Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 16 agosto 2017, n. 4011
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Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 16 agosto 2017, n. 4011

La ratio complessiva della disciplina consumeristica di cui al D.Lgs. n. 206 del 2005 rende le norme a tutela del consumatore fattispecie di pericolo, essendo preordinate a prevenire le possibili distorsioni delle iniziative commerciali nella fase pubblicitaria, prodromica a quella negoziale, sicché non è richiesto all’Autorità di dare contezza del maturarsi di un pregiudizio economico...

Corte di Cassazione, sezione III civile, ordinanza 8 giugno 2017, n. 14280
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Corte di Cassazione, sezione III civile, ordinanza 8 giugno 2017, n. 14280

Le clausole che subordinano l’operatività della garanzia assicurativa all’adozione, da parte dell’assicurato, di determinate misure di sicurezza o all’osservanza di oneri diversi non realizzano una limitazione di responsabilità dell’assicuratore, ma individuano e delimitano l’oggetto stesso del contratto ed il rischio dell’assicuratore stesso: da ciò deriva che non è necessaria la specifica approvazione per iscritto ai...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 10 febbraio 2016, n. 2687. Quando il foro previsto dall’art. 10 d.lgs. n. 150 del 2011, in materia di trattamento dei dati personali nei confronti del titolare del trattamento, venga invocato nell’ambito di un rapporto di consumo, come tale soggetto al foro speciale della residenza o del domicilio del consumatore ex art. 33, lettera u), d.lgs. n. 206 del 2005, quest’ultimo prevale, in quanto stabilisce una competenza esclusiva, alla luce delle esigenze di tutela, anche sul terreno processuale, che sono alla base dello statuto del consumatore, sicché la competenza del tribunale del luogo in cui ha la residenza il titolare del trattamento dei dati, sancita dall’art. 10, comma 2, d.lgs. n. 150 del 2011, cede di fronte a quella del foro del consumatore, la cui specialità continua a prevalere sulla specialità della disposizione testé menzionata, la quale ha invero carattere meramente ricognitivo della disciplina già racchiusa nell’art. 152 d.lgs. n. 196 del 2003

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI ORDINANZA 10 febbraio 2016, n. 2687 Ritenuto in fatto Il sig. C.M. propone istanza di regolamento di competenza ex art. 42 c.p.c., sulla base di unico motivo illustrato da memoria, avverso l’ordinanza Trib. Pistoia 20/11/2014 declinatoria della propria competenza territoriale, in favore di quella “dei tribunali nel cui territorio...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 5 dicembre 2014, n. 51080. L'associazione di consumatori che tuteli il diritto alla salute può considerarsi persona offesa dal reato di abuso in atti d'ufficio, stante la natura di reato plurioffensivo, quando ha per fine o effetto di arrecare ad altri un danno ingiusto

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 5 dicembre 2014, n. 51080 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DE ROBERTO Giovanni – Presidente Dott. CONTI Giovanni – Consigliere Dott. CITTERIO Carlo – Consigliere Dott. MOGINI Stefano – rel. Consigliere Dott....