvocato e l'onorario previsto
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II SENTENZA 9 maggio 2014, n. 10190 Ritenuto in fatto In esito a ricorso dell’avv. D.D. il Pretore di Genova ingiungeva a G.R. il pagamento della somma di L. 19.817.984 per prestazioni professionali rese innanzi alla locale Commissione Tributaria Regionale. A seguito di proposta opposizione con richiesta di revoca del...
Corte Costituzionale, sentenza del 26 marzo 2014, n. 65. Non è fondata la questione di costituzionalità relativa alla previsione dell'obbligo di decisione in composizione collegiale – anziché monocratica – da parte di tribunali nelle controversie in materia di liquidazione degli onorari e dei diritti di avvocato
Sentenza 65/2014 Giudizio Presidente SILVESTRI – Redattore AMATO Camera di Consiglio del 26/02/2014 Decisione del 26/03/2014 Deposito del 01/04/2014 Pubblicazione in G. U. Norme impugnate: Artt. 3, c. 1°, e 14, c. 2°, del decreto legislativo 01/09/2011, n. 150; art. 54, c. 4°, lett. a), della legge 18/06/2009, n. 69. Massime: Atti decisi: ord. 202/2013 SENTENZA...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 27 febbraio 2014, n. 4748. Il rimborso forfetario delle spese generali ai sensi dell'art. 14 disp. gen. della tariffa professionale forense, approvata con D.M. 8 aprile 2004, n. 127, non puo' essere liquidato d'ufficio nel procedimento speciale disciplinato dalla L. 13 giugno 1942, n. 794, occorrendo, in tale procedimento, apposita domanda con cui il professionista chieda, in applicazione dei principi previsti dagli artt. 99 e 112 c.p.c., la corresponsione in proprio favore del suddetto compenso
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 27 febbraio 2014, n. 4748 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ODDO Massimo – Presidente Dott. BURSESE Gaetano Antonio – Consigliere Dott. NUZZO Laurenza – Consigliere Dott. MATERA Lina – rel. Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 19 febbraio 2014, n. 3915. In un giudizio relativo alla liquidazione dei compensi di un avvocato, il mancato rispetto della composizione del collegio rende nulla la decisione.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 19 febbraio 2014, n. 3915 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 2 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PICCIALLI Luigi – Presidente Dott. BIANCHINI Bruno – Consigliere Dott. PROTO Cesare Antonio – Consigliere Dott. D’ASCOLA Pasquale – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 25 febbraio 2014, n. 4488. Secondo la regola stabilita dal D.M. n. 127 del 2004, art. 6, comma 1, espressamente enunciata per gli onorari a carico del soccombente, ma espressione di un principio generale valido anche per la liquidazione a carico del cliente, di regola la determinazione del valore della causa va rapportata ai criteri stabiliti dal codice di procedura civile, con la particolarità che, per la liquidazione degli onorari a carico del cliente, deve farsi riferimento anche alla statuizione dell’art. 6, comma 2, a norma del quale “può aversi riguardo al valore effettivo della controversia, quando risulti manifestamente diverso”, nonché dell’art. 6, comma 4, a norma del quale “per la determinazione del valore effettivo della controversia deve farsi riferimento al valore dei diversi interessi perseguiti dalle parti”. Ciò comporta l’esercizio da parte del giudice di un potere non già arbitrario bensì discrezionale, essendo il medesimo tenuto a dare motivazione sia pure succinta delle relative ragioni
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 25 febbraio 2014, n. 4488 Svolgimento del processo L’Avv. M.F. propone ricorso per cassazione ex art. 111 Cost. avverso decreto del 6/13 novembre 2007, del Tribunale di Roma – Sezione Fallimentare, in composizione collegiale, di rigetto del reclamo da lui promosso contro il provvedimento del giudice fallimentare di...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 7 febbraio 2014, n. 2863. Nella determinazione degli onorari dell’avvocato pesano anche i risultati e i vantaggi conseguiti dal cliente
Suprema Corte di Cassazione sezione VI Ordinanza 7 febbraio 2014, n. 2863 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MACIOCE Luigi – Presidente Dott. RAGONESI Vittorio – rel. Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto – Consigliere Dott. DE CHIARA Carlo –...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 29 gennaio 2014, n. 1908. Gli orientamenti richiamati dalla parte ricorrente in ordine all’insussistenza del potere del giudice delegato e del tribunale in sede di reclamo di disporre nella specie la riduzione oltre i minimi degli onorari sulla base della qualita’ e corrispondenza all’interesse del fallimento dell’attivita’ defensionale prestata, non risultano applicabili alla fattispecie, in quanto il procedimento in questione non e’ equiparabile, come gia’ osservato ne’ alle controversie relative alla determinazione e liquidazione degli onorari ne’ all’impugnazione di una statuizione giudiziale relativa alla liquidazione delle spese processuali sulla base della soccombenza in un ordinario giudizio di cognizione, trattandosi dell’esercizio di un potere determinativo che deve essere svolto sulla base dell’integrita’ dei parametri normativi applicabili
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 29 gennaio 2014, n. 1908 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI PALMA Salvatore – Presidente Dott. MACIOCE Luigi – Consigliere Dott. DOGLIOTTI Massimo – Consigliere Dott. SCALDAFERRI Andrea – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 28 gennaio 2014, n. 1761. La Cassazione può verificare la correttezza della liquidazione delle spese all’avvocato. E può integrare la motivazione non adeguata in merito alla scelta di ridurre gli importi
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 28 gennaio 2014, n. 1761 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RUSSO Libertino Alberto – Presidente Dott. AMATUCCI Alfonso – Consigliere Dott. ARMANO Uliana – Consigliere Dott. D’AMICO Paolo – Consigliere Dott. ROSSETTI...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 31 gennaio 2014 n. 2153. Non ha diritto a ulteriori compensi per la transazione l’avvocato che ha ricevuto da un condominio l’incarico di agire in via monitoria nei confronti di due condomini morosi se non prova di aver avuto anche uno specifico mandato a transigere
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 31 gennaio 2014 n. 2153[1] Deve considerarsi che tra gli atti necessari al compimento del mandato che, ai sensi dell’art. 1708 cc., sono ricompresi nel suo ambito, vanno considerati quelli che si riconnettono all’attività espressamente consentita e ne costituiscono l’ulteriore svolgimento naturale, e non anche...